Evento religioso
Presentazione del libro "Mons. Francesco Paolo Scuro"
sabato 9 aprile 2011
Sabato 9 aprile 2011, a Barletta, nella Chiesa di S. Gateano, alle ore 19.00, sarà presentato l'ultimo lavoro biografico di mons. Sabino Lattanzio dal titolo "Mons. Francesco Paolo Scuro". Riflesso luminoso di Cristo – Editrice Rotas, Barletta 2010 - , sul sacerdote barlettano mons. Francesco Paolo Scuro, vicario generale dell'allora arcidiocesi di Barletta, deceduto settant'anni fa, il 19 settembre 1940.
Sarà presente, oltre all'autore, S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie. Moderatore della serata sarà il Prof. Riccardo Losappio, direttore della Commissione diocesana cultura e comunicazioni sociali.
Questa grande figura sacerdotale che, al dire del suo noto contemporaneo – mons. Nicola Monterisi – "fu gemma del Clero di Barletta", il quale dall'esempio di Lui ne viene illustrato e illuminato, si è espresso nel suo ministero a 360 gradi, pur restando sempre all'ombra, tanto da rinunciare, per umiltà nel 1918 perfino alla sede episcopale di Troia e Foggia.
Scuro rientra tra la teoria di preti barlettani colti e combattivi di fine sec. XIX inizi XX sec., che presero sul serio le direttive dell'apertura al sociale date dal Pontefice Leone XII.
Lo troviamo così tra i fondatori del periodico cittadino "Il Buon Senso", come fondatore locale dell'associazione caritativa della San Vincenzo, della promozione umana e sociale degli operai e dei contadini presso i locali del palazzo di famiglia in via Baccarini, messi a disposizione per la fondazione del "Circolo Leone XIII" (è indicativa l'intitolazione!). Dove c'era da intervenire per il bene comune egli non si tirò indietro, mettendo del suo. Eccolo farsi carico dell'acquisto del terreno dove sorgerà la prima sede della parrocchia periferica della Sacra Famiglia.
Con il già citato mons. Monterisi e mons. Domenico Dell'Aquila valorizzò le migliori menti del tempo formando cristianamente la classe politica e imprenditoriale dell'epoca.
Si pensi al fratello Luigi Scuro, fondatore della Cementeria di Barletta (v. pp. 15-16) e promotore di altre iniziative sociali e culturali che contribuirono a dare una risposta all'annosa questione meridionale.
Da questa schiera di laici emersero anche l'avv. Carlo Romanelli, il futuro illuminato sindaco di Barletta Isidoro Alvisi e tanti altri uomini che con disinteresse e passione hanno dato lustro al nostro territorio.
Mons. Scuro contribuì in loco allo sviluppo del Movimento Cattolico e del Partito Popolare fondato da don Luigi Sturzo. Tutto questo impegno veniva fuori anche grazie alla formazione ricevuta negli anni romani di Seminario, dove la sua mente potè avere più largo respiro. Ma anche la sua famiglia segnò la sua generosità. Si pensi a suo papà Filomeno, imprenditore edile che con grande generosità contribuì alla costruzione della chiesa e del convento dei frati Cappuccini in via Milano.
A ben ragione afferma mons. Pichierri nella presentazione del libro, sottolineando l'attualità di mons. Scuro quale largo anticipatore delle idee diffuse del Concilio Ecumenico Vaticano II: "Scuro comprese che bisognava promuovere e coinvolgere i laici per manifestare e testimoniare l'amore di Cristo verso tutti, vicini e lontani". L'azione di questa figura sacerdotale "molto nota e apprezzata in passato – continua il Presule – purtroppo poco conosciuta al presente", costituisce un forte richiamo per il laicato cattolico dei nostri giorni, spesso disimpegnato e intimistico, in un momento politico travagliato per il nostro paese che invece, ha bisogno di combattere questa malattia diffusa del "ciascuno si fa gli affari propri!". Mons. Scuro con la sua testimonianza ci sprona a scovare qualche organismo ecclesiale che dia voce ai laici ed esprima l'opinione e l'azione dei cattolici e non solo dei vescovi e del clero. Se ai tempi di mons. Francesco Scuro emersero come espressione della Chiesa Italiana laici di spicco impegnati nella "polis" come Toniolo (prossimo beato), il sindaco di Brescia, beato Giuseppe Tovini, ecc… e nel nostro territorio locale i già citati Luigi Scuro, Carlo Romanelli (i cui nomi sono stati ospitati nel "Dizionario Storico del Movimento Cattolico in Italia"!), così oggi abbiamo bisogno di cristiani concretamente e cristianamente impegnati nella politica vista come uno dei "servizi" più urgenti da rendere ai nostri fratelli, così come insistentemente stanno ribadendo i nostri vescovi alla luce del documento conciliare della "Gaudium et spes".
