
Attualità
I Carabinieri BAT onorano il Brigadiere Francesco Lobefaro
Il ricordo a 83 anni dal suo sacrificio sul fronte russo
Barletta - lunedì 22 dicembre 2025
11.35 Comunicato Stampa
Ricorre il 21 dicembre, l'83° anniversario della scomparsa del Brigadiere a cavallo dei Carabinieri Reali, Francesco Lobefaro, orgoglio della città di Barletta, caduto eroicamente nel 1942 durante la campagna di Russia. In un momento storico segnato dai tragici eventi del secondo conflitto mondiale, il giovane Lobefaro, allora ventenne e da poco arruolatosi come volontario nell'Arma, si distinse per un atto di altruismo estremo che gli valse la Croce di Guerra al Valor Militare alla Memoria.
Diplomato in ragioneria, Lobefaro scelse la divisa dei Carabinieri per vocazione. Dopo l'addestramento presso lo Squadrone a cavallo della "Legione Territoriale" di Roma e il servizio a Padova, venne inviato sul difficile fronte orientale. Fu a Mitrofonowka, il 21 dicembre 1942, che il Brigadiere scrisse la pagina più nobile della sua vita: durante un violento attacco aereo, incurante del pericolo e rifiutando di mettersi al riparo, continuò a prestare soccorso ai commilitoni feriti, salvando numerose vite prima di essere colpito a morte.
Il valore del suo gesto è cristallizzato nelle parole della motivazione ufficiale: «Nel corso di ripetuti attacchi aerei particolarmente intensi, rifiutava di ricoverarsi nel fosso paraschegge per prodigarsi allo sgombero di numerosi feriti finché rimaneva colpito a morte». A distanza di oltre otto decenni, la figura di Francesco Lobefaro resta un faro di umanità. La sua storia non è solo il racconto di un militare valoroso, ma la testimonianza di un uomo che ha saputo interpretare il senso più profondo del dovere e della protezione verso il prossimo fino all'estremo sacrificio.
Diplomato in ragioneria, Lobefaro scelse la divisa dei Carabinieri per vocazione. Dopo l'addestramento presso lo Squadrone a cavallo della "Legione Territoriale" di Roma e il servizio a Padova, venne inviato sul difficile fronte orientale. Fu a Mitrofonowka, il 21 dicembre 1942, che il Brigadiere scrisse la pagina più nobile della sua vita: durante un violento attacco aereo, incurante del pericolo e rifiutando di mettersi al riparo, continuò a prestare soccorso ai commilitoni feriti, salvando numerose vite prima di essere colpito a morte.
Il valore del suo gesto è cristallizzato nelle parole della motivazione ufficiale: «Nel corso di ripetuti attacchi aerei particolarmente intensi, rifiutava di ricoverarsi nel fosso paraschegge per prodigarsi allo sgombero di numerosi feriti finché rimaneva colpito a morte». A distanza di oltre otto decenni, la figura di Francesco Lobefaro resta un faro di umanità. La sua storia non è solo il racconto di un militare valoroso, ma la testimonianza di un uomo che ha saputo interpretare il senso più profondo del dovere e della protezione verso il prossimo fino all'estremo sacrificio.
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