Seminario sulla comunicazione alla scuola
Seminario sulla comunicazione alla scuola "Manzoni" di Barletta
Scuola e Lavoro

​La "Manzoni" sulla Nave della legalità

La scuola barlettana scelta dal MIUR, Cascella: «Ragazzi apprendono valore fondamentale»

Molto spesso si sente parlare di Cosa Nostra, di Mafia, di pizzo, di corruzione, di appalti illeciti, di strozzinaggio, di evasione fiscale, e purtroppo molti credono che si tratti di tematiche riguardanti solo la Sicilia. Queste organizzazioni illecite nacquero nelle campagne della Sicilia verso la seconda metà dell'Ottocento, ma nel corso della storia si sono ampliate sempre più ed ora sono presenti in tutto il mondo. È doveroso per i docenti e per gli alunni affrontare ogni anno il tema della legalità con serietà e un pizzico di creatività.

Un impegno di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva che ha coinvolto la scolaresca, le famiglie, i docenti e il dirigente scolastico, prof. Nicola Occhionorelli che ha condiviso e promosso tutte le iniziative che hanno arricchito un POF (Piano dell'Offerta Formativa) già significativo. Grande collaborazione e lavoro di squadra sono stati due degli ingredienti indispensabili per raggiungere gli obiettivi prefissati. Numerose le iniziative proposte dalla prof.ssa Elisabetta Pasquale, referente per l'educazione alla cittadinanza attiva, a cui gli studenti hanno partecipato: in occasione della XIX giornata della memoria e dell'impegno, sabato 14 marzo, all'incontro presso l'Auditorium dell'Istituto Tecnico Commerciale "M. Cassandro", organizzato da Libera, per ricordare Sergio Cosmai e il 21 Marzo, in occasione della XIX giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, in tutte le classi i docenti hanno letto un volantino redatto dalla redazione del giornalino scolastico, "Manzonilive".

Successivamente gli studenti hanno partecipato al concorso "Legalità e cittadinanza economica. Sconfiggere le mafie attraverso un uso consapevole del denaro", indetto dalla Fondazione Falcone in collaborazione con il MIUR, un approccio empirico allo studio del fenomeno mafioso che ha permesso di fornire agli studenti una visione precisa del rapporto tra mafie ed economia e soprattutto è stato occasione di stimolo nei ragazzi nell'adozione di un comportamento quotidiano di legalità economica. In molte classi è stato letto il racconto "Scacco matto alla mafia" di Carolina Lo Nero e il 29 marzo è stato drammatizzato a scuola alla presenza di genitori, docenti e amministrazione comunale che ha mostrato molto interesse per queste buone prassi di didattica.
Il progetto che la scuola ha voluto ribattezzare "Di corsa verso la legalità", omaggiando un concittadino illustre come Pietro Mennea, esempio di legalità per i giovani, troverà, per quest'anno scolastico che volge al termine, il suo momento culminante. Una delegazione di alunni meritevoli, rappresentata dagli studenti Federica Pastore, Andrea Bitetto, Nicola Pomarico, Maddalena Fiorentino, Federica Dicataldo e Marianna Dicataldo accompagnati dalla prof.ssa Elisabetta Pasquale e dalla prof.ssa Antonella Filannino, è salpata oggi da Civitavecchia il 22 maggio, dopo aver ricevuto il saluto del presidente Giorgio Napolitano, per sbarcare a Palermo il 23 maggio per ricordare le stragi del '92 di Capaci e via D'Amelio e partecipare ad una manifestazione dall'alto valore educativo e simbolico, insieme a numerosi studenti e docenti provenienti da tutta Italia.

«Per i ragazzi della scuola Manzoni queste giornate rappresenteranno il momento culminante di un percorso di educazione alla legalità che la scuola per tutto l'anno ha portato avanti - ha ricordato il sindaco Pasquale Cascella - attraverso progetti didattici specifici e ha trovato un significativo riconoscimento nella scelta del Ministero, sull'attualità del contrasto alle mafie, comprese quelle forme di criminalità organizzata che minacciano la vita civile del nostro territorio. I ragazzi che affrontano questo emblematico viaggio non erano ancora nati quando, in quei tragici giorni del '92, i due magistrati furono barbaramente assassinati insieme agli agenti delle loro scorte, ma stanno apprendendo quanto il valore della legalità conta nella vita di tutti i giorni e per l'intera collettività. Questa esperienza servirà, quindi, a comprendere e diffondere tra le nuove generazioni i valori che la memoria di Falcone e Borsellino consegna ai giovani cittadini costruttori di un futuro migliore».
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