
Politica
«Cascella torni a Roma», tuonano le opposizioni a Barletta
«Il sindaco ha toppato su tutti i fronti»
Barletta - mercoledì 13 gennaio 2016
13.40
«Cascella torni a Roma». E' l'invito che i consiglieri della maggioranza a sostegno del Sindaco Cascella lanciano allo stesso Primo Cittadino. Un invito del quale prendono atto i capigruppo delle opposizioni, Dario Damiani, Flavio Basile e Gennaro Cefola, i quali chiedono al Sindaco di comprendere o meno se ci siano le condizioni per andare avanti.
«E' opportuno a metà mandato politico/amministrativo e dopo le recenti prese di posizione 'negative', rispetto all'operato del Sindaco Cascella e della sua giunta comunale, da parte di alcuni esponenti della maggioranza effettuare un'attenta riflessione sui risultati raggiunti da codesta Amministrazione e sulla possibilità o meno di proseguire tale insopportabile agonia. Cascella ha toppato su tutti i fronti, disattendendo gli impegni presi con i cittadini nel 2013 in campagna elettorale. E' sotto gli occhi di tutti ormai l'inefficienza delle sue attività in barba alle forti prospettive di 'cambiamento' per la città sia per ciò che concerne la risoluzione dei piccoli e grandi problemi, sia per quanto riguarda il tanto sperato 'cambio di marcia', l'avvio di una stagione politica nuova. Mentre in altri Comuni d'Italia si raggiungono cifre spropositate di Consigli Comunali, a Barletta, si detiene il minimo storico. Nel corso dell'anno si sono celebrati appena quattro/cinque sedute, frutto di una scarsa programmazione e di uno scarso coinvolgimento di tutti quei consiglieri comunali legittimati dal popolo per decidere, in Consiglio Comunale, sulle cose da fare e da non fare per la città. Cascella con fare arrogante continua a prediligere deliberazioni di giunta e determinazioni dirigenziali bypassando la massima assemblea comunale forse per paura dell'ostracismo dei suoi stessi consiglieri, i quali, come ben noto, da anni strumentalizzano le questioni pubbliche per interessi meramente personali finalizzati ad approvare provvedimenti in loro favore o a garantirsi postazioni di potere che vanno dalla giunta alla Bar.S.A., precisamo, società di proprietà del Comune e dei cittadini di Barletta e non strumento di pochi per fini clientelari».
«Basti guardare all'ultimo Consiglio Comunale dove appena 11 consiglieri su 21 (compreso Cascella) hanno sostenuto il Sindaco o meglio provvedimenti, come quello di adeguamento della linea Bari-Barletta, da approvare necessariamente per non perdere i finanziamenti e salvarsi la faccia dopo aver presentato in pompa magna alla stampa le opere in questione. Negli anni diverse sono state le violazioni operate dal Sindaco e dalla sua maggioranza rispetto al Codice Etico sottoscritto alle passate elezioni: dall'approdo di consiglieri dal Movimento 5 Stelle a Scelta Civica sino a giungere al familismo che vi è tra Assessori e Dirigenti senza dimenticare il fallimento in fatto di tutela della 'trasparenza amministrativa' decretato dalle dimissioni dalla giunta del Prof. Prof. Ugo Villani, il quale, considerata la brillante carriera da docente universitario, bene ha fatto a disimpegnarsi anzitempo da una squadra di governo che per restare in tema è da 'rimandare'! Ci piacerebbe, inoltre, comprendere l'utilità dell'Assessorato al Personale, in quanto più che al Personale sembra trattarsi di un Assessorato Personale, così come le attività dell'Assessorato alle Politiche Sociali che in tal contesto di crisi risultano essere di vitale importanza per sostenere tante famiglie che vivono ogni giorno una grave condizione di disagio sociale. Che fine ha fatto il P.U.G. (Piano Urbanistico Generale), cavallo di battaglia del programma Cascelliano? L'impostazione della città di Barletta risale agli anni '70, salvo alcune varianti necessarie o di comodo. Non è più possibile soprassedere! Ecco spiegati i motivi per cui nel corso degli anni ci siamo ritrovati le abitazioni a ridotto di insediamenti industriali come la Cementeria e la Timac. Perchè solo oggi, chi amministra da anni, grida allo scandalo per l'ipotesi di disastro ambientale? E' dall'inizio degli anni '90 che progettisti lavorano e sono pagati dal Comune di Barletta per una nuova idea della città di Barletta; giunti al 2016 è doveroso rendere conto ai cittadini di quanto fatto e soprattutto accelerare i tempi di approvazione di un provvedimento indispensabile per progettare la Barletta del futuro, quella da consegnare ai nostri figli».
