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Calcio
Verso Pontedera-Barletta: precedenti e storia dell'avversario
Dalla vittoria sull'Italia di Sacchi al 2-2 del "Puttilli"
Barletta - sabato 5 aprile 2014
Domenica sarà tempo per il Barletta Calcio di recarsi a Pontedera, sede del quartultimo atto di questo gramo campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B. I toscani ci arrivano in piena corsa-playoff, mentre i biancorossi sono penultimi a quota 21 punti alla pari con l'Ascoli. Avviciniamoci al match del "Mannucci" con precedenti e storia dell'avversario di turno:
I precedenti
Al momento le sfide fra amaranto e biancorossi sono dettate da un estremo equilibrio fra le due parti, visti gli unici precedenti risalenti alla C1 della stagione 1994/1995. Il Barletta espugnò Pontedera per 3-1, salvo vedersi rendere pan per focaccia dai toscani al "Puttilli", dove terminò 1-2. Al termine di quella annata entrambe le squadre furono costrette ad alzare bandiera bianca: i pugliesi chiusero al tredicesimo posto in classifica e dovettero dichiarare il fallimento, mentre il Pontedera retrocesse in C2 in seguito all'ultima posizione in campionato. L'ultimo incrocio risale al 18 dicembre, sul terreno del "Cosimo Puttilli" nel primo tempo solo i toscani in campo, con il doppio vantaggio siglato da Arrighini e Pezzi. Nella ripresa calo ospite, reazione biancorossa e pari formulato dai centri di D'Errico prima e Ilari (terza rete con il Barletta) poi, per il 2-2 finale.
La storia: un club ultracentenario
L'Unione Sportiva Pontedera nacque nel 1912 da un gruppo di studenti "calciofili", anche se un secolo fa a Pontedera spopolava il ciclismo. La prima maglia ufficiale era completamente bianca, con uno stemma comunale e il motto "Energie concordi nell'amore". Nel 1928 fu adottata la maglia granata che rimarrà il simbolo della squadra fino ai giorni nostri. Per più di un decennio, tra gli anni '30 e '40, prima dello scoppio del conflitto bellico, il Pontedera partecipò continuativamente al campionato di Prima Divisione/Serie C. Negli anni '80 l'amministrazione comunale costruì lo stadio Ettore Mannucci, struttura polivalente e molto ben organizzata. Nella sua storia, il Pontedera può vantare di aver visto passare giocatori come Mannucci, Puccioni, Aglietti e Drago. Tra i sostenitori e i presidenti onorari del club toscano figurano nomi altisonanti come Piaggio e Agnelli, oltre al pugile Sandro Mazzinghi, già campione mondiale di pesi medio-leggeri, grande sostenitore del granata di Pontedera. L'apice della storia del club toscano coincide con il primo maggio del 1985: a Livorno, i granata conquistarono la Coppa Anglo-Italiana contro il Livorno. Altro evento da ricordare in casa Pontedera è una clamorosa vittoria contro la Nazionale Italiana di Arrigo Sacchi sulla strada verso Usa 1994. I granata si imposero 2-1 a Coverciano, con le reti di Rossi e Aglietti, mentre per gli azzurri di Sacci fu Massaro a siglare il definitivo 2-1.
Dopo 18 anni consecutivi di serie C, il Pontedera retrocesse in D nel 2000, e l'anno dopo addirittura in Eccellenza, dalla quale risalì solo nel 2005. Dopo cinque anni di tranquillità relativa in serie D, la società cambia nome in U.S. Città di Pontedera. Nel 2012, dopo ben 12 anni di "purgatorio", il Pontedera riconquistò la Seconda Divisione dopo