Canne della Battaglia chiede valorizzazione, la risposta dell'assessore Giusy Caroppo

Il destino di Canne della Battaglia, come sito archeologico e come opportunità turistica estesa per la città di Barletta, continua a far parlare, in attesa di configurare un più roseo futuro e concrete risposte progettuali. Sulla necessità di sfruttare le risorse destinate alla valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale di Canne della Battaglia ha deciso di intervenire pubblicamente l'assessore alle politiche dell'identità culturale Giusy Caroppo, che scrive a ridosso della sottoscrizione dell'accordo per la fase di attuazione del Sistema Ambientale e Culturale "Terre Diomedee", di cui è capofila la provincia Bat. «Il SAC indica quale luogo di azione prioritario proprio il Parco Archeologico e l'Antiquarium di Canne della Battaglia, per l'itinerario tematico "Il territorio si racconta. Lungo l'Ofanto tra mito e storia". Un'opportunità praticamente persa nel 2012, quella del SAC, che al nostro insediamento nel 2013 ci ha visti partecipi alle riunioni tecniche, volte al salvataggio delle risorse finalizzate all'animazione didattica e a interventi di valorizzazione, buone opportunità per le guide turistiche locali proprio nel territorio di Canne della Battaglia poiché entrerà a far parte in un sistema integrato di turismo consapevole.

Parto dall'attualità, quindi, che testimonia la prima concreta azione a favore della valorizzazione del sito, per rispondere anche all'intervento, diffuso dal consigliere regionale Ruggiero Mennea, che "a distanza di molti mesi, tutto tace sulla questione di Canne della Battaglia. Dopo aver perso i primi 400 mila euro, anche gli ulteriori 100 mila euro stanzianti nell'ultimo bilancio regionale, sono al momento inutilizzati (….)" . Di certo i 400.000 euro - men che meno i 700.000, non citati perché evidentemente si riconosce che appartengono ad altre vicende - non sono stati persi da questa amministrazione. Piuttosto, da quando si è insediata la giunta Cascella, abbiamo immediatamente ricucito i rapporti con la Soprintendenza archeologica e con la Direzione dell'Antiquarium, sfaldati negli ultimi anni, e abbiamo ricostruito tutti gli step dell'attuale stato di "sospensione" della situazione di Canne, causati soprattutto dell'interruzione dei lavori di completamento dell'Antiquarium. Ci siamo fatti carico, quindi, di rintracciare nel progetto dello Studio Serpenti l'unico immediatamente cantierabile, in quanto potevano contare solo su scarse risorse di un Bilancio in dodicesimi, insufficienti anche per piccoli lavori di manutenzione o adeguamenti strutturali. Abbiamo ritenuto, pertanto, di inserire una voce specifica per il 2014, dedicata al completamento della nuova ala dell'Antiquarium, nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, la cui copertura finanziaria potrà anche successivamente essere rintracciata in eventuali opportunità ministeriali, oggi non disponibili, perchè gli ultimi POin sono stati destinati – sulla base di un accorda tra Regione e Ministero - esclusivamente alle aree del Salento e del Gargano. Ma c'è l'impegno assunto dal Ministero, avuto prima nella persona di Massimo Bray e poi di Dario Franceschini, con il sindaco Cascella, per tener conto dell'urgenza "Canne della Battaglia" qualora se ne presentasse l'opportunità.

Riscrivere il protocollo d'intesa del 1999, che vede la Soprintendenza – e non il Comune, come sarebbe più opportuno – titolare della gestione dell'Antiquarium resta la priorità, anche se non può trovare immediata e semplice soluzione. Le stesse Commissioni Consiliari, "Cultura" e "Attività produttive", più volte riunitesi all'uopo, ad oggi non sono riuscite ad individuare una strada certa per la revisione del protocollo, e le Associazioni di settore, pur attente e disponibili nel farsi carico di progetti di didattica e valorizzazione, non sono in grado di garantire la sostenibilità di un'eventuale gestione del sito a lungo termine. Si è comunque già programmato per i primi giorni di giugno un tavolo con la Soprintendenza Archeologica, al fine di riscrivere il protocollo, trasformandolo in un "accordo di valorizzazione", come la stessa Soprintendenza consiglia, coinvolgendo enti prestigiosi quali le Università. Una soluzione consigliata anche dal Presidente della Fondazione CIDAC che ci ha personalmente illustrato il percorso che la Fondazione Città Italia ha seguito ad Agrigento.

Per la Legge regionale non è mai stato pubblicato un bando, quindi non è ancora persa alcuna occasione anzi, con questa amministrazione, il budget destinato all'applicazione della legge – 200.000 euro nel 2012, calato a 60.000 nel 2013 - è stato riportato ad un ragionevole fondo di 100.000 euro nel 2014. Quindi di 40.000 euro più alto rispetto all'anno scorso. Quindi, se il patto di stabilità lo permetterà, per quest'anno si potrà realizzare un progetto di valorizzazione da 100.000 euro, da candidare all'eventuale bando regionale. E idee di itinerari e piccoli progetti di valorizzazione, per Canne della Battaglia e altri siti artistici della Citta di Barletta, potranno essere sottoposti all'attenzione dell'Amministrazione, rispondendo all'avviso pubblico del Comune di Barletta, con scadenza il 30 maggio 2014».