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Eventi
Il Grande Ulivo di Dio: al Teatro Curci un ponte tra memoria e creatività
Alla 12ª edizione, il concorso rende omaggio a Padre Raffaele Di Bari e coinvolge centinaia di studenti in una grande festa di comunità.
Barletta - martedì 27 maggio 2025
17.10
Barletta, 25 maggio 2025, il Teatro Curci ha accolto la 12ª edizione di Godland, Il Grande Ulivo di Dio. Il concorso ideato e curato dalla prof.ssa Maria Antonietta Binetti, si conferma anche quest'anno un appuntamento imprescindibile per la comunità scolastica e cittadina.
L'evento organizzato in collaborazione con l'Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali e l'Ufficio Scuola della diocesi con il patrocinio della Città di Barletta è giunto alla sua dodicesima edizione.
Il progetto ha assunto un significato ancora più profondo: ricorre infatti il 25° anniversario della scomparsa di Padre Raffaele Di Bari, missionario barlettano ucciso in Uganda il 1° ottobre 2000 per odio di fede. Una delle 608 vittime tra i missionari trucidati dal 2000 al 2024. Padre Raffaele è stato ricordato non solo come martire ma come figura viva nella memoria della città.
Sul palco si sono alternati i veri protagonisti dell'evento: bambini e ragazzi di tutte le scuole dalla primaria alla secondaria di secondo grado di Barletta che con entusiasmo e spontaneità hanno raccontato attraverso l'arte il messaggio lasciato dal Padre missionario.
La serata ha dimostrato ancora una volta il valore della scuola come luogo di formazione, ma anche di incontro, inclusione e partecipazione attiva alla vita sociale. Nel corso dell'evento, la prof.ssa Binetti ha presentato il suo nuovo libro, edito da Rotas: Ndoto ya Raffà – Il sogno di Padre Raffaele Di Bari. Il volume è il risultato di un lungo lavoro di ascolto e ricerca, sviluppato in stretto contatto con la famiglia del missionario.
«Il concorso non è solo una gara, è una festa di comunità -ha dichiarato la docente-. Ringrazio il Vescovo per avermi dato la possibilità di mettermi in cammino sulle orme di Padre Raffele, e soprattutto i suoi familiari: senza i vostri racconti questo libro non sarebbe esistito. Ho voluto renderlo accessibile ai ragazzi, diretto, essenziale ma profondo».
Un ringraziamento speciale è andato anche ai collaboratori e a tutti i docenti e dirigenti presenti: «Lavorare con i ragazzi è una missione. E oggi hanno dimostrato quanto siano capaci di ascoltare, sentire e creare».
Prima della premiazione, il libro è stato presentato anche in forma di reading teatrale, diretto da Don Enzo Misuriello e interpretato da Maurizio Di Palma, Emanuele Calabrese, Nicole Mantellini, con l'accompagnamento musicale di Maria Musti al pianoforte e Andrea Riefolo al violino.
A concludere, le parole ispirate di don Ferdinando Cascella, direttore del Centro Missionario Diocesano "Loribamoi": «Iniziative come questa aiutano le giovani generazioni ad annunciare Cristo in modo autentico. Qual era il segreto di Padre Raffaele? Conosceva la "password" per entrare in comunione con Dio: l'amore esteso ai fratelli».
L'evento, condotto con eleganza da Floriana Tolve, ha confermato ancora una volta la forza del progetto. Il Grande Ulivo di Dio continua a crescere, annaffiato dalle radici della memoria e nutrito dalla linfa dei sogni dei più giovani.
L'evento organizzato in collaborazione con l'Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali e l'Ufficio Scuola della diocesi con il patrocinio della Città di Barletta è giunto alla sua dodicesima edizione.
Il progetto ha assunto un significato ancora più profondo: ricorre infatti il 25° anniversario della scomparsa di Padre Raffaele Di Bari, missionario barlettano ucciso in Uganda il 1° ottobre 2000 per odio di fede. Una delle 608 vittime tra i missionari trucidati dal 2000 al 2024. Padre Raffaele è stato ricordato non solo come martire ma come figura viva nella memoria della città.
Sul palco si sono alternati i veri protagonisti dell'evento: bambini e ragazzi di tutte le scuole dalla primaria alla secondaria di secondo grado di Barletta che con entusiasmo e spontaneità hanno raccontato attraverso l'arte il messaggio lasciato dal Padre missionario.
La serata ha dimostrato ancora una volta il valore della scuola come luogo di formazione, ma anche di incontro, inclusione e partecipazione attiva alla vita sociale. Nel corso dell'evento, la prof.ssa Binetti ha presentato il suo nuovo libro, edito da Rotas: Ndoto ya Raffà – Il sogno di Padre Raffaele Di Bari. Il volume è il risultato di un lungo lavoro di ascolto e ricerca, sviluppato in stretto contatto con la famiglia del missionario.
«Il concorso non è solo una gara, è una festa di comunità -ha dichiarato la docente-. Ringrazio il Vescovo per avermi dato la possibilità di mettermi in cammino sulle orme di Padre Raffele, e soprattutto i suoi familiari: senza i vostri racconti questo libro non sarebbe esistito. Ho voluto renderlo accessibile ai ragazzi, diretto, essenziale ma profondo».
Un ringraziamento speciale è andato anche ai collaboratori e a tutti i docenti e dirigenti presenti: «Lavorare con i ragazzi è una missione. E oggi hanno dimostrato quanto siano capaci di ascoltare, sentire e creare».
Prima della premiazione, il libro è stato presentato anche in forma di reading teatrale, diretto da Don Enzo Misuriello e interpretato da Maurizio Di Palma, Emanuele Calabrese, Nicole Mantellini, con l'accompagnamento musicale di Maria Musti al pianoforte e Andrea Riefolo al violino.
A concludere, le parole ispirate di don Ferdinando Cascella, direttore del Centro Missionario Diocesano "Loribamoi": «Iniziative come questa aiutano le giovani generazioni ad annunciare Cristo in modo autentico. Qual era il segreto di Padre Raffaele? Conosceva la "password" per entrare in comunione con Dio: l'amore esteso ai fratelli».
L'evento, condotto con eleganza da Floriana Tolve, ha confermato ancora una volta la forza del progetto. Il Grande Ulivo di Dio continua a crescere, annaffiato dalle radici della memoria e nutrito dalla linfa dei sogni dei più giovani.