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Politica

Il redattore di Barlettalife Franco Caputo risponde all'amministrazione

Risposta compiuta all'Assessore Maffione e alla Dirigente Scommegna sul tema "impianti pubblicitari". "Politica strabica" che mentre parla vacuamente di regole e legalità, strizza l'occhio all'abuso?

Devo dribblare la volontà del nostro notista politico, che firma questa ulteriore e limpida precisazione sull'argomento "gara per l'aggiudicazione degli impianti pubblitari", e che vorrebbe vietarmi in qualità di direttore della testata, di oppormi alla confusione, dell'oramai sua acclarata partecipazione alla nostra redazione con la qualifica di notista politico. Sfugge, questo delicato compito, a quanti continuano con improvvida e insicura ironia a ricordare recenti ruoli politici-amministrativi della specifica penna che contraddistingue ancora di più le nostre pagine. Vieppiù meraviglia allorquando, semplicistiche e ingenerose stigmatizzazioni arrivano da comunicati stampa araldici dell'Amministrazione. Orbene prego ogni maldipancista di contenere le aride supposizioni solo ricordando grandi penne prima politiche, che hanno dedicato un pezzo di vita al giornalismo vero e indipendente.

Michele Sarcinelli




Al solo scopo di rendere ancora più chiara e puntuale l'informazione offerta alla cittadinanza attraverso la nostra testata giornalistica, ritengo quanto mai opportuno rispondere al Comunicato Stampa del Comune di Barletta, a firma dell'Assessore Maffione e della Dirigente Santa Scommegna, inviato alla redazione il giorno 05.01.2012 ed integralmente pubblicato, in replica ad un mio intervento del giorno 2 gennaio riguardante la mancata attuazione degli effetti della "gara per l'aggiudicazione degli impianti pubblicitari". Nel merito vi sono oggettive ragioni per ritenere che nella lunga e vaga "narrazione formalistica" contenuta nel citato comunicato stampa non vi è alcuna risposta di sostanza alle numerose questioni da me precedentemente sollevate.

Quesiti molto semplici e circostanziati rimasti inevasi che forse vale la pena di ricordare brevemente:
  • Perché pur in presenza di una procedura di gara formalmente efficace, valida e legittima non si è dato corso all'aggiudicazione degli impianti (19) in favore degli operatori che, secondo l'ordine di graduatoria, seguivano i primi "rinunciatari"?
  • Perché il Comune durante questi anni ha sciattamente rinunciato ad intascare somme stimabili in circa 250.000 euro, con il rischio peraltro che possa configurarsi un atteggiamento omissivo con conseguente ipotesi di danno erariale da parte degli Uffici dell'Amministrazione Comunale?
  • Perché l'Amministrazione Comunale, che continua a caratterizzarsi per tempi assurdi e procedure schizofreniche, "abusa" degli operatori economici tenendoli in "ostaggio" per lunghissimi ed interminabili anni, fino ad indurli in "pratiche abusive"?
  • Un Bando Pubblico è o non è una procedura che deve mettere sullo stesso piano, e quindi in condizioni paritarie e regolate, da un lato la Pubblica Amministrazione e dall'altro i privati cittadini? (E' bene ricordare che si tratta di un procedimento amministrativo avviato nel 2006 e tuttora non definito).

Vi sarebbero altri quesiti che ci si potrebbe porre in conseguenza delle annose "questioni tecniche" appena evidenziate: un Comune siffatto, a parte talune "operazioni di facciata" (accordi di programma, pacchetti anticrisi, protocolli con Agenzie delle Entrate, ecc.) può dirsi realmente capace di supportare gli operatori economici, soprattutto in tempi di crisi, fino a poter essere considerato, auspicabilmente, un interlocutore attendibile? Siamo sicuri che siano questi i caratteri di trasparenza ed efficienza amministrativa di un Comune?

Per amore di verità avverto infine il dovere, a margine delle questioni ben più rilevanti appena rappresentate, di tentare di chiarire sul piano personale le mie responsabilità (secondo alcuni "gravi colpe"), che mi vengono sistematicamente attribuite per il fatto di aver rivestito ruoli istituzionali, cosa di cui, molto modestamente, continuo ad essere fiero giacchè anche allora non ho detto cose diverse da quelle che mi capita di dover dire tuttora. Le solite sciocche e pretestuose "accuse" presenti anche nella premessa del già citato comunicato stampa, a firma dell'Assessore Maffione e della Dirigente Scommegna.

In proposito è forse il caso di ricordare, soprattutto alla Dirigente ed al Sindaco, che durante il mio mandato da Assessore alle Politiche di Sviluppo Economico (maggio '07 – ottobre '08) avevo indicato tra gli "Obiettivi Programmatici 2007" una forte accelerazione sulle tematiche degli Impianti Pubblicitari inserendo peraltro nel Bilancio 2008 e nel PEG (Piano Esecutivo di Gestione) risorse utili per finanziare un "Progetto Speciale" per l'Ufficio diretto dalla Dirigente Scommegna affinchè fosse conseguito tale obiettivo. Cosa ne è stato? In quel settore (ahimè) si sono avvicendati ben 4 Assessori, con 2 presenze costanti: quella "Tecnica" della Dirigente Scommegna e quella "Politica" del Sindaco Maffei. Ebbene credo che costoro dovrebbero chiarire meglio alla Città i perché di questo autentico tormentone amministrativo, oltre a far comprendere meglio il significato dell' espressione "barra dritta" cui si fa riferimento nel comunicato stampa.

Alla luce dei fatti, non ancora smentiti, cosa deve intendersi per "barra dritta": conservazione, discrezionalità o, ancora, mantenimento dello "status quo" nell'ottica insopportabile di una dannosa "politica strabica" che, mentre parla vacuamente di regole e legalità, strizza l'occhio all'abuso?

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