Riserbato
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Cronaca

Associazione a delinquere, arrestato il sindaco di Trani Luigi Riserbato

Ai domiciliari il primo cittadino e un funzionario, casa circondariale per altri quattro

Acre regalo di Natale per i palazzi tranesi di una politica costretta a fare i conti con ipotesi di appalti truccati. Giunge inattesa e scatena una bufera un'esecuzione di custodia cautelare da parte della Polizia di Stato su disposizione del GIP barlettano Francesco Messina: si tratta di sei arresti eseguiti questa mattina dalla Digos della questura di Bari a carico del sindaco di Trani Luigi Riserbato (domiciliari per lui) e altri cinque tra consiglieri, ex consiglieri, dirigenti e anche un ex amministratore.

Sono tutti accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, ed altro. L'inchiesta riguarda l'appalto della vigilanza degli immobili pubblici. In particolare è allo studio un appalto di oltre due milioni di euro che sarebbe stato aggiudicato in modo illecito ad una società di Palermo. Tra i reati contestati anche la concussione per le richieste di assunzioni fatte all'Amiu per consentire ai politici di aver consenso elettorale. Dagli accertamenti della Digos e del pm Michele Ruggiero sarebbero emersa l'esistenza di un sistema corruttivo che vedrebbe coinvolti politici, dirigenti e amministratori del Comune di Trani. Questi - secondo l'accusa - avrebbero creato un sistema illecito finalizzato alla turbativa d'asta sull'appalto milionario e un giro di mazzette. Oltre ai sei arrestati risultano indagate a piede libero altre sette persone.

Ne dà avviso il nostro network, con tutti i dettagli su TraniViva, mentre è tuttora in corso una conferenza stampa di approfondimento. La notizia è subito diventata di rilevanza nazionale, passando dalle varie agenzie arrivando al TG1. Lo scossone politico è evidente in attesa di conoscere dettagli e attendere la fine delle indagini, le ripercussioni tuttavia non saranno solo politiche: gli equilibri della provincia di Barletta-Andria-Trani dipendono molto dalle sorti del cocapoluogo, così vicino alla città della Disfida.

Il bilancio per ora è questo: due agli arresti domiciliari e quattro presso la casa circondariale di Trani, in attesa di ulteriori sviluppi. Oltre al sindaco Luigi Riserbato, ai domicialiari anche il funzionario comunale Edoardo Savoiardo. Mentre sono finiti in carcere l'ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio, il consigliere comunale Nicola Damascelli, l'ex consigliere Maurizio Musci e l'ex amministratore unico dell'Amiu, Antonello Ruggiero.
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