Esami di maturità
Esami di maturità
Scuola e Lavoro

Esami di stato: dalla parte degli studenti

I maturandi barlettani confessano le loro ansie a Barlettalife. Non mancano le critiche, c’è attesa per la terza prova

Non sono soltanto il calcio e il caldo gli argomenti principali di questo scorcio di estate 2012. A tenere banco (ed è proprio il caso di dirlo visto l'argomento trattato), migliaia di studenti affrontano le prove di maturità. Un momento che racchiude ansie, preoccupazioni, dubbi amletici e tante nottate in bianco. Sono migliaia gli studenti barlettani coinvolti in questo importante passo che congeda dal mondo ovattato delle scuole superiori per introdurre a quelli più ostili di lavoro e università. Ma prima del futuro, viene il presente, e il presente per molti giovani sono le preoccupazioni legate alle prove degli esami di stato. E se c'è chi alle nottate passate sui libri preferisce un più salutare tuffo in mare per garantirsi un minimo di refrigerio a discapito di una preparazione a puntino, sono in molti ad imitare il protagonista del celeberrimo brano di Venditti che scambiava suocero e cognato per due sommi poeti della Letteratura Italiana, Dante ed Ariosto. E se le nottate passate sui libri aumentano a vista d'occhio, la sveglia diventa il peggior nemici dei giovani barlettani, pronti a scattare per l'ultima ripetizione, per "l'estrema ratio", per la prova finale che trascinerà verso un'estate ancora più "bollente". E così, tra versioni di greco e tracce di italiano, tra prove di matematica e sorprese più o meno annunciate, è terminata la fase riguardante le prime due prove scritte. Barlettalife ha seguito da vicino le emozioni dei giovani studenti barlettani. La redazione ha raccolto diversi commenti dei "maturandi", pensieri che esprimono soddisfazione (poca) per quanto già svolto e preoccupazione (tanta) per le prove che verranno, che ci raccontano la scelta per la prima prova, il più classico del "temi all'italiana". Non mancano alcune critiche più o meno velate, ma tra libri, vocabolari, penne, zaini e astucci, flebili si sollevano le prime opinioni dei maturandi, in vista dello "scontro finale".

Alessio, Liceo Scientifico: «Le prove comprendevano diversi ambiti, da quello artistico-letterario, a quello socio-tecnologico; inoltre c'era anche la possibilità dell'analisi testuale dell'autore Eugenio Montale. Personalmente ho trovato più interessante delineare il saggio breve sulla responsabilità della tecnologia in quanto era un argomento multidisciplinare (ho potuto collegare storia, filosofia e italiano). I prof si sono dimostrati disponibili ad aiutarci ma nello stesso tempo attenti per non permetterci di confrontarci o copiare l'un l'altro».

Veronica, Liceo Classico: «La prova di italiano era abbastanza facile. Le tracce vertevano su temi comuni e anche senza essere menti geniali erano accessibili. Quello che ha spiazzato un po' tutti è stata l'analisi del testo perché di solito Montale è un autore che viene analizzato velocemente durante gli ultimi giorni di scuola. Per quanto riguarda la seconda prova, nessuno si aspettava Aristotele, anche perché se non erro anche l'anno scorso era uscita una versione di un filosofo. Tutto sommato non era una versione difficilissima, ma su alcune frasi bisognava ragionare anche per capirne il senso. In vista della terza prova purtroppo abbiamo dei commissari interni che, a differenza delle altre classi, non intendono aiutarci. Quindi dobbiamo studiare tutto e bene. In classe siamo un po' preoccupati per fisica»

Francesco Francavilla, Liceo Scientifico: «Per quanto riguarda la prima prova io personalmente ho scelto la Tipologia B, ovvero saggio breve, di ambito Socio-economico. I giovani e la crisi era una traccia che mi aspettavo e infatti mi ero ben preparato su temi come: disoccupazione giovanile, giovani imprenditori, formazione, scuola, crisi dell'Euro-zona. Per quanto riguarda la seconda prova, è andata bene, solo che, come ogni prova di matematica dello scientifico PNI, bisogna riflettere attentamente sui vari punti. Alla fine, siamo riusciti a risolvere tutto, anche grazie ad un confronto che c'è stato tra tutti i ragazzi. Ancora adesso alcuni quesiti non sono stati risolti e non si trovano su internet, quello che è stato risolto corrisponde con le mie risoluzioni. Anche a detta dei professori quest'anno sono uscite delle tracce più "fattibili", questo non vuole comunque svalutare le prove, che sono state molto stimolanti. I commissari sono persone molto disponibili e alla mano, ovviamente sono i membri interni quelli che ci aiutano maggiormente, conoscendo le nostre capacità e sapendo quali potrebbero essere le difficoltà. In vista della terza prova ci aspettiamo che i professori non ci presentino domande incomprensibili, è la prova più difficile per il minor tempo e per il maggior numero di nozioni da memorizzare per prepararsi al meglio».

Emanuele, studente barlettano che frequenta a Trinitapoli: «questi esami di maturità non sono affatto esami: più andiamo avanti, più diventa una barzelletta. Mi ricordo quanto mi raccontava mio cugino che è 10 anni più grande di me: allora gli esami di maturità erano molto, molto severi. Invece ora, il primo giorno ti assale la tensione, ma poi ti accorgi di certi comportamenti dei commissari e ti viene da ridere. Nella mia scuola non ritirano i cellulari, o meglio, passano e ti chiedono: "ce l'hai il cellulare?" e se rispondi in modo negativo non controllano nemmeno. Non ci fanno firmare fogli quando ritirano i cellulari, non ti firmano l'orario quando vai al bagno. Mettono solo una firma quando vai a ritirare un altro foglio per ricopiare. Dopodiché, puoi fare quello che ti pare, in molti sono riusciti a copiare».

Carol, Liceo Classico:«Ho vissuto gli esami di stato con un cronico mal di stomaco, poi ho smorzato la tensione facendo comunque un "orrido" compito di italiano, ma una valida versione di greco. Dalla terza prova mi attendo "diavolerie" uniche».

Marco, ITIS: «Direi un buon inizio, la ricezione telematica delle tracce è andata a buon fine entrambi i giorni. Vi lancio una provocazione: gli scritti sembrano essere normali compiti in classe!»

Tra una ripetizione e l'altra, tra una materia e l'altra, sono giunti in redazione questi commenti. Ne aspettiamo altri, magari per ravvivare qualche intensa "notte prima degli esami"
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