
La città
Giù le mani dalla D’Azeglio: la comunità scolastica si mobilita per il futuro della scuola
Organizzato sit-in presso Palazzo di Città
Barletta - martedì 17 giugno 2025
20.14
Si è svolto questo pomeriggio presso Palazzo di Città il sit-in "Giù le mani dalla d'Azeglio" che ha coinvolto genitori, studenti e personale scolastico preoccupati per le sorti della scuola.
Infatti, tra due settimane l'istituto sarà chiuso per lavori di adeguamento sismico.
Le sorti della comunità scolastica sarebbero, però, ancora da chiarire: si parla di trasferimento di alcune sezioni in altri plessi scolastici o doppie turnazioni, che non tengono conto del disagio creato a bambini e genitori.
"Abbiamo avviato un processo condiviso nelle sedi istituzionali. Il problema è stato inizialmente affrontato in Commissione con una serie di incontri ai quali ha preso parte la dirigente della D'Azeglio e successivamente abbiamo aperto dei tavoli tecnici presso il Palazzo di Città nei quali sono stati coinvolti non solo la dirigente della D'Azeglio, ma anche i dirigenti della Modugno-Moro e della Musti-Dimiccoli perché c'è da salvaguardare il diritto allo studio di tutti gli studenti" ha detto l'assessore alla Pubblica Istruzione Massimiliano Dileo.
"Giù le mani dalla D'Azeglio è una frase volutamente provocatoria. Crediamo che i lavori debbano essere sicuramente realizzati. Noi oggi ci opponiamo all'assenza di una programmazione chiara e concreta che ancora non c'è. Noi vogliamo avere una destinazione certa e idonea in modo da poter lavorare in modo sicuro e adeguato" ha detto una manifestante.
Secondo indiscrezioni il piano di ricollocazione dei piccoli alunni prevederebbe: per la scuola primaria la collocazione di 6 sezioni su 12 presso il primo piano della scuola "Dimiccoli" in via Mura del Carmine e di altre 6 presso la "De Nittis" scongiurando così i doppi turni. Per le 7 sezioni di scuola dell'infanzia, invece, trasferimento al piano terra della "Principe di Napoli" che sarà rimodernata con una spesa di circa 200mila euro.
Vicenda al momento senza lieto fine, dato che solo ieri in Consiglio Comunale non è stato possibile discutere delle domande di attualità presentate sulle sorti della scuola. Domani il sindaco incontrerà il consiglio di istituto.
Infatti, tra due settimane l'istituto sarà chiuso per lavori di adeguamento sismico.
Le sorti della comunità scolastica sarebbero, però, ancora da chiarire: si parla di trasferimento di alcune sezioni in altri plessi scolastici o doppie turnazioni, che non tengono conto del disagio creato a bambini e genitori.
"Abbiamo avviato un processo condiviso nelle sedi istituzionali. Il problema è stato inizialmente affrontato in Commissione con una serie di incontri ai quali ha preso parte la dirigente della D'Azeglio e successivamente abbiamo aperto dei tavoli tecnici presso il Palazzo di Città nei quali sono stati coinvolti non solo la dirigente della D'Azeglio, ma anche i dirigenti della Modugno-Moro e della Musti-Dimiccoli perché c'è da salvaguardare il diritto allo studio di tutti gli studenti" ha detto l'assessore alla Pubblica Istruzione Massimiliano Dileo.
"Giù le mani dalla D'Azeglio è una frase volutamente provocatoria. Crediamo che i lavori debbano essere sicuramente realizzati. Noi oggi ci opponiamo all'assenza di una programmazione chiara e concreta che ancora non c'è. Noi vogliamo avere una destinazione certa e idonea in modo da poter lavorare in modo sicuro e adeguato" ha detto una manifestante.
Secondo indiscrezioni il piano di ricollocazione dei piccoli alunni prevederebbe: per la scuola primaria la collocazione di 6 sezioni su 12 presso il primo piano della scuola "Dimiccoli" in via Mura del Carmine e di altre 6 presso la "De Nittis" scongiurando così i doppi turni. Per le 7 sezioni di scuola dell'infanzia, invece, trasferimento al piano terra della "Principe di Napoli" che sarà rimodernata con una spesa di circa 200mila euro.
Vicenda al momento senza lieto fine, dato che solo ieri in Consiglio Comunale non è stato possibile discutere delle domande di attualità presentate sulle sorti della scuola. Domani il sindaco incontrerà il consiglio di istituto.