«Sono palesi le inadempienze e i ritardi, di Cascella e i suoi, su tutte le attività da porre in essere per concludere i lavori che riguardano il progetto di costruzione dei sottovia e la conseguente soppressione totale dei passaggi a livello. Come non sottolineare anche la "grande porcata" commessa per i lavori allo stadio "Cosimo Puttilli". Solo pochi mesi fa, grazie alle indagini della Commissione Lavori Pubblici presieduta dalle opposizioni, abbiamo scoperto della necessità di nuovi interventi per milioni di euro, da sempre sottaciuti dall'Amministrazione che oggi, con una delibera di giunta alla vigilia di Capodanno, trova riparo e spende soldi pubblici, inutilmente, per il 'Manzi-Chiapulin', una struttura limitata e sorta per soddisfare le esigenze delle piccole società sportive. Dopo aver perorato per anni, in sede provinciale, la causa della Capitaneria di Porto, i lavori per la sede individuata sono fermi. La gara d'appalto per le cure domiciliari integrate perchè non ha rispettato la legge assorbendo i lavoratori della cooperativa uscente? Ci auguriamo, infine, che le opere di urbanizzazione in zona 167 non subiscano rallentamenti o fermi, nel rispetto della tempistica prevista dal contratto, un'altra questione sulla quale l'opposizione ha rotto le scatole riuscendo dopo anni a far partire i lavori. Per poi non parlare dei continui rinvii per l'inaugurazione del Parco dell'Umanità, unico polmone verde tra gli ammassi di cemento della stessa zona 167 e del completo silenzio sulle questioni relative al mare inquinato per via di depuratori mai bonificati e adeguati. Barletta, inoltre, è città che non riesce ad intercettare alcun finanziamento e questo penalizza tanto la città in considerazione del fatto che considerate le ristrettezze dei bilanci oggi per una Buona Amministrazione non c'è alternativa ai finanziamenti. Il Sindaco Cascella ed il centrosinistra sono soltanto buoni a distribuire 300mila euro per incarichi professionali e a transennare strade? Potremmo continuare davvero all'infinito ma preferiamo fermarci attendendo che il Sindaco batta un colpo. Sindaco è spaventoso il silenzio con il quale continua a vivacchiare facendo finta di nulla, accantonando i problemi senza prendere atto delle polemiche interne alla sua maggioranza e di numeri sempre più risicati. Le consigliamo vivamente di riflettere sul da farsi e magari dimettersi per tornare a Roma, nella sua residenza naturale, per ripristinare le sue più appropriate attività di Portavoce perché Barletta non ha bisogno di un Portavoce ma di un Sindaco e di una classe politica seria e dei fatti. Qualora, invece, caro Sindaco, volesse proseguire la propria attività politica, Le consigliamo comunque di star lontano da Barletta e di dedicarsi anche in questa circostanza alla sua città naturale che è Roma, partecipando magari alle Primarie del Centro Sinistra Romano per la scelta del candidato sindaco alle prossime amministrative».
«E' opportuno a metà mandato politico/amministrativo e dopo le recenti prese di posizione 'negative', rispetto all'operato del Sindaco Cascella e della sua giunta comunale, da parte di alcuni esponenti della maggioranza effettuare un'attenta riflessione sui risultati raggiunti da codesta Amministrazione e sulla possibilità o meno di proseguire tale insopportabile agonia. Cascella ha toppato su tutti i fronti, disattendendo gli impegni presi con i cittadini nel 2013 in campagna elettorale. E' sotto gli occhi di tutti ormai l'inefficienza delle sue attività in barba alle forti prospettive di 'cambiamento' per la città sia per ciò che concerne la risoluzione dei piccoli e grandi problemi, sia per quanto riguarda il tanto sperato 'cambio di marcia', l'avvio di una stagione politica nuova. Mentre in altri Comuni d'Italia si raggiungono cifre spropositate di Consigli Comunali, a Barletta, si detiene il minimo storico. Nel corso dell'anno si sono celebrati appena quattro/cinque sedute, frutto di una scarsa programmazione e di uno scarso coinvolgimento di tutti quei consiglieri comunali legittimati dal popolo per decidere, in Consiglio Comunale, sulle cose da fare e da non fare per la città. Cascella con fare arrogante continua a prediligere deliberazioni di giunta e determinazioni dirigenziali bypassando la massima assemblea comunale forse per paura dell'ostracismo dei suoi stessi consiglieri, i quali, come ben noto, da anni strumentalizzano le questioni pubbliche per interessi meramente personali finalizzati ad approvare provvedimenti in loro favore o a garantirsi postazioni di potere che vanno dalla giunta alla Bar.S.A., precisamo, società di proprietà del Comune e dei cittadini di Barletta e non strumento di pochi per fini clientelari».
