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Cronaca
Presunti illeciti in edilizia, rinvio a giudizio per cinque imputati
L'inchiesta ha coinvolto la cooperativa "Salvo d'Acquisto", che si è costituita parte civile
Barletta - mercoledì 4 dicembre 2019
9.20
Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Trani Raffaele Morelli ha rinviato a giudizio i cinque imputati coinvolti a vario titolo nell'inchiesta sui presunti illeciti nella costruzione degli alloggi della cooperativa edilizia "Salvo d'Acquisto", destinati a poliziotti e carabinieri.
Il 4 marzo inizierà, dunque, il processo per il maresciallo dei Carabinieri ed ex presidente della cooperativa "d'Acquisto", accusato di concussione; per sua sorella, per suo padre, per suo suocero, accusati di riciclaggio; e per il costruttore e amministratore di fatto dell'impresa che eseguì le opere, accusato di favoreggiamento personale. L'ipotesi di reato di cui risponde il carabiniere non è relativo allo svolgimento della sua attività di militare dell'Arma ma allo status di ex presidente della Cooperativa. Le contestazioni vanno da luglio 2010 ad ottobre 2012.
L'ipotesi di reato di favoreggiamento a carico del costruttore risale, invece, al 7 maggio scorso, avendo negato, in occasione di un interrogatorio, d'aver pagato tangenti all'allora presidente per poter costruire gli alloggi. Secondo l'accusa non meno di 220mila euro versati dai familiari del maresciallo sui rispettivi conti correnti poi rigiratigli.
La Cooperativa "Salvo d'Acquisto" si è costituita parte civile.
Il 4 marzo inizierà, dunque, il processo per il maresciallo dei Carabinieri ed ex presidente della cooperativa "d'Acquisto", accusato di concussione; per sua sorella, per suo padre, per suo suocero, accusati di riciclaggio; e per il costruttore e amministratore di fatto dell'impresa che eseguì le opere, accusato di favoreggiamento personale. L'ipotesi di reato di cui risponde il carabiniere non è relativo allo svolgimento della sua attività di militare dell'Arma ma allo status di ex presidente della Cooperativa. Le contestazioni vanno da luglio 2010 ad ottobre 2012.
L'ipotesi di reato di favoreggiamento a carico del costruttore risale, invece, al 7 maggio scorso, avendo negato, in occasione di un interrogatorio, d'aver pagato tangenti all'allora presidente per poter costruire gli alloggi. Secondo l'accusa non meno di 220mila euro versati dai familiari del maresciallo sui rispettivi conti correnti poi rigiratigli.
La Cooperativa "Salvo d'Acquisto" si è costituita parte civile.