Cronaca
La maestra dell'asilo patteggia, ma potrebbero arrivare altri guai
Sospensione della pena ma si valutano anche altri elementi
Barletta - domenica 8 dicembre 2013
0.16
Mariangela Tupputi, la 43enne insegnante barlettana di scuola dell'infanzia arrestata il 28 maggio per i maltrattamenti su alcuni bambini al primo anno d'asilo, potrebbe subire nuovi guai giudiziari.
L'avvocato barlettano Luigi Peschechera starebbe valutando elementi da portare al vaglio della Procura della Repubblica di Trani relativi ad episodi analoghi ma precedenti a quelli per cui la Tupputi finì agli arresti domiciliari. Si tratterebbe di maltrattamenti che la Tupputi parrebbe aver commesso in un'altra scuola dov'era stata incaricata per una supplenza prima di quella annuale all'asilo Musti-Dimiccoli, teatro dei fatti dell'indagine dei Carabinieri di Barletta all'epoca capitanati da Marco Vatore. Diversi i genitori che si sarebbero uniti per quello che potrebbe essere un nuovo filone di denuncia.
Intanto per il "vecchio", cioè quello per cui il gip del Tribunale di Trani Rossella Volpe emise l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, l'insegnante, nel frattempo tornata in libertà e difesa dall'avvocato Salvatore Superbo, ha chiesto di patteggiare 1 anno e 6 mesi di reclusione, col beneficio della sospensione della pena. Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero, titolare del delicato fascicolo d'indagine, ha dato parere favorevole. Ma ora tutto dovrà passare al vaglio del gip del Tribunale tranese: l'udienza è fissata per venerdì 13 dicembre. Una telecamerina-cimice posizionata dai Carabinieri nella prima classe d'asilo dove la Tupputi si avvicendava con un'altra insegnante (assolutamente estranea alle contestazioni tanto da esser chiamata dai piccoli allievi la maestra buona, diversamente dalla Tupputi definita dai bimbi la maestra cattiva) documentò la gamma di maltrattamenti di cui furono ritenuti vittime soprattutto alcuni bambini, trattati, come sostennero gli inquirenti, "con violenza e come sacchi di patate". Accuse in parte ammesse ed in parte negate dalla Tupputi nel corso dell'interrogatorio di garanzia successivo agli arresti domiciliari.
L'avvocato barlettano Luigi Peschechera starebbe valutando elementi da portare al vaglio della Procura della Repubblica di Trani relativi ad episodi analoghi ma precedenti a quelli per cui la Tupputi finì agli arresti domiciliari. Si tratterebbe di maltrattamenti che la Tupputi parrebbe aver commesso in un'altra scuola dov'era stata incaricata per una supplenza prima di quella annuale all'asilo Musti-Dimiccoli, teatro dei fatti dell'indagine dei Carabinieri di Barletta all'epoca capitanati da Marco Vatore. Diversi i genitori che si sarebbero uniti per quello che potrebbe essere un nuovo filone di denuncia.
Intanto per il "vecchio", cioè quello per cui il gip del Tribunale di Trani Rossella Volpe emise l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, l'insegnante, nel frattempo tornata in libertà e difesa dall'avvocato Salvatore Superbo, ha chiesto di patteggiare 1 anno e 6 mesi di reclusione, col beneficio della sospensione della pena. Il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero, titolare del delicato fascicolo d'indagine, ha dato parere favorevole. Ma ora tutto dovrà passare al vaglio del gip del Tribunale tranese: l'udienza è fissata per venerdì 13 dicembre. Una telecamerina-cimice posizionata dai Carabinieri nella prima classe d'asilo dove la Tupputi si avvicendava con un'altra insegnante (assolutamente estranea alle contestazioni tanto da esser chiamata dai piccoli allievi la maestra buona, diversamente dalla Tupputi definita dai bimbi la maestra cattiva) documentò la gamma di maltrattamenti di cui furono ritenuti vittime soprattutto alcuni bambini, trattati, come sostennero gli inquirenti, "con violenza e come sacchi di patate". Accuse in parte ammesse ed in parte negate dalla Tupputi nel corso dell'interrogatorio di garanzia successivo agli arresti domiciliari.