Michele Cianci
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Attualità

Commissione ambiente su monitoraggio, Cianci: «Sconcertato da quanto emerso»

La nota del presidente del Comitato operazione aria pulita Bat

«Ho seguito con molta attenzione i lavori della V commissione regionale ambiente, convocati a seguito della richiesta del consigliere regionale Filippo Caracciolo. Sono sconcertato da quanto è emerso ma soprattuto dall'opera del consigliere Caracciolo di svalutare le risultanze del monitoraggio accusando coloro i quali diano una comunicazione differente da quella di tranquillizzare la popolazione barlettana, nonostante le emergenze, di essere portatori di "false notizie" e possano mettere "in discussione il lavoro delle istituzioni" ovvero "creano dissapori nel campo delle istituzioni" che sono a lavoro come "previsto dalla Costituzione"». Così, il presidente del Comitato operazione aria pulita Bat Michele Cianci.

«Bene, voglio dire al consigliere Caracciolo che la Costituzione si preoccupa della salute in modo prioritario ed assoluto, infatti all'art.32 è detto:"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività…" non mi risulta che vi siano norme relative al lavoro delle istituzioni. Poi, l'unico soggetto, estraneo alle istituzioni, che ha parlato del monitoraggio barlettano, sono io che non ho dato false notizie, essendomi limitato a leggere testualmente quanto riportato a pagina 52 del documento di sintesi del monitoraggio ambientale che, voglio ricordare, ancora una volta,visto che non se ne è parlato in Commissione Ambiente, narra quanto segue: "Possono essere considerati recettori della potenziale contaminazione i lavoratori che abitualmente frequentano l'area (on-site), lavoratori che abitualmente frequentano le zone limitrofe all'area (off-site), popolazione residente che vive nelle zone limitrofe all'area (off-site) e popolazione residente e non residente che frequenta gli arenili limitrofi all'area (off-site). Infine, sono da considerarsi recettori anche la falda idrica stessa ed il mare (per la contaminazione da composti alifatici clorurati cancerogeni rilevati lungo la linea di costa)".

Nulla contro le istituzioni, nulla contro il monitoraggio voluto dal sindaco Pasquale Cascella, dopo le sollecitazioni e le manifestazioni del popolo barlettano organizzate del comitato operazione aria pulita, che mi pregio di rappresentare e che, a suo tempo, coinvolse lo stesso consigliere Caracciolo, in qualità di assessore regionale all'ambiente e che, onestamente, non avrebbe potuto sottrarsi dalla decisione di monitorare le zone, poi risultate altamente inquinate.
E' importante invece sottolineare che dopo una lunga discussione, il consigliere Caracciolo nella commissione voluta da lui ha detto testualmente, rivolgendosi al rappresentate della ASL dott. Francesco Buccaro: "possiamo dire senza ombra di essere smentiti che lo stato di salute dei cittadini barlettani è ottimo da questo punto di vista? ( min.1.24.16 del link allegato, riferito all'inquinamento n.d.r.). In evidente difficoltà, il dott. Bucaro ribatte che non può dirsi ottimo ma afferma che non ci sono anomalie rispetto alla popolazione più ampia provinciale. Il consigliere Caracciolo ribadisce il concetto che la comunicazione può essere manipolata e si va ad inficiare il lavoro delle istituzioni e afferma, ridendo, che lui punta sempre al massimo. Ora, dopo questo dire mi sono sentito come aver ricevuto un potente pugno allo stomaco, cosa c'è da sorridere, immaginando tutti coloro i quali stanno combattendo battaglie per la propria salute unitamente alle famiglie.

Perché, come è noto, l'inquinamento non provoca solo tumori degenerativi ma, nel tempo, l'esposizione alle polveri sottili è legata a ictus, infarti, ipertensione, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, tromboembolismo venoso ed altro. Sentire dire, poi, in quel tavolo, che l'aria di Barletta è buona, poiché i vari sfioramenti rientrano nei limiti imposti dalla legge mi lascia perplesso, in considerazione del fatto che tali limiti sono imposti da una normativa in fase di mutamento a livello europeo. Si è anche appreso che gli sfioramenti pesanti, a Barletta, riguardano l'ozono. Leggendo su un qualunque motore di ricerca emerge che l'ozono può causare effetti irritativi delle mucose oculari e alle prime vie aeree, tosse, fenomeni bronco-struttivi ed alterazione della funzionalità respiratoria. Il monitoraggio delle unghie dei bambini residenti nella zona inquinata effettuato dal dott. Agostino Di Ciaula è stata pubblicata su di una rivista scientifica internazionale la "Exposure and Health" e come ha affermato il dott. Buccaro, rappresentante della ASL, non può essere trascurata.

Anche i dati sui tumori infantili sono pubblici e non possono essere trascurati, anzi, a nostro avviso occorrerebbe realizzare un registro sugli abitanti della zona contaminata e non un registro tumori generico che ha più ampio spettro, sebbene siamo felici che sia prossima la pubblicazione, il 27 giugno p.v.. Dal dire del sig, Caracciolo è emerso che la preoccupazione essenziale sia quella di velocizzare la caratterizzazione da parte della BUZZI UNCEM affinché possa essere pronta prima della scadenza dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale min.57.20 del link allegato), necessaria per la prosecuzione dell'attività di co-incenerimento di 65.000 tonnellate di rifiuti annuo, che andrà a scadere il 05 luglio 2024. Invece, a nostro avviso, la necessità di questo momento storico è in primis fare le analisi, su eventuale presenza di elementi tossici, dell'acqua marina a ridosso delle aziende affinché i bagnanti possano godersi quest'anno le spiagge sottostanti e contemporaneamente fare un tavolo di lavoro tra i principali attori, non solo tra le istituzioni, ovvero tra le aziende insalubri , i cittadini e le istituzioni per la delocalizzazione di tali industrie e per un processo di bonifica definitivo, che a dire del Prof. Felice Uricchio si potrebbe concludere addirittura in una settimana, considerando che è in progettazione il nuovo PUG e tutta l'area di levante a partire dalla cartiera fino ad arrivare in città può ben essere destinata ai cittadini, ad attività ricettive, a porti turistici e a molto altro. Se si dovesse realizzare ciò, grazie alla bellezza, alle spiagge, alla nostra storia della città federiciana e alla intelligenza produttiva dei barlettani, si potrà dare una svolta definitiva di benessere cittadino sia fisico sia economico e certamente le "istituzioni" potranno essere ricordate per ciò e non per le AIA!

Concludiamo dicendo che non può essere escluso il Comitato Operazione Aria Pulita dai tavoli istituzionali dove si discute di salute e ambiente di Barletta!»

Qui lo streaming della V commissione ambiente del 22.05.2023.

  • Michele Cianci
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