La città
Mascherine e guanti gettati per strada, indecenza anche a Barletta
Come si smaltiscono? Evitiamo di trasformare l'emergenza COVID-19 in emergenza rifiuti
Barletta - giovedì 14 maggio 2020
Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus è esploso il consumo di materiali quali mascherine e guanti monouso, su cui si consumano ancora dibattiti e polemiche sul giusto prezzo e la reperibilità. Focalizziamo tuttavia una conseguenza che non dovrebbe essere trascurata, ovvero lo smaltimento di questi dispositivi. Ancora peggiore è il fenomeno, purtroppo segnalato già diverse volte a Barletta, di abbandono "selvaggio" di guanti e mascherine gettati per strada.
"In caso di rifiuti urbani della popolazione in generale, l'Iss raccomanda di non interrompere la raccolta differenziata ma, a scopo cautelativo «fazzoletti o carta in rotoli, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati». In ordine al destino, l'Iss raccomanda di non manipolare nulla e di destinare tutto agli (inesistenti) inceneritori. In alternativa, a) impianti di trattamento meccanico o meccanico biologico, ma evitando sempre la selezione manuale b) impianti di sterilizzazione c) discarica senza pretrattamento, confinandoli e movimentandoli il meno possibile. Il documento Snpa si pone fondamentalmente sulla stessa scia e suggerisce per l'urbano indifferenziato, ovviamente, il Cer 200301".
Dunque, tra i rifiuti di casa, guanti e mascherine vanno rigorosamente nel secco/indifferenziato.
I cestini, possibilmente predisposti con la ripartizione per la raccolta differenziata, dovrebbero avere delle fessure strette in modo da evitare che siano gettati all'interno sacchetti (altro gesto di inciviltà a cui siamo abituati) ma esclusivamente dispositivi di protezione individuale, fazzolettini, bottigliette, pacchetti di sigarette e ogni altro rifiuto che solitamente viene prodotto per strada».
Dove si gettano guanti e mascherine?
Secondo quanto riportato in un articolo de IlSole24Ore l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e il Sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa) hanno diramato alcuni documenti per la canalizzazione dei rifiuti urbani, con il supporto successivo della Commissione Ue che ha fornito alcune linee guida per la gestione dei rifiuti urbani."In caso di rifiuti urbani della popolazione in generale, l'Iss raccomanda di non interrompere la raccolta differenziata ma, a scopo cautelativo «fazzoletti o carta in rotoli, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati». In ordine al destino, l'Iss raccomanda di non manipolare nulla e di destinare tutto agli (inesistenti) inceneritori. In alternativa, a) impianti di trattamento meccanico o meccanico biologico, ma evitando sempre la selezione manuale b) impianti di sterilizzazione c) discarica senza pretrattamento, confinandoli e movimentandoli il meno possibile. Il documento Snpa si pone fondamentalmente sulla stessa scia e suggerisce per l'urbano indifferenziato, ovviamente, il Cer 200301".
Dunque, tra i rifiuti di casa, guanti e mascherine vanno rigorosamente nel secco/indifferenziato.
Più cestini in strada
A segnalare il fenomeno dei rifiuti gettati per strada è intervenuto nei giorni scorsi il consigliere comunale Carmine Doronzo: «Credo che sia opportuno cominciare a sanzionare severamente chi venga beccato a gettare guanti e mascherine per terra. Allo stesso tempo credo che l'emergenza sanitaria possa essere finalmente l'occasione per installare nuovi cestini per strada.I cestini, possibilmente predisposti con la ripartizione per la raccolta differenziata, dovrebbero avere delle fessure strette in modo da evitare che siano gettati all'interno sacchetti (altro gesto di inciviltà a cui siamo abituati) ma esclusivamente dispositivi di protezione individuale, fazzolettini, bottigliette, pacchetti di sigarette e ogni altro rifiuto che solitamente viene prodotto per strada».