Chi sarà il sindaco di Barletta? Tensioni per il primo incontro tra i candidati

È tempo di decisioni per i cittadini di Barletta chiamati a scegliere il prossimo 10 giugno colui che per i prossimi 5 anni dovrà rappresentarli. Per questa tornata elettorale, pare che la cittadinanza non voterà il partito o schieramento politico, ma il volto e il programma del singolo candidato. La forte delusione per la macchina amministrativa uscente e per le innumerevoli questioni irrisolte comunali è evidente e, a seguito dell'incontro, o forse dovremmo dire scontro, di ieri sera nessuno ha più dubbi.

La sala del Future Center era colma di gente. Tre macrotemi (cultura, ambiente e movida) e tre minuti a disposizione per i sei candidati sindaco: Carmine Doronzo, Dino Delvecchio, Flavio Basile, Mino Cannito, Michelangelo Filannino e Rosa Gadaleta. Tante nobili considerazioni ma pochissime proposte per cambiare il presente della città, probabilmente anche a causa dello scarso tempo a disposizione. Doronzo ha sottolineato l'importanza di creare una regia permanente per la celebrazione della Disfida e rendere accessibile ogni patrimonio storico-culturale ai nostri disabili; Basile si sofferma sul tema della sicurezza cittadinanza resa necessaria grazie all'ausilio delle forze dell'ordine; Cannito riflette sulla riapertura di luoghi storici come la torre dell'orologio di San Giacomo; Delvecchio desidera unire un gruppo di esperti per rilanciare l'economia turistica; Gadaleta si impegna sulla necessita di far rivivere il sito archeologico di Canne della Battaglia, Filannino è contrario alla fruizione del nostro patrimonio solo da parte di una élite altospendente e mostra il suo disprezzo per la delibera di rinnovo dell'incenerimento alla Cementeria. La tensione cresce e alcuni schiamazzi da parte del pubblico hanno più volte interrotto gli interventi relativi all'inquinamento del nostro mare e dell'aria. Nessuno avrebbe cercato, secondo i presenti, di risolvere le questioni ambientali.

Uno vero scontro generazionale sul tema della movida notturna. Filannino e Cannito proprio non ci stanno ai continui schiamazzi notturni e all'inciviltà di alcuni mentre Basile e Doronzo sottolineano più volte i sacrifici della classe esercente del centro storico, le cui attività sono da sempre richiamo e fonte di una nuova economia turistica; Delvecchio crede nel compromesso. La Gadaleta ha lasciato la discussione a causa di un impegno personale.

Dopo tre ore, l'incontro sembrava essere giunto al termine ma tra i presenti un gruppo di lavoratori della Timac vuole ottenere delle risposte. Un uomo domanda ai candidati cosa ne sarà della propria famiglia, della propria casa. Un ragazzo colpisce il muro con il suo pugno perché la rabbia è troppa e nessuno vuole dargli una risposta: cosa ne sarà di noi? Non comincia sotto i migliori auspici il lavoro per il futuro sindaco di Barletta.