
Politica
A Barletta il PdL protesta contro le decisioni del consiglio provinciale
Importante e sconvolgente presa di posizione del centro destra barlettano
Barletta - sabato 8 maggio 2010
Il consiglio provinciale dello scorso 6 maggio per molti versi sarebbe stato storico, ma in realtà per molti versi si è rivelato davvero tragico e grave per la politica cittadina, provinciale e regionale. Sull'argomento della sede legale ci sono state forti spaccature e diversi diverbi, che hanno di fatto visto i massimi vertici dell'organo provinciale, ossia presidente della Provincia e presidente del consiglio provinciale, prendere posizione nei confronti di Andria. Questa azione di governo sostanzialmente stronca le ambizioni barlettane di ottenere quanto rivendicato per tanto tempo, ossia la sede legale nella Città della Disfida. Quanto accaduto nel Consiglio provinciale è stato condannato fortemente soprattutto dal centro destra cittadino che, contrario alle decisioni e al pensiero dei propri vertici, ha comunicato il proprio dissenso con un atto forte che mira a scuotere le coscienze provinciali.
Ecco quanto comunicato dal centro destra cittadino, in una conferenza stampa tenutasi venerdì 7 maggio presso la sede del PdL in Corso Vittorio Emanuele: « Le forze politiche di centrodestra della città di Barletta esprimono sentimenti di profondo rammarico per l'esito della recente seduta del consiglio provinciale del 6 maggio. Prendono atto dell'esistenza, in seno al Consiglio della sesta provincia, di una spaccatura in merito alla dislocazione della sede legale e degli organi di governo della Provincia medesima.»
«Ravvisano in questa spaccatura un elemento che impedisce, allo stato, la ricerca di una scelta condivisa da tutti su una questione che, secondo l'auspicio espresso e fortemente ribadito nelle sedi proprie, avrebbe dovuto registrare unanimità di consensi. Esprimono, altresì, viva perplessità per la condotta tenuta, nella circostanza in argomento, dai vertici dell'istituzione provinciale nelle persone del presidente della provincia e del presidente del consiglio provinciale, ben lontana dall'assicurare equidistanza in un momento delicato per la vita dell'ente.»
«Ricordano che il centrodestra è cresciuto notevolmente a Barletta negli ultimi anni grazie ad una azione politica ispirata alla logica del bene comune, e soprattutto, diretta alla realizzazione degli interessi della nostra collettività e del nostro territorio. Grazie a questa azione è stato possibile conseguire risultati elettorali di notevole spessore, oggi culminati nella elezione del primo presidente della sesta provincia pugliese e, di recente, di un consigliere regionale che ha avuto grandissimo consenso di popolo.»
«Ritengono, pertanto, doveroso sottolineare che questi risultati, faticosamente raggiunto con il contributo costante di tutte le forze politiche del centrodestra rischiano di essere vanificati a cagione di scelte che deludono le legittime aspettative della città di Barletta. Certi di interpretare il comune sentire della cittadinanza barlettana, rivendicano con fora la attribuzione della sede legale della sesta provincia nella nostra città. Comunicano, infine, di avere assunto con coscienza e senso di responsabilità per i destini della città che rappresentano la necessaria determinazione di autosospendersi da ogni carica istituzionale e di partito, in attesa di future e più eque soluzioni politiche della vicenda».
Ecco quanto comunicato dal centro destra cittadino, in una conferenza stampa tenutasi venerdì 7 maggio presso la sede del PdL in Corso Vittorio Emanuele: « Le forze politiche di centrodestra della città di Barletta esprimono sentimenti di profondo rammarico per l'esito della recente seduta del consiglio provinciale del 6 maggio. Prendono atto dell'esistenza, in seno al Consiglio della sesta provincia, di una spaccatura in merito alla dislocazione della sede legale e degli organi di governo della Provincia medesima.»
«Ravvisano in questa spaccatura un elemento che impedisce, allo stato, la ricerca di una scelta condivisa da tutti su una questione che, secondo l'auspicio espresso e fortemente ribadito nelle sedi proprie, avrebbe dovuto registrare unanimità di consensi. Esprimono, altresì, viva perplessità per la condotta tenuta, nella circostanza in argomento, dai vertici dell'istituzione provinciale nelle persone del presidente della provincia e del presidente del consiglio provinciale, ben lontana dall'assicurare equidistanza in un momento delicato per la vita dell'ente.»
«Ricordano che il centrodestra è cresciuto notevolmente a Barletta negli ultimi anni grazie ad una azione politica ispirata alla logica del bene comune, e soprattutto, diretta alla realizzazione degli interessi della nostra collettività e del nostro territorio. Grazie a questa azione è stato possibile conseguire risultati elettorali di notevole spessore, oggi culminati nella elezione del primo presidente della sesta provincia pugliese e, di recente, di un consigliere regionale che ha avuto grandissimo consenso di popolo.»
«Ritengono, pertanto, doveroso sottolineare che questi risultati, faticosamente raggiunto con il contributo costante di tutte le forze politiche del centrodestra rischiano di essere vanificati a cagione di scelte che deludono le legittime aspettative della città di Barletta. Certi di interpretare il comune sentire della cittadinanza barlettana, rivendicano con fora la attribuzione della sede legale della sesta provincia nella nostra città. Comunicano, infine, di avere assunto con coscienza e senso di responsabilità per i destini della città che rappresentano la necessaria determinazione di autosospendersi da ogni carica istituzionale e di partito, in attesa di future e più eque soluzioni politiche della vicenda».