
Calcio
Zappacosta: «Bel ricordo di Lecce, a Barletta ok solo primi sei mesi»
Il doppio ex della partita alla vigilia della sfida del “Via del Mare”
Barletta - sabato 5 ottobre 2013
11.15
Doppio ex della partita, il derby del "Via del Mare" in programma domani pomeriggio è la sua "tana" dei recenti ricordi. Parliamo di Giacomo Zappacosta. Il centrocampista abruzzese, classe 1988, aveva salutato Barletta a settembre 2012 (scambio con Romeo), muovendosi a titolo temporaneo verso Lecce dopo un anno e mezzo e tanti problemi fisici: per lui 17 presenze e zero reti in biancorosso, dove non aveva mai trovato continuità e la giusta posizione in campo. 14 partite e due reti in stagione in Salento, dove si era ritagliato uno spazio importante prima con Toma e successivamente con Gustinetti, il centrocampista abruzzese nel 2-1 interno sulla Virtus Entella, valevole come semifinale di ritorno dei playoff nel girone A di Prima Divisione Lega Pro, aveva riportato una grave distorsione al ginocchio destro (con interessamento dei legamenti). I'm una esclusiva intervista, Zappacosta ha giocato in anticipo per noi Lecce-Barletta:
Giacomo, tre anni tra Barletta e Lecce con 31 partite complessive. Dove hai maturato i ricordi migliori?
«Direi Lecce, a Barletta ho giocato poco anche per i tanti problemi fisici avuti con Cari e Di Costanzo: in particolare con quest'ultimo ho giocato poco o nulla. In Salento invece abbiamo sfiorato i playoff, anche se brucia ancora per come è finita».
A Lecce i playoff sono stati maledetti: la squadra è stata eliminata a sorpresa in finale dal Carpì, mentre tu hai riportato un serio infortunio al ginocchio in semifinale contro la Virtus Entella.
«Sì, l'anno scorso all'inizio vincevamo le partite con facilità e l'ambiente era carico. Poi sono venuti meno i risultati e una piazza ambiziosa, che arrivava dalla serie A, questo non poteva accettarlo. Abbiamo subito la rimonta del Trapani, poi i playoff sono una lotteria. Il mio infortunio al ginocchio ha completato un finale di stagione sportivamente tragico».
Ora in panchina è tornato Lerda. Ti aspettavi un avvio shock come quello appena maturato?
«Io mi sto curando a Lecce, quindi seguo parecchio la squadra. Guardando la rosa, non mi aspettavo questa partenza, e credo come me tutti. Con il mister credo che ora si invertirà la tendenza».
Hai fatto invece parte, sebbene solo sulla carta, per due mesi della rosa del Barletta 2013-2014. Che impressione ti fa la squadra biancorossa, anch'essa protagonista di una falsa partenza?
«Da spettatore penso che sia stata data troppa fiducia a una rosa che aveva sì conquistato la salvezza con un gran finale, ma che comunque aveva mostrato più di qualche problema. Credo sia difficile andare oltre la metà della classifica, sta nella logica delle cose avendo confermato un organico che è passato per i playout».
Hai rescisso il tuo contratto con il Barletta a fine agosto. Sei mai stato vicino alla riconferma? Ne hai parlato con Tatò, Martino e Orlandi?
«No, non conoscevo di persona il direttore e l'allenatore. Con il presidente c'erano state delle divergenze anche l'anno scorso, infatti ero stato messo fuori rosa. Quest'anno sono tornato anche infortunato a Barletta, quindi non ero molto gradito e ho preferito andare via».
Hai comunque dei bei ricordi dell'esperienza in biancorosso?
«La salvezza con Cari. Dopo quei sei mesi è stato difficile fare calcio, e mi riferisco all'annata in cui l'obiettivo era la promozione in B. Quella stagione è stata particolare, e secondo me anche per come si è comportata la dirigenza. Mi è spiaciuto, perché avevamo una squadra forte».
