Pellegrini ortodossi serbi a Barletta
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«Il manto della Madonna ci unisce e ci protegge»

Un gruppo di pellegrini ortodossi serbi ha reso omaggio alla Madonna dello Sterpeto

Sono passati oltre 20 anni da quando il nostro concittadino Gaetano Paolillo si è trasferito in Serbia ma il legame con la sua città natale è rimasto sempre forte ed in particolare la sua devozione alla Madonna dello Sterpeto. Lui, cattolico, è sposato con Slavica, ortodossa, e insieme offrono una bella testimonianza di integrazione, dialogo, rispetto reciproco delle proprie tradizioni, nonostante le innegabili differenze culturali.

Per loro iniziativa, lo scorso 14 ottobre è stata intronizzata a Niš, in Serbia, nella Chiesa ortodossa dedicata a Sveta Petka (Santa Parasceve), una riproduzione artistica della venerata icona della Madonna dello Sterpeto. Già lo scorso anno, in occasione dei festeggiamenti dei Santi patroni di Barletta, i coniugi Paolillo hanno accompagnato a Barletta un numeroso gruppo di loro amici serbi; del gruppo facevano parte, tra gli altri, anche Don Marko Trošt, parroco della Chiesa cattolica di Niš dedicata all'Esaltazione della Santa Croce, e padre Saša Djurdjević, sacerdote ortodosso serbo.

Con queste premesse, la scorsa settimana si è svolto un pellegrinaggio in Puglia al quale hanno partecipato alcuni fedeli serbi, per la maggior parte ortodossi ma anche con qualche presenza di cattolici. I pellegrini, che durante tutta la durata del viaggio hanno alloggiato a Barletta, non hanno mancato di recarsi all'Ossario ove riposano le spoglie dei Caduti serbi della Prima Guerra Mondiale e dei Caduti jugoslavi della Seconda Guerra Mondiale. Padre Vlajko Grabež, sacerdote ortodosso serbo che faceva parte del gruppo, ha officiato in loco un rito di commemorazione alla presenza anche di una delegazione dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia (ANMI) di Barletta e del prof. Luigi Dicuonzo, responsabile dell'Archivio della Resistenza e della Memoria.

Quindi, si sono recati al Santuario di Maria Santissima dello Sterpeto ove sono stati accolti dal Rettore, padre Francesco Russo, che li ha accompagnati a visitare il Museo-Galleria dei Miracoli. Dopo la partecipazione alla Santa Messa, alla quale hanno partecipato anche alcuni ammalati e volontari dell'UNITALSI, i pellegrini serbi ed un numeroso gruppo di fedeli barlettani hanno reso omaggio alla Madonna dello Sterpeto intonando l'antico inno bizantino "Akathistos alla Madre di Dio" in versione bilingue: slavo antico ed italiano.

E' stato un bellissimo momento di preghiera comune perché, come ha dichiarato il sacerdote ortodosso padre Vlajko Grabež: "Il manto della Madonna ci unisce e ci protegge".
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