
Politica
Bilancio 2013, la giunta conferma aumento dell'addizionale Irpef
«Atteggiamento critico, se non ostile, dei consiglieri di Scelta Civica»
Barletta - sabato 21 settembre 2013
00.10
La Giunta Cascella è tornata a riunirsi ieri pomeriggio, nel bel mezzo di un clima politico rovente. All'ordine del giorno, non c'era formalmente il bilancio, ma di questo, e del suo aspetto più spinoso, legato all'aumento dell'addizionale Irpef, si è parlato, così come dimostra la nota emessa da Palazzo di Città. "In apertura dei lavori - rende noto l'ufficio comunicazione - la Giunta ha fatto il punto sul percorso del confronto aperto con le forze politiche e sociali sulle scelte da compiere in sede di approvazione del bilancio 2013, che, va ricordato, ha già sviluppato buona parte dell'esercizio nella gestione ordinaria di nove dodicesimi di poste di bilancio pregresse e sottoposte a precisi vincoli: quindi il bilancio, di fatto, risulta in larga parte già consumato, e non consente margini di interventi incisivi sulle ordinarie spese o sulle correnti entrate".
"Nell'apprezzare la costruttività di diversi contributi già offerti - si aggiunge poi - la Giunta non ha potuto che prendere atto dell'atteggiamento critico, se non ostile, assunto da due consiglieri comunali eletti nella lista di "Scelta Civica", rilevando purtroppo che appare in contraddizione con lo spirito della discussione già emersa in Giunta, e di cui pure si è dato conto lo scorso 29 agosto, e con la stessa impostazione programmatica con cui la coalizione si era presentata agli elettori". Lanotte e Maffione, ieri, ad altri organi di stampa, hanno infatti espresso il loro no all'aumento dell'addizionale Irpef, definendolo «macelleria sociale», e proposto l'alienazione di ettari di aree per servizi nella nuova zona 167, la vendita di lotti liberi nel Contratto di quartiere del Piano di zona 167, la vendita di diritti edificatori di Largo Ariosto e del Paraticchio, ed un piano di valorizzazione ed alienazione del patrimonio comunale; il tutto, secondo loro, frutterebbe sugli 8 milioni di euro, quanto sono gli attuali debiti fuori bilancio. I due hanno poi definito la Giunta «arroccata in un palazzo di cristallo, in preda a pratiche di autocelebrazione e pavoneggiamento, distante dai barlettani». "Ora ci si trova invece - continua la nota del Comune - da parte di queste espressioni politiche, di fronte a ipotesi di operazioni puramente contabili, generiche - il riferimento è a quelle appena citate prima - dove interventi di copertura della spesa corrente vengono confusi con operazioni sulla spesa in conto capitale, e dunque per tanti aspetti impraticabili, che rischierebbero solo di perpetrare metodi del passato che hanno già danneggiato la città e debbono essere coraggiosamente superati. Su questo si attendeva, e ancor più ci si attende, un contributo consapevole da parte di chi pure ha avuto nel recente passato ruoli di amministrazione e in campagna elettorale ha condiviso una impostazione programmatica inequivoca".
L'autodifesa reiterata dalla Giunta in queste settimane: "Si disse agli elettori che la nuova Amministrazione avrebbe voltato pagina con una operazione di trasparenza sulla effettiva realtà finanziaria del Comune, del resto già emersa in tutta la sua gravità dagli specifici atti di riconoscimento di consistenti debiti fuori bilancio (derivanti da sentenze giudiziarie passate in giudicato) compiuti dal Commissario Straordinario con i poteri della Giunta e dal Consiglio Comunale, e come tali già vincolanti per la successiva Amministrazione. All'atto dell'insediamento della Giunta si è poi messa a disposizione dell'intero Consiglio Comunale, e resa pubblica, una dettagliata relazione sulla situazione finanziaria complessiva, condizionata da circa 8 milioni di debiti fuori bilancio e da una cifra altrettanto significativa di crediti di dubbia esigibilità, che se non corretta, per tempo e adeguatamente, rischierebbe di compromettere la tenuta del patto di stabilità con il conseguente rischio di provocare il dissesto del Comune e misure automatiche di correzioni drastiche".
Per poi giungere al nodo addizionale Irpef, che la Giunta rimane intenzionata a voler aumentare: "Con questa amara verità si deve pure fare i conti, anche facendosi carico di scelte difficili, delicate, forse impopolari come può essere un intervento sull'addizionale IRPEF (che resterebbe comunque tra i livelli più bassi di tutto il Paese, con naturali esenzioni ai redditi più bassi e una gradualità rispetto alle condizioni sociali) nel segno di quell'assunzione di responsabilità di fronte all'intera città. A questo dovere di coerenza la Giunta comunale non intende sottrarsi, contando sul leale sostegno della maggioranza che condivide il preciso mandato degli elettori. Si andrà dunque avanti, nella necessaria azione di risanamento con l'attenzione ai bisogni sociali dei meno abbienti e dei più deboli per finalizzare ogni sforzo al sostegno di una nuova fase di crescita civile ed economica della città, rimanendo aperti al confronto ancora nelle ore che precedono l'approvazione del bilancio prevista per martedì prossimo in Giunta, e fino all'esame dei documenti contabili nelle commissioni e in Consiglio Comunale: un confronto anche su opzioni diverse, ma leale, costruttivo, rispettoso delle responsabilità e dei ruoli di ciascuno, sul merito delle scelte, sulle compatibilità dei conti e, in definitiva, sul futuro della città. Successivamente - conclude la nota - è stato preso atto del Report sullo stato di attuazione degli obiettivi PEG 2012 ed è stato approvato il Referto del Controllo di gestione per l'esercizio finanziario 2012".
Cosa succederà quindi nei prossimi giorni? Come si arriverà all'approvazione del Bilancio? Con la presenza dichiarata di atteggiamenti ritenuti "costruttivi" e altri ritenuti "ostili", ci sono davvero le condizioni per arrivare ad un'approvazione, senza nuovi scontri laceranti? La dichiarata inevitabilità dell'aumento dell'addizionale Irpef e la prorogata apertura al confronto "anche su opzioni diverse, ma leale, costruttivo, rispettoso delle responsabilità e dei ruoli di ciascuno, sul merito delle scelte, sulle compatibilità dei conti e, in definitiva, sul futuro della città" (è un confronto o una consultazione?), sono compatibili o sono una contraddizione, o peggio un'illusione? L'incertezza regna sovrana.
"Nell'apprezzare la costruttività di diversi contributi già offerti - si aggiunge poi - la Giunta non ha potuto che prendere atto dell'atteggiamento critico, se non ostile, assunto da due consiglieri comunali eletti nella lista di "Scelta Civica", rilevando purtroppo che appare in contraddizione con lo spirito della discussione già emersa in Giunta, e di cui pure si è dato conto lo scorso 29 agosto, e con la stessa impostazione programmatica con cui la coalizione si era presentata agli elettori". Lanotte e Maffione, ieri, ad altri organi di stampa, hanno infatti espresso il loro no all'aumento dell'addizionale Irpef, definendolo «macelleria sociale», e proposto l'alienazione di ettari di aree per servizi nella nuova zona 167, la vendita di lotti liberi nel Contratto di quartiere del Piano di zona 167, la vendita di diritti edificatori di Largo Ariosto e del Paraticchio, ed un piano di valorizzazione ed alienazione del patrimonio comunale; il tutto, secondo loro, frutterebbe sugli 8 milioni di euro, quanto sono gli attuali debiti fuori bilancio. I due hanno poi definito la Giunta «arroccata in un palazzo di cristallo, in preda a pratiche di autocelebrazione e pavoneggiamento, distante dai barlettani». "Ora ci si trova invece - continua la nota del Comune - da parte di queste espressioni politiche, di fronte a ipotesi di operazioni puramente contabili, generiche - il riferimento è a quelle appena citate prima - dove interventi di copertura della spesa corrente vengono confusi con operazioni sulla spesa in conto capitale, e dunque per tanti aspetti impraticabili, che rischierebbero solo di perpetrare metodi del passato che hanno già danneggiato la città e debbono essere coraggiosamente superati. Su questo si attendeva, e ancor più ci si attende, un contributo consapevole da parte di chi pure ha avuto nel recente passato ruoli di amministrazione e in campagna elettorale ha condiviso una impostazione programmatica inequivoca".
L'autodifesa reiterata dalla Giunta in queste settimane: "Si disse agli elettori che la nuova Amministrazione avrebbe voltato pagina con una operazione di trasparenza sulla effettiva realtà finanziaria del Comune, del resto già emersa in tutta la sua gravità dagli specifici atti di riconoscimento di consistenti debiti fuori bilancio (derivanti da sentenze giudiziarie passate in giudicato) compiuti dal Commissario Straordinario con i poteri della Giunta e dal Consiglio Comunale, e come tali già vincolanti per la successiva Amministrazione. All'atto dell'insediamento della Giunta si è poi messa a disposizione dell'intero Consiglio Comunale, e resa pubblica, una dettagliata relazione sulla situazione finanziaria complessiva, condizionata da circa 8 milioni di debiti fuori bilancio e da una cifra altrettanto significativa di crediti di dubbia esigibilità, che se non corretta, per tempo e adeguatamente, rischierebbe di compromettere la tenuta del patto di stabilità con il conseguente rischio di provocare il dissesto del Comune e misure automatiche di correzioni drastiche".
Per poi giungere al nodo addizionale Irpef, che la Giunta rimane intenzionata a voler aumentare: "Con questa amara verità si deve pure fare i conti, anche facendosi carico di scelte difficili, delicate, forse impopolari come può essere un intervento sull'addizionale IRPEF (che resterebbe comunque tra i livelli più bassi di tutto il Paese, con naturali esenzioni ai redditi più bassi e una gradualità rispetto alle condizioni sociali) nel segno di quell'assunzione di responsabilità di fronte all'intera città. A questo dovere di coerenza la Giunta comunale non intende sottrarsi, contando sul leale sostegno della maggioranza che condivide il preciso mandato degli elettori. Si andrà dunque avanti, nella necessaria azione di risanamento con l'attenzione ai bisogni sociali dei meno abbienti e dei più deboli per finalizzare ogni sforzo al sostegno di una nuova fase di crescita civile ed economica della città, rimanendo aperti al confronto ancora nelle ore che precedono l'approvazione del bilancio prevista per martedì prossimo in Giunta, e fino all'esame dei documenti contabili nelle commissioni e in Consiglio Comunale: un confronto anche su opzioni diverse, ma leale, costruttivo, rispettoso delle responsabilità e dei ruoli di ciascuno, sul merito delle scelte, sulle compatibilità dei conti e, in definitiva, sul futuro della città. Successivamente - conclude la nota - è stato preso atto del Report sullo stato di attuazione degli obiettivi PEG 2012 ed è stato approvato il Referto del Controllo di gestione per l'esercizio finanziario 2012".
Cosa succederà quindi nei prossimi giorni? Come si arriverà all'approvazione del Bilancio? Con la presenza dichiarata di atteggiamenti ritenuti "costruttivi" e altri ritenuti "ostili", ci sono davvero le condizioni per arrivare ad un'approvazione, senza nuovi scontri laceranti? La dichiarata inevitabilità dell'aumento dell'addizionale Irpef e la prorogata apertura al confronto "anche su opzioni diverse, ma leale, costruttivo, rispettoso delle responsabilità e dei ruoli di ciascuno, sul merito delle scelte, sulle compatibilità dei conti e, in definitiva, sul futuro della città" (è un confronto o una consultazione?), sono compatibili o sono una contraddizione, o peggio un'illusione? L'incertezza regna sovrana.
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