
Storia e cultura
"La Resistenza tra storia e memoria" al circolo ARCI
domenica 3 aprile 2011
Domenica 3 Aprile alle ore 18.30 presso il Circolo ARCI Carlo Cafiero di Barletta (via Nazareth, 40) verrà ospitato l'incontro dal titolo "La Resistenza tra storia e memoria" con la testimonianza diretta della partigiana Luciana Romoli.
L'incontro è voluto e organizzato dall'Arci Cafiero, dall' ANPI Bat, dall'Archivio di storia e memoria di Barletta e patrocinato dal Comune di Barletta.
Con Luciana Romoli discuteranno di Costituzione, libertà e democrazia:
- Carmine Doronzo - Consigliere Arci Puglia
- Roberto Tarantino - ANPI Bat
- Luigi Dicuonzo - Archivio della resistenza e memoria di Barletta
Saluti di
Nicola Maffei - Sindaco di Barletta
"Io e mia sorella Adriana all'inizio andavamo insieme in bicicletta, poi furono proibite.[...] Racconto un fatto che ci è accaduto. Sul ponte di Portonaccio un giorno c'era un posto di blocco dei tedeschi, dove ci hanno intimato: "Alt!". Avevamo due borse di paglia, una a destra ed una a sinistra del manubrio delle nostre biciclette. Un tedesco rivolgendosi a mia sorella: "Signorina, cosa avete in questa sporta?". Lei tutta allegra risponde: "Bombe a mano". Quello dice: "Passate". Io non avevo più la forza di pedalare, mentre Adriana è scappata come un razzo e mi ha aspettato al cancello del cimitero israelitico. Quando sono arrivata mi ha preso a schiaffi. "Ma come ci siamo salvate e tu non arrivi più", rispondo: "Gli hai detto che avevi le bombe a mano", "Ma quanto sei cretina, se guardavano la sporta le trovavano".
Mi sembra di vederla davanti ai tedeschi rispondere sorridente: "Bombe a mano" e allontanarsi fischiettando. Fortunatamente non l'hanno creduta, mentre io nelle sporte avevo i chiodi a tre punte che altri ragazzi avevano infilato nelle lunghe foglie dei carciofi. Man a mano che percorrevamo la Via Tiburtina, li mettevamo per terra al centro della strada dove passavano i camion tedeschi.
Devo aggiungere che nostro padre, consapevole dei rischi che correvamo nel caso di cattura, aveva dato ad entrambe una pasticca di veleno, da noi nascosta in un calzino, perché era meglio uccidersi che venire violentate e torturate......."
L'incontro è voluto e organizzato dall'Arci Cafiero, dall' ANPI Bat, dall'Archivio di storia e memoria di Barletta e patrocinato dal Comune di Barletta.
Con Luciana Romoli discuteranno di Costituzione, libertà e democrazia:
- Carmine Doronzo - Consigliere Arci Puglia
- Roberto Tarantino - ANPI Bat
- Luigi Dicuonzo - Archivio della resistenza e memoria di Barletta
Saluti di
Nicola Maffei - Sindaco di Barletta
"Io e mia sorella Adriana all'inizio andavamo insieme in bicicletta, poi furono proibite.[...] Racconto un fatto che ci è accaduto. Sul ponte di Portonaccio un giorno c'era un posto di blocco dei tedeschi, dove ci hanno intimato: "Alt!". Avevamo due borse di paglia, una a destra ed una a sinistra del manubrio delle nostre biciclette. Un tedesco rivolgendosi a mia sorella: "Signorina, cosa avete in questa sporta?". Lei tutta allegra risponde: "Bombe a mano". Quello dice: "Passate". Io non avevo più la forza di pedalare, mentre Adriana è scappata come un razzo e mi ha aspettato al cancello del cimitero israelitico. Quando sono arrivata mi ha preso a schiaffi. "Ma come ci siamo salvate e tu non arrivi più", rispondo: "Gli hai detto che avevi le bombe a mano", "Ma quanto sei cretina, se guardavano la sporta le trovavano".
Mi sembra di vederla davanti ai tedeschi rispondere sorridente: "Bombe a mano" e allontanarsi fischiettando. Fortunatamente non l'hanno creduta, mentre io nelle sporte avevo i chiodi a tre punte che altri ragazzi avevano infilato nelle lunghe foglie dei carciofi. Man a mano che percorrevamo la Via Tiburtina, li mettevamo per terra al centro della strada dove passavano i camion tedeschi.
Devo aggiungere che nostro padre, consapevole dei rischi che correvamo nel caso di cattura, aveva dato ad entrambe una pasticca di veleno, da noi nascosta in un calzino, perché era meglio uccidersi che venire violentate e torturate......."
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