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Il viaggio di Annibale rivive nella mostra allestita nei sotterranei del Castello di Barletta

I visitatori si immergeranno in un ricco e suggestivo percorso tra passato e presente

Dalla sponda Nord Africana attraverso il Mediterraneo verso la Spagna, scalando le Alpi e ridiscendendo attraverso gli Appennini fino a Canne. Il viaggio di Annibale, 2232 anni fa, rivive nella mostra allestita nei sotterranei del Castello di Barletta che, dal 2 agosto 2016 al 22 gennaio 2017, permetterà ai visitatori di immergersi, attraverso reperti archeologici, testi letterari, immagini, e videoinstallazioni, in un ricco e suggestivo percorso tra passato e presente.

Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Comune di Barletta con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Regione Puglia e l'Agenzia di Coesione Territoriale, l'esposizione si avvale del contributo dei maggiori esperti e delle più importanti istituzioni storiche e scientifiche italiane e si affianca al progetto "La Rotta dei Fenici", Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa, con il coordinamento generale di Filli Rossi curatrice insieme a Giovanni Brizzi, Angela Ciancio e Luigi Malnati. Fulcro della mostra il suggestivo busto marmoreo attribuito al condottiero punico custodito al Quirinale, recentemente rientrato dal Museo del Bardo a Tunisi per sostenere il rilancio, dopo l'attacco terroristico internazionale dello scorso anno e, al suo ritorno in Italia, affidato dalla Presidenza della Repubblica al Comune di Barletta per dare continuità al messaggio di cooperazione nel Mediterraneo.

Annibale è stato così descritto da Sergio Rumiz:"Esemplare unico e irripetibile, genio militare capace di leggere i pensieri dello stratega avversario e di condividere con le sue truppe i disagi più spaventosi accendendo le speranze dei popoli italici insofferenti al dominio romano". E proprio dal titolo del libro di Rumiz, "Annibale. Un Viaggio", trae ispirazione la mostra che racconta la figura del condottiero punico nella sua fisionomia di tenace avversario di Roma ma soprattutto come l'artefice di uno straordinario viaggio epico tra l'Africa e l'Europa. Filo conduttore del racconto, i temi del rapporto con la guerra, con le popolazioni italiche e, soprattutto, con i luoghi attraversati testimoniati dai reperti provenienti da alcuni tra i più importanti siti museali: dalle terrecotte del Louvre, al Cratere e l'Elefantino del Museo Civico di Foggia, dalla Stele di Geronio della Soprintendenza Archeologica del Molise, a una selezione di monete e l'anello con nodo erculeo del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dalla testa di Eracle del Muso Civico di Lucera, all'Askos Policromo e Morso di Cavallo dell'Antiquarium di Canne, sino all'Elmo Benacci del Museco Civico Archeologico di Bologna e il corredo da Spina con maschera punica del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Particolare rilievo assumono anche l'elmo romano e l'urna in terracotta con coperchio del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, così come il corredo di guerrieri da Flero della Soprintendenza Archeologica della Lombardia e l'elmo con iscrizione latina da Pizzighettone del Museo Civico di Cremona insieme all'elefante in terra cotta di epoca tolemaica del Museo Egizio di Torino. E poi, le testimonianze dei Musei Civici di Brescia: la spada con fodero da Remedello, il Torquis da Carpenedolo, la falera di Manerbio e l'elmo da Gottolengo.

Otto sezioni principali del percorso espositivo: allo scenario mediterraneo del III e II secolo con il ruolo di Cartagine e Roma sullo sfondo seguirà un focus sulla città di Annibale, Cartagine, prima tappa ideale del suo "viaggio", di seguito, il giuramento da bambino, un episodio che segnerà il destino di Annibale per poi proseguire con l'epico cammino dalla Spagna all'Italia attraverso la serie di straordinarie imprese che portarono al drammatico scontro di Canne, fino alla sosta nel santuario di Hera Lacinia a Crotone prima dell'imbarco verso l'Africa e la sconfitta definitiva a Zama. Insomma, Canne segnò "la sconfitta che fece – come sostiene il prof. Brizzi nel suo ultimo studio pubblicato da 'Il Mulino' che sarà presentato durante l'inaugurazione della mostra – vincere Roma".
Il percorso si sviluppa lungo due ali del settore sudorientale sotterraneo del Castello. Nella prima, come in una emozionante premessa, si susseguiranno le vicende umane e culturali che segnarono l'infanzia e la giovinezza di Annibale e ne determinarono la svolta verso la grande impresa che lo ha reso celebre. Nella seconda, un monumentale spazio circolare sarà interamente dedicato al viaggio del condottiero, il cui busto sarà al centro del bastione, e alle sue tappe in successione dalla Spagna all'Italia fino al rientro definitivo in Africa.

A guidare il visitatore, pannelli didascalici, realizzati come una sorta di diario di viaggio con appunti, immagini e citazioni di storici antichi e contemporanei, in italiano e in inglese, che si alterneranno a oggetti selezionati per rappresentare i momenti salienti e la fisionomia delle popolazioni incontrate. Particolarmente suggestiva, la proiezione che animerà la grande cupola della sala circolare per una suggestiva esperienza di totale immersione nel viaggio. Il percorso si aprirà verso la sala dove è custodito il busto attribuito a Federico II di Svevia che, in un'altra epoca storica, compì un viaggio all'inverso: dal Nord Europa al Mediterraneo. Da Barletta, città della Disfida, parte così un messaggio universale ispirato ai valori della pace e della cultura in cui oggi possono riconoscersi Roma e Tunisi rinsaldando i legami tra i popoli.
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