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Il Comitato di zona 167 di Barletta presente a Corato nel ricordo della Strage di Capaci
Ribadito il sostegno e la vicinanza ad Angelo Corbo, l'unico sopravvissuto
Barletta - martedì 3 giugno 2025
17.52
«Sabato 31 maggio 2025, al Teatro Comunale di Corato, si è tenuto un intenso e partecipato incontro in memoria della Strage di Capaci, nell'ambito di un evento che ha visto la presenza di relatori di alto profilo: Angelo Corbo, agente di scorta sopravvissuto alla strage del 23 maggio 1992, Ugo Villani, professore emerito di Diritto Internazionale presso l'Università degli Studi di Bari, e il giornalista Massimo Giletti, che ha condotto il dialogo con rigore e sensibilità». Così i referenti del comitato di quartiere zona 167 Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.
«Il Comitato di zona 167 di Barletta, presente all'iniziativa, ha voluto ribadire il proprio sostegno e la propria vicinanza ad Angelo Corbo, la cui testimonianza rappresenta una delle più limpide espressioni di verità, coraggio civile e coerenza morale nel nostro Paese. Ancora una volta, Angelo ha riportato con lucidità e profonda umanità il peso della memoria: quella di un giorno drammatico, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Montinaro, Schifani e Dicillo. Una memoria che non è mai retorica nelle sue parole, ma un richiamo costante alla responsabilità collettiva e alla necessità di non dimenticare.
Il confronto, moderato da Giletti con intelligenza e passione, ha permesso di approfondire anche aspetti giuridici e storici della stagione delle stragi, grazie al contributo del prof. Ugo Villani, offrendo al pubblico un'occasione di riflessione seria e profonda. Tuttavia, non possiamo non sottolineare, con rammarico, un'assenza significativa. Analogamente a quanto accaduto lo scorso anno al Teatro Curci di Barletta, quando, pochi istanti prima che si accendessero le luci in sala, si registrò l'inspiegabile e improvviso dileguarsi delle cariche istituzionali invitate, anche a Corato – nonostante i dovuti inviti – nessuna rappresentanza istituzionale locale era presente. Una mancanza che pesa, soprattutto quando si celebra la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per servire lo Stato e difendere i valori democratici.
Per il Comitato della zona 167, la presenza a questo evento non è stata solo un dovere morale, ma una tappa significativa di un percorso di impegno civico che da anni portiamo avanti nel nostro territorio, spesso con la stessa sensazione di solitudine e di distanza istituzionale che Angelo Corbo ha più volte denunciato. Sentiamo forte il legame con chi, come lui, non accetta il compromesso con l'indifferenza o l'ipocrisia. Ecco perché abbiamo voluto esserci, ascoltare, condividere e testimoniare ancora una volta da che parte stiamo: dalla parte della giustizia, della verità, e del rispetto per chi ha pagato un prezzo altissimo per non voltarsi dall'altra parte. Grazie ad Angelo per continuare a raccontare, a ricordare e a scuotere le coscienze. Grazie a chi rende possibile, ogni anno, questi momenti di verità».
«Il Comitato di zona 167 di Barletta, presente all'iniziativa, ha voluto ribadire il proprio sostegno e la propria vicinanza ad Angelo Corbo, la cui testimonianza rappresenta una delle più limpide espressioni di verità, coraggio civile e coerenza morale nel nostro Paese. Ancora una volta, Angelo ha riportato con lucidità e profonda umanità il peso della memoria: quella di un giorno drammatico, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Montinaro, Schifani e Dicillo. Una memoria che non è mai retorica nelle sue parole, ma un richiamo costante alla responsabilità collettiva e alla necessità di non dimenticare.
Il confronto, moderato da Giletti con intelligenza e passione, ha permesso di approfondire anche aspetti giuridici e storici della stagione delle stragi, grazie al contributo del prof. Ugo Villani, offrendo al pubblico un'occasione di riflessione seria e profonda. Tuttavia, non possiamo non sottolineare, con rammarico, un'assenza significativa. Analogamente a quanto accaduto lo scorso anno al Teatro Curci di Barletta, quando, pochi istanti prima che si accendessero le luci in sala, si registrò l'inspiegabile e improvviso dileguarsi delle cariche istituzionali invitate, anche a Corato – nonostante i dovuti inviti – nessuna rappresentanza istituzionale locale era presente. Una mancanza che pesa, soprattutto quando si celebra la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per servire lo Stato e difendere i valori democratici.
Per il Comitato della zona 167, la presenza a questo evento non è stata solo un dovere morale, ma una tappa significativa di un percorso di impegno civico che da anni portiamo avanti nel nostro territorio, spesso con la stessa sensazione di solitudine e di distanza istituzionale che Angelo Corbo ha più volte denunciato. Sentiamo forte il legame con chi, come lui, non accetta il compromesso con l'indifferenza o l'ipocrisia. Ecco perché abbiamo voluto esserci, ascoltare, condividere e testimoniare ancora una volta da che parte stiamo: dalla parte della giustizia, della verità, e del rispetto per chi ha pagato un prezzo altissimo per non voltarsi dall'altra parte. Grazie ad Angelo per continuare a raccontare, a ricordare e a scuotere le coscienze. Grazie a chi rende possibile, ogni anno, questi momenti di verità».