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Accertamenti della Guardia di Finanza, la CO.DI.COM. segnala i casi 'virtuosi'

«Perchè non si faccia tutt’erba un fascio». «Eppure c'e' chi non ha neanche bisogno di evadere visti gli stipendi milionari che "certe" amministrazioni elargiscono loro.»

Continua senza sosta la Task-force degli Enti accertatori, Guardia di Finanza in primis, nelle verifiche fiscali, sopratutto relative all'emissione degli scontrini fiscali e ricevute; il Comitato Difesa Commercianti CO.DI.COM. continua ad occuparsi della tematica segnalando uno dei pochi casi da lodare a dispetto degli episodi verificatisi nella provincia, a Barletta in particolare, che hanno visto la chiusura temporanea di quattordici aziende. Protagonista è Andria, a dimostrazione che la maggior parte dei commercianti sono onesti perchè non si faccia tutt'erba un fascio. «Eppure c'e' chi non ha neanche bisogno di evadere visti gli stipendi milionari che "certe" amministrazioni elargiscono loro.»

«Pur rispettando doverosamente il lavoro di tutte le Forze in campo, soprattutto degli Agenti della G.d.F. che stanno effettuando le operazioni di verifica, ci permettiamo di avanzare alcune timide ma significative riflessioni, quindi suggeriamo di placare questa enorme enfasi che si registra sui Media rispetto agli esiti degli accertamenti. In questo Paese afflitto da un'economia malata; guidato da faccendieri che non hanno mai esitato a sperperare denaro pubblico; alla mercé spesso di amministratori pubblici che continuano a sovvenzionare apertamente e spudoratamente qualsiasi iniziativa che sia prolifera di consenso elettorale piuttosto che il saldo di impegni assunti precedentemente, sulle spalle della collettività; dove a fronte di lavoratori come quelli impegnati nelle Forze dell'Ordine che non hanno neanche la possibilità di utilizzare quei pochi mezzi a disposizione, per assenza dei minimi sostentamenti, si contrappone una casta i cui enormi vantaggi, non solo economici, rappresentano la vergogna per il nostro Paese e per tutti gli italiani che non si rassegnano ad accettare queste discriminazioni assurde e reiterate, le notizie relative agli accertamenti a carico dei micro e piccoli imprenditori, commercianti ed artigiani, non sempre tengono conto del rispetto di una fondamentale norma che è quella della capacità di distinguere e non fare tutt'erba un fascio, così come "distinguere" deve anche significare un'analisi approfondita anche rispetto alla tipologia di evasione così come non si può evitare di analizzare quanto ancor più deplorevole sia la condizione di coloro che non hanno alcuna necessità di evadere per sopravvivere e mantenere in piedi le proprie aziende in quanto pienamente soddisfatti dagli stipendi milionari che le Amministrazioni elargiscono per il loro "duro e faticoso lavoro svolto" piuttosto che per arricchimenti illegittimi provenienti dall'abuso delle proprie posizioni di potere.
Sicuramente stiamo dalla parte della Giustizia e proprio perché stiamo da quella parte chiediamo anche rispetto e soprattutto che a fare notizia siano anche quelle situazioni virtuose che pure si registrano ma rimangono in sordina. Il "caso Andria" diventa altresì emblematico in tal senso, in risposta a quanti continuano a denigrare e a dequalificare la grandissima professionalità degli imprenditori.

A tal proposito condividiamo appieno la recente analisi e le considerazioni che proprio il rappresentante dell'Associazione di Categoria Unimpresa di Andria ha fatto in un recente incontro tenutosi a Bari durante il quale l'intera vicenda è stata affrontata nei giusti termini, riconoscendo a ciascuno il proprio ruolo e sicuramente attivando un percorso virtuoso che parta dalla coscienza civica per arrivare al rispetto delle regole, quando sono giuste, ben applicate e soprattutto rispettate da tutti.»
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