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Cattivi odori, Collettivo Exit: «Barletta soffoca e la politica non risponde»

«Questa classe politica non riesce neanche a fare un consiglio comunale monotematico sull'argomento»

«Era chiaro fin dall'inizio che la vicenda dei miasmi in città non si sarebbe esaurita con i controlli effettuati presso un'azienda di Trani che lavora scarti di macelleria. Men che meno con la denuncia contro ignoti presentata in Procura dall'amministrazione comunale (campa cavallo che l'erba cresce). Perché ormai la vicenda dell'aria irrespirabile in città va avanti da anni e nessuno è mai intervenuto per far cessare questo fenomeno - scrive sui social il Collettivo Exit».

«Perché il problema - proseguono - non si trova fuori dal territorio della nostra città ma all'interno del tessuto urbano. È inutile prenderci in giro, Barletta è una realtà interessata dalla presenza di industrie pesanti che hanno una notevole impatto dal punto di vista ambientale; non sarà certo qualche evento culturale o musicale a cambiare questa triste realtà. Lo diciamo ormai da anni che solo una riconversione ecologica del tessuto industriale può salvarci. Perché purtroppo dopo Taranto e Brindisi siamo una delle città più inquinate della Puglia. Quindi il problema dell'aria irrespirabile resterà fin quando non verranno presi provvedimenti adeguati dalla classe politica. Ma questa classe politica non riesce neanche a fare un consiglio comunale monotematico sull'argomento?

Nei giorni scorsi avevamo posto al Sindaco e al comandante dei vigili urbani alcune domande precise. Come mai dell'azienda di Trani sappiamo tutto mentre delle aziende di Barletta controllate non sappiamo nulla, non sappiamo dove sono ubicate, che tipo di lavorazione svolgono e che cosa è emerso dai controlli? Stiamo aspettando delle risposte mentre la città soffoca!»
  • Collettivo Exit
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