Ti stai curando a Lecce, ma cosa c'è nel tuo futuro?
«Non il Lecce (ride,ndr), sono rimasto qui perché mi sono trovato bene con il vecchio staff medico. È un recupero complicato, punto a essere pronto per dicembre. Sarò sul mercato per il mercato di gennaio, anche se ad ora non c'è nulla di avviato. Voglio rimettermi in discussione, diciamo che negli ultimo anni non sono stato molto fortunato».
Che partita sarà quella di domani?
«È una sfida difficile da valutare: non me ne vogliano i tifosi del Barletta, ma credo che il Lecce porterà a casa la vittoria».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Giacomo, tre anni tra Barletta e Lecce con 31 partite complessive. Dove hai maturato i ricordi migliori?
«Direi Lecce, a Barletta ho giocato poco anche per i tanti problemi fisici avuti con Cari e Di Costanzo: in particolare con quest'ultimo ho giocato poco o nulla. In Salento invece abbiamo sfiorato i playoff, anche se brucia ancora per come è finita».
A Lecce i playoff sono stati maledetti: la squadra è stata eliminata a sorpresa in finale dal Carpì, mentre tu hai riportato un serio infortunio al ginocchio in semifinale contro la Virtus Entella.
«Sì, l'anno scorso all'inizio vincevamo le partite con facilità e l'ambiente era carico. Poi sono venuti meno i risultati e una piazza ambiziosa, che arrivava dalla serie A, questo non poteva accettarlo. Abbiamo subito la rimonta del Trapani, poi i playoff sono una lotteria. Il mio infortunio al ginocchio ha completato un finale di stagione sportivamente tragico».
Ora in panchina è tornato Lerda. Ti aspettavi un avvio shock come quello appena maturato?
«Io mi sto curando a Lecce, quindi seguo parecchio la squadra. Guardando la rosa, non mi aspettavo questa partenza, e credo come me tutti. Con il mister credo che ora si invertirà la tendenza».
Hai fatto invece parte, sebbene solo sulla carta, per due mesi della rosa del Barletta 2013-2014. Che impressione ti fa la squadra biancorossa, anch'essa protagonista di una falsa partenza?
«Da spettatore penso che sia stata data troppa fiducia a una rosa che aveva sì conquistato la salvezza con un gran finale, ma che comunque aveva mostrato più di qualche problema. Credo sia difficile andare oltre la metà della classifica, sta nella logica delle cose avendo confermato un organico che è passato per i playout».
Hai rescisso il tuo contratto con il Barletta a fine agosto. Sei mai stato vicino alla riconferma? Ne hai parlato con Tatò, Martino e Orlandi?
«No, non conoscevo di persona il direttore e l'allenatore. Con il presidente c'erano state delle divergenze anche l'anno scorso, infatti ero stato messo fuori rosa. Quest'anno sono tornato anche infortunato a Barletta, quindi non ero molto gradito e ho preferito andare via».
Hai comunque dei bei ricordi dell'esperienza in biancorosso?
«La salvezza con Cari. Dopo quei sei mesi è stato difficile fare calcio, e mi riferisco all'annata in cui l'obiettivo era la promozione in B. Quella stagione è stata particolare, e secondo me anche per come si è comportata la dirigenza. Mi è spiaciuto, perché avevamo una squadra forte».
Ti stai curando a Lecce, ma cosa c'è nel tuo futuro?
«Non il Lecce (ride,ndr), sono rimasto qui perché mi sono trovato bene con il vecchio staff medico. È un recupero complicato, punto a essere pronto per dicembre. Sarò sul mercato per il mercato di gennaio, anche se ad ora non c'è nulla di avviato. Voglio rimettermi in discussione, diciamo che negli ultimo anni non sono stato molto fortunato».
Che partita sarà quella di domani?
«È una sfida difficile da valutare: non me ne vogliano i tifosi del Barletta, ma credo che il Lecce porterà a casa la vittoria».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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