Sarà presente, oltre all'autore, S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie. Moderatore della serata sarà il Prof. Riccardo Losappio, direttore della Commissione diocesana cultura e comunicazioni sociali.
Questa grande figura sacerdotale che, al dire del suo noto contemporaneo – mons. Nicola Monterisi – "fu gemma del Clero di Barletta", il quale dall'esempio di Lui ne viene illustrato e illuminato, si è espresso nel suo ministero a 360 gradi, pur restando sempre all'ombra, tanto da rinunciare, per umiltà nel 1918 perfino alla sede episcopale di Troia e Foggia.
Scuro rientra tra la teoria di preti barlettani colti e combattivi di fine sec. XIX inizi XX sec., che presero sul serio le direttive dell'apertura al sociale date dal Pontefice Leone XII.
Lo troviamo così tra i fondatori del periodico cittadino "Il Buon Senso", come fondatore locale dell'associazione caritativa della San Vincenzo, della promozione umana e sociale degli operai e dei contadini presso i locali del palazzo di famiglia in via Baccarini, messi a disposizione per la fondazione del "Circolo Leone XIII" (è indicativa l'intitolazione!). Dove c'era da intervenire per il bene comune egli non si tirò indietro, mettendo del suo. Eccolo farsi carico dell'acquisto del terreno dove sorgerà la prima sede della parrocchia periferica della Sacra Famiglia.
Con il già citato mons. Monterisi e mons. Domenico Dell'Aquila valorizzò le migliori menti del tempo formando cristianamente la classe politica e imprenditoriale dell'epoca.
Si pensi al fratello Luigi Scuro, fondatore della Cementeria di Barletta (v. pp. 15-16) e promotore di altre iniziative sociali e culturali che contribuirono a dare una risposta all'annosa questione meridionale.
Da questa schiera di laici emersero anche l'avv. Carlo Romanelli, il futuro illuminato sindaco di Barletta Isidoro Alvisi e tanti altri uomini che con disinteresse e passione hanno dato lustro al nostro territorio.
Mons. Scuro contribuì in loco allo sviluppo del Movimento Cattolico e del Partito Popolare fondato da don Luigi Sturzo. Tutto questo impegno veniva fuori anche grazie alla formazione ricevuta negli anni romani di Seminario, dove la sua mente potè avere più largo respiro. Ma anche la sua famiglia segnò la sua generosità. Si pensi a suo papà Filomeno, imprenditore edile che con grande generosità contribuì alla costruzione della chiesa e del convento dei frati Cappuccini in via Milano.
A ben ragione afferma mons. Pichierri nella presentazione del libro, sottolineando l'attualità di mons. Scuro quale largo anticipatore delle idee diffuse del Concilio Ecumenico Vaticano II: "Scuro comprese che bisognava promuovere e coinvolgere i laici per manifestare e testimoniare l'amore di Cristo verso tutti, vicini e lontani". L'azione di questa figura sacerdotale "molto nota e apprezzata in passato – continua il Presule – purtroppo poco conosciuta al presente", costituisce un forte richiamo per il laicato cattolico dei nostri giorni, spesso disimpegnato e intimistico, in un momento politico travagliato per il nostro paese che invece, ha bisogno di combattere questa malattia diffusa del "ciascuno si fa gli affari propri!". Mons. Scuro con la sua testimonianza ci sprona a scovare qualche organismo ecclesiale che dia voce ai laici ed esprima l'opinione e l'azione dei cattolici e non solo dei vescovi e del clero. Se ai tempi di mons. Francesco Scuro emersero come espressione della Chiesa Italiana laici di spicco impegnati nella "polis" come Toniolo (prossimo beato), il sindaco di Brescia, beato Giuseppe Tovini, ecc… e nel nostro territorio locale i già citati Luigi Scuro, Carlo Romanelli (i cui nomi sono stati ospitati nel "Dizionario Storico del Movimento Cattolico in Italia"!), così oggi abbiamo bisogno di cristiani concretamente e cristianamente impegnati nella politica vista come uno dei "servizi" più urgenti da rendere ai nostri fratelli, così come insistentemente stanno ribadendo i nostri vescovi alla luce del documento conciliare della "Gaudium et spes".
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