«Basti guardare all'ultimo Consiglio Comunale dove appena 11 consiglieri su 21 (compreso Cascella) hanno sostenuto il Sindaco o meglio provvedimenti, come quello di adeguamento della linea Bari-Barletta, da approvare necessariamente per non perdere i finanziamenti e salvarsi la faccia dopo aver presentato in pompa magna alla stampa le opere in questione. Negli anni diverse sono state le violazioni operate dal Sindaco e dalla sua maggioranza rispetto al Codice Etico sottoscritto alle passate elezioni: dall'approdo di consiglieri dal Movimento 5 Stelle a Scelta Civica sino a giungere al familismo che vi è tra Assessori e Dirigenti senza dimenticare il fallimento in fatto di tutela della 'trasparenza amministrativa' decretato dalle dimissioni dalla giunta del Prof. Prof. Ugo Villani, il quale, considerata la brillante carriera da docente universitario, bene ha fatto a disimpegnarsi anzitempo da una squadra di governo che per restare in tema è da 'rimandare'! Ci piacerebbe, inoltre, comprendere l'utilità dell'Assessorato al Personale, in quanto più che al Personale sembra trattarsi di un Assessorato Personale, così come le attività dell'Assessorato alle Politiche Sociali che in tal contesto di crisi risultano essere di vitale importanza per sostenere tante famiglie che vivono ogni giorno una grave condizione di disagio sociale. Che fine ha fatto il P.U.G. (Piano Urbanistico Generale), cavallo di battaglia del programma Cascelliano? L'impostazione della città di Barletta risale agli anni '70, salvo alcune varianti necessarie o di comodo. Non è più possibile soprassedere! Ecco spiegati i motivi per cui nel corso degli anni ci siamo ritrovati le abitazioni a ridotto di insediamenti industriali come la Cementeria e la Timac. Perchè solo oggi, chi amministra da anni, grida allo scandalo per l'ipotesi di disastro ambientale? E' dall'inizio degli anni '90 che progettisti lavorano e sono pagati dal Comune di Barletta per una nuova idea della città di Barletta; giunti al 2016 è doveroso rendere conto ai cittadini di quanto fatto e soprattutto accelerare i tempi di approvazione di un provvedimento indispensabile per progettare la Barletta del futuro, quella da consegnare ai nostri figli».
«Sono palesi le inadempienze e i ritardi, di Cascella e i suoi, su tutte le attività da porre in essere per concludere i lavori che riguardano il progetto di costruzione dei sottovia e la conseguente soppressione totale dei passaggi a livello. Come non sottolineare anche la "grande porcata" commessa per i lavori allo stadio "Cosimo Puttilli". Solo pochi mesi fa, grazie alle indagini della Commissione Lavori Pubblici presieduta dalle opposizioni, abbiamo scoperto della necessità di nuovi interventi per milioni di euro, da sempre sottaciuti dall'Amministrazione che oggi, con una delibera di giunta alla vigilia di Capodanno, trova riparo e spende soldi pubblici, inutilmente, per il 'Manzi-Chiapulin', una struttura limitata e sorta per soddisfare le esigenze delle piccole società sportive. Dopo aver perorato per anni, in sede provinciale, la causa della Capitaneria di Porto, i lavori per la sede individuata sono fermi. La gara d'appalto per le cure domiciliari integrate perchè non ha rispettato la legge assorbendo i lavoratori della cooperativa uscente? Ci auguriamo, infine, che le opere di urbanizzazione in zona 167 non subiscano rallentamenti o fermi, nel rispetto della tempistica prevista dal contratto, un'altra questione sulla quale l'opposizione ha rotto le scatole riuscendo dopo anni a far partire i lavori. Per poi non parlare dei continui rinvii per l'inaugurazione del Parco dell'Umanità, unico polmone verde tra gli ammassi di cemento della stessa zona 167 e del completo silenzio sulle questioni relative al mare inquinato per via di depuratori mai bonificati e adeguati. Barletta, inoltre, è città che non riesce ad intercettare alcun finanziamento e questo penalizza tanto la città in considerazione del fatto che considerate le ristrettezze dei bilanci oggi per una Buona Amministrazione non c'è alternativa ai finanziamenti. Il Sindaco Cascella ed il centrosinistra sono soltanto buoni a distribuire 300mila euro per incarichi professionali e a transennare strade? Potremmo continuare davvero all'infinito ma preferiamo fermarci attendendo che il Sindaco batta un colpo. Sindaco è spaventoso il silenzio con il quale continua a vivacchiare facendo finta di nulla, accantonando i problemi senza prendere atto delle polemiche interne alla sua maggioranza e di numeri sempre più risicati. Le consigliamo vivamente di riflettere sul da farsi e magari dimettersi per tornare a Roma, nella sua residenza naturale, per ripristinare le sue più appropriate attività di Portavoce perché Barletta non ha bisogno di un Portavoce ma di un Sindaco e di una classe politica seria e dei fatti. Qualora, invece, caro Sindaco, volesse proseguire la propria attività politica, Le consigliamo comunque di star lontano da Barletta e di dedicarsi anche in questa circostanza alla sua città naturale che è Roma, partecipando magari alle Primarie del Centro Sinistra Romano per la scelta del candidato sindaco alle prossime amministrative».
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