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Barletta al centro delle questioni ambientali, «serve la politica delle scelte»

Interviene il Forum Salute e Ambiente in vista del consiglio comunale di oggi

«Oggi 3 ottobre alle 16,00 si riunirà il consiglio comunale. Dopo più di un mese dai fatti datati 18-20 agosto, quando la città fu appestata da cattivi odori, tra i punti all'ordine del giorno appaiono le problematiche ambientali della Città di Barletta». Dichiara così in una nota Sabrina Salerno come referente del Forum Salute e Ambiente - Barletta. «È utile ricordare le dichiarazioni rilasciate dall'amministrazione comunale il 21 agosto: "un guasto a un motore di una azienda che si occupa della lavorazione di sottoprodotti animali e vegetali, il cui stabilimento si trova a Trani [...] sarebbe la causa dei cattivi odori che la sera di domenica scorsa, 18 agosto, hanno pervaso gran parte del territorio cittadino [...]. E' quanto emerso dai controlli messi in campo la sera stessa e dalla collaborazione fra le polizie municipali di Barletta e Trani [...]. Tali riscontri, insieme all'esposto presentato dalla polizia municipale di Barletta, sono al vaglio della Procura di Trani, insieme a un altro rapporto emerso da controlli effettuati nella sola città di Barletta ieri sera".

Il vago riferimento ai controlli effettuati nella sola nostra città ci lasciò alquanto perplessi. Perché non rendere pubblica almeno la tipologia di attività svolta dalle aziende ispezionate? Soltanto durante l'incontro del 12 settembre fra associazioni e amministrazione comunale la consegna ai partecipanti della relazione sulle attività effettuate dal comando della polizia municipale di Barletta relativamente alla problematica delle emissioni moleste in atmosfera ha dipanato i nostri dubbi confermando i nostri sospetti: le sorgenti degli odori nauseabondi che di frequente ammorbano la nostra comunità sono riconducibili, anche, alle aziende che trattano rifiuti. In particolare, dal monitoraggio eseguito nella sera del 20 agosto, a seguito di segnalazioni di cittadini, la pattuglia della polizia locale identificava la Dalena Ecologia. A seguito dei controlli effettuati il 6 agosto veniva invece identificata la Ecologica Trasmar.

A prescindere dal lavoro della magistratura, crediamo sia arrivato il momento della politica. La politica della responsabilità, delle scelte. Barletta è da anni centro di gestione di rifiuti legati alle pratiche dell'incenerimento e dell'interramento in discarica, nonostante gli ottimi risultati della raccolta differenziata. La letteratura scientifica internazionale è chiara riguardo le suddette pratiche: causano rischi alla qualità delle matrici ambientali (aria, suolo e acqua) e di conseguenza alla salute umana. Agire o far finta di agire solo dinanzi alle emergenze significa essere miopi e irresponsabili. Bisogna decidere da che parte stare, dalla parte dei cittadini o dalla parte di aziende che, per profitto, scaricano sulle comunità i costi sanitari e ambientali derivanti dalle loro attività. È necessario anche e soprattutto promuovere occasioni per informare i cittadini su ciò che accade quotidianamente nel nostro territorio e mostrar loro le alternative possibili e i loro benefici. Solo la conoscenza può realizzare una comunità partecipe in grado di valutare il presente e definire e costruire insieme un futuro che garantisca la vita e il benessere. In consiglio comunale, noi del Forum Salute e Ambiente, chiederemo al Sindaco Cannito di emanare un'ordinanza contingibile e urgente per chiudere le aziende che inquinano e per tutelare la salute dei cittadini che governa. Non siamo disposti ad aspettare un'altra emergenza per constatare poi che nulla cambia. Cogliamo l'occasione per ricordare al Sindaco Cannito e all'assessore all'ambiente Passero che la terza centralina per la rilevazione della qualità dell'aria, in dotazione del Comune da inizio 2019, è inattiva nonostante i numerosi incontri finalizzati a condividere il suo posizionamento e le caratteristiche legate ai dati da rendere pubblici. Ci auguriamo, infine, una massiccia partecipazione al consiglio comunale di oggi da parte della cittadinanza. L'essere cittadini non può ridursi al solo atto del voto e all'indignazione sui social network. Bisogna evolversi, diventare sentinelle del territorio, libere e pensanti e ciò può avvenire soltanto attraverso un percorso fatto di unione e conoscenza».
  • Salvaguardia ambientale
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