Prima Guerra Mondiale
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Prima Guerra Mondiale, la storia del salvataggio dell'esercito serbo

«Commemorazione di un episodio storico di estremo valore umanitario»

Nelle celebrazioni ufficiali del centesimo anniversario della Prima Guerra Mondiale, l'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta, in stretta collaborazione con la Biblioteca Comunale "Sabino Loffredo" e con la sede serba della Società "Dante Alighieri" di Nis, ha inteso organizzare una doverosa Memoria di un episodio storico di estremo valore umanitario, antesignano nelle forme, nelle modalità e nelle finalità, delle iniziative di civili e corrette cooperazioni tra i popoli, finalizzate al consolidamento della sicurezza e della pace.

Si tratta del salvataggio dell'intero esercito serbo da parte della Regia Marina Militare Italiana che salvò i militari impegnati sul cosiddetto "Fronte Salonicco" e rimasti intrappolati a Valona, trasferendoli sulle coste della nostra Regione, soprattutto a Brindisi, dal novembre 1915 sino al febbraio 1916, e riaccompagnandoli sulle opposte coste greche. L'eroico e valoroso episodio, nonostante fosse stato ampiamente documentato, nel 1917, nel libro "Per l'Esercito Serbo" a firma di Paolo Giordani, edito dallo Stato Maggiore della Regia Marina Italiana, è stato pressoché totalmente dimenticato nella pubblicistica storica, più interessata a tramandare riferimenti di singoli eroismi personali o di luttuose perdite di uomini e di territori, in una tragica guerra finalizzata alla distruzione e all'eliminazione del nemico. Lo Stato Maggiore della Difesa Italiana, a cento anni da quegli avvenimenti, ha voluto realizzare una riedizione di quel libro affidandone la stesura alla giornalista Mila Mihajlovic che ha tradotto il testo in lingua serba, ne ha conservato la primitiva intitolazione "Per l'Esercito serbo" con l'aggiunta di un'amara considerazione di sapore personale "una storia dimenticata" che indica, però, anche la fondatezza del rischio di obsolescenza che corrono episodi, avvenimenti e circostanze non sempre onorati da corretta e attenta narrazione storica.

La decisione di voler richiamare l'attenzione su questa pagina della nostra storia, nazionale e regionale, riflettendo sulle relazioni del passato e del presente con popoli e nazioni vicine, si inscrive nelle finalità istitutive del lavoro di ricerca storica proprio dell'Archivio della Resistenza e della Memoria che utilizza forme, modalità, linguaggi e mezzi espressivi utili alla realizzazione dei progetti annuali di Educazione alla Memoria.

La commemorazione dal titolo "1915 - Il salvataggio dell'esercito serbo, una storia di umanità da non dimenticare" si terrà all'interno del Castello di Barletta oggi con inizio alle ore 18,30 con il seguente programma:

Sala Rossa
presentazione del libro "Per l'esercito serbo, una storia dimenticata"
di Mila Mihajlovic alla presenza di S.E. Ana Hrustinovic, Ambasciatrice della Repubblica di Serbia in Italia

Saluto
Pasquale Cascella
Sindaco di Barletta

Interventi
Antonio Bernardini
Vice Segretario Generale della Farnesina - Roma
"Gli interventi umanitari
per la pace e la sicurezza tra i popoli"

Paolo Casardi
Ambasciatore, già Ispettore Generale
del Ministero degli Esteri e degli Uffici all'Estero,
socio collaboratore del Circolo di Studi Diplomatici
"Il Salvataggio dell'esercito serbo,
quale esempio di supporto militare
alla politica estera e di sicurezza italiana"

Floriana Tolve
Giornalista
legge brani del libro

Mila Mihajlovic
Giornalista e autrice del libro
"Il mio libro per recuperare una storia dimenticata "

Coordina
Luigi Di Cuonzo
Archivio della Resistenza e della Memoria

Ex Cappella
inaugurazione della mostra di foto e documenti d'archivio

"2015 STORIA E MEMORIA NELLA COOPERAZIONE TRA I POPOLI ".
La Mostra, curata dall'Archivio della Resistenza e della Memoria
in collaborazione con la Biblioteca comunale "S. Loffredo", si compone di tre sezioni

Prima sezione:
"LA REGIA MARINA ITALIANA SALVA L'ESERCITO SERBO"
Esposizione di foto di proprietà della giornalista MILA MIHAJLOVIC, tratte dal libro "Per l'Esercito serbo, una storia dimenticata", concesse agli organizzatori insieme alla copia della prima edizione del libro "Per l'Esercito serbo" di Paolo Giordani, edito dallo Stato Maggiore della Regia Marina Italiana nel 1917.

Seconda sezione
"LA MUNICIPALITÀ DI BRINDISI ELOGIA LA MARINA ITALIANA" in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Archivio di Stato di Brindisi e Sezione di Archivio di Stato di Barletta.
Vi sono esposte:
• copia della delibera con cui il Consiglio comunale esprime "il plauso alla Marina italiana" impegnata, con le marine inglese e francese, nelle azioni di vigilanza e difesa del Basso Adriatico (30 dicembre 1915)di documenti che attestano elogi del Consiglio comunale, nella seduta straordinaria del 30 dicembre 1915,
• riproduzioni fotografiche relative alle operazioni di salvataggio dell'esercito serbo pubblicate nel "Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare", X (settembre 1996),
• documenti concernenti la cerimonia per lo scoprimento di una lapide commemorativa dell'avvenimento, collocata nel 1924, sul prospetto della Capitaneria di Porto di Brindisi.

Terza sezione
"1970 - LA MEMORIA DELL'ACCOGLIENZA"
Vi sono esposte foto di documentazione di interventi umanitari, avviati negli anni Cinquanta e realizzati negli anni Settanta a consolidamento di concrete politiche di cooperazione internazionale tra i popoli. Si tratta della Convenzione tra la Jugoslavia e l'Italia finalizzata a dare degna sepoltura ai soldati slavi, caduti in territorio italiano, in un Ossario Monumentale.
A Barletta fu costruita un'opera di elevata, splendida e lineare architettura, realizzata dall'impresa edile barlettana Giacomo Calò, su progetto dello scultore accademico jugoslavo, Dusan Dzamonja, sotto la direzione dei lavori affidata all'ingegnere Aldo Maria Palmiotti che accoglie i resti mortali di 1.288 persone esumate da vari sepolture nell'Italia meridionale e insulare.
Dalle foto, di proprietà del Signor Giacomo Calò, sono tratte quelle che, a documentazione dell'inaugurazione del 2 luglio 1970, sono conservate nell'Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta.

A conclusione dell'evento commemorativo, Mercoledì 15 luglio 2015, con inizio alle ore 9,30, si terrà la commemorazione religiosa presso l'Ossario dei Caduti Slavi, sito all'interno del cimitero di Barletta, con onori del Picchetto Militare dell'82° Reggimento Fanteria "Torino" di Barletta.
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