La città
Barletta porge il suo addio ad Alfredo Reichlin, l'uomo della politica meridionale
L'ex deputato del PCI è scomparso all'età di 91 anni
Barletta - mercoledì 22 marzo 2017
19.14
«Bisogna ripartire dal futuro». Parole di Alfredo Reichlin, scomparso oggi all'età di 91 anni, politico e partigiano italiano deputato di PCI e PDS per sette legislature. Il segretario regionale del PCI, nativo di Barletta, ma cresciuto a Roma, sua città d'adozione, ha partecipato giovanissimo alla resistenza con le Brigate Garibaldi. Preso prigioniero dai fascisti fu liberato da Arminio Savioli, poi giornalista dell'Unità.
Iscritto al PCI diventò segretario della FGCI e direttore dell'Unità. Trasferitosi a Bari nel 1963 cominciò i suoi "Dieci anni di politica meridionale", titolo del libro dove riassume l'esperienza di segretario regionale del PCI in Puglia ponendo la questione meridionale nel centro del suo dibattito politico. Deputato dal 1968 si fa parte attiva nelle trasformazioni del partito: dal Partito Democratico della Sinistra sino al Partito Democratico.
Parole di cordoglio arrivano da tutto l'ambiente politico. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ricordato così il segretario del PCI: «Molto spesso, sopratutto durante la mia esperienza di sindaco di Bari, mi è capitato di incontrarlo. Reichlin manteneva un'idea modernissima della questione meridionale, mai legata alla solita retorica del riequilibrio. Aveva compreso l'energia potente che il Mezzogiorno ha sempre messo a disposizione del Paese e che spesso l'Italia ha ignorato».
Anche il presidente del Consiglio Comunale di Barletta, Carmela Peschechera, ha espresso il dolore per la dipartita di Reichlin ricordando il riconoscimento del Comune di Barletta del 30 Gennaio 2015 in quanto uomo che «si è battuto per gli ideali di libertà e di democrazia già partecipando alla resistenza contro la dittatura fascista e l'occupazione nazista per poi contribuire alla ricostruzione unitaria della nazione».
«La scomparsa di Alfredo Reichlin lascia un vuoto profondo. Se ne va una delle personalità di maggiore spicco della sinistra italiana, un punto di riferimento per generazioni di donne e uomini impegnati nella cosa pubblica. Lo ricordiamo con affetto e riconoscenza e siamo vicini alla famiglia in quest'ora di dolore». Così Matteo Renzi alla notizia della morte di Alfredo Reichlin.
«La morte di Alfredo Reichlin è per molti di noi la scomparsa di un vero amico ed è per l'Italia intera la perdita di un grande leader politico e di un grande protagonista delle lotte sociali del nostro Paese». Così il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda interviene nell'aula del Senato ricordando Reichlin. E continua: «Chi ha a cuore il futuro dell'Italia deve riflettere. Pesa sul nostro presente e sul nostro futuro la grande distanza che, in termini di spessore culturale, di sensibilità sociale, di ampiezza di visione, separa personalità come quella di Alfredo Reichlin dalla nuova classe dirigente politica, della quale anch'io, come tutti noi, faccio parte».
Il saluto della città di Barletta sarà espresso con la partecipazione di una delegazione dell'Amministrazione, guidata dal sindaco Cascella, e del Consiglio comunale, con la presenza gonfalone comunale, alle esequie di domani alla Camera dei Deputati a Roma. «Il rapporto che lega Barletta a Reichlin - ha affermato il sindaco Pasquale Cascella - resta vivo. Le sue radici, nella sua città natale che tornava spesso a visitare, erano ben salde. Reichlin ha fatto parte, anche come parlamentare eletto nel nostro territorio, di quel nucleo di meridionalisti che ha saputo unire i più diversi soggetti sociali nel riscatto delle condizioni di lavoro e di vita della propria terra. L'innata vocazione alle questioni sociali in connessione con il futuro del paese per l'interesse generale ha rappresentato l'impegno di una generazione nel contrastare l'antipolitica dando conto delle trasformazioni del paese».
Iscritto al PCI diventò segretario della FGCI e direttore dell'Unità. Trasferitosi a Bari nel 1963 cominciò i suoi "Dieci anni di politica meridionale", titolo del libro dove riassume l'esperienza di segretario regionale del PCI in Puglia ponendo la questione meridionale nel centro del suo dibattito politico. Deputato dal 1968 si fa parte attiva nelle trasformazioni del partito: dal Partito Democratico della Sinistra sino al Partito Democratico.
Parole di cordoglio arrivano da tutto l'ambiente politico. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ricordato così il segretario del PCI: «Molto spesso, sopratutto durante la mia esperienza di sindaco di Bari, mi è capitato di incontrarlo. Reichlin manteneva un'idea modernissima della questione meridionale, mai legata alla solita retorica del riequilibrio. Aveva compreso l'energia potente che il Mezzogiorno ha sempre messo a disposizione del Paese e che spesso l'Italia ha ignorato».
Anche il presidente del Consiglio Comunale di Barletta, Carmela Peschechera, ha espresso il dolore per la dipartita di Reichlin ricordando il riconoscimento del Comune di Barletta del 30 Gennaio 2015 in quanto uomo che «si è battuto per gli ideali di libertà e di democrazia già partecipando alla resistenza contro la dittatura fascista e l'occupazione nazista per poi contribuire alla ricostruzione unitaria della nazione».
«La scomparsa di Alfredo Reichlin lascia un vuoto profondo. Se ne va una delle personalità di maggiore spicco della sinistra italiana, un punto di riferimento per generazioni di donne e uomini impegnati nella cosa pubblica. Lo ricordiamo con affetto e riconoscenza e siamo vicini alla famiglia in quest'ora di dolore». Così Matteo Renzi alla notizia della morte di Alfredo Reichlin.
«La morte di Alfredo Reichlin è per molti di noi la scomparsa di un vero amico ed è per l'Italia intera la perdita di un grande leader politico e di un grande protagonista delle lotte sociali del nostro Paese». Così il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda interviene nell'aula del Senato ricordando Reichlin. E continua: «Chi ha a cuore il futuro dell'Italia deve riflettere. Pesa sul nostro presente e sul nostro futuro la grande distanza che, in termini di spessore culturale, di sensibilità sociale, di ampiezza di visione, separa personalità come quella di Alfredo Reichlin dalla nuova classe dirigente politica, della quale anch'io, come tutti noi, faccio parte».
Il saluto della città di Barletta sarà espresso con la partecipazione di una delegazione dell'Amministrazione, guidata dal sindaco Cascella, e del Consiglio comunale, con la presenza gonfalone comunale, alle esequie di domani alla Camera dei Deputati a Roma. «Il rapporto che lega Barletta a Reichlin - ha affermato il sindaco Pasquale Cascella - resta vivo. Le sue radici, nella sua città natale che tornava spesso a visitare, erano ben salde. Reichlin ha fatto parte, anche come parlamentare eletto nel nostro territorio, di quel nucleo di meridionalisti che ha saputo unire i più diversi soggetti sociali nel riscatto delle condizioni di lavoro e di vita della propria terra. L'innata vocazione alle questioni sociali in connessione con il futuro del paese per l'interesse generale ha rappresentato l'impegno di una generazione nel contrastare l'antipolitica dando conto delle trasformazioni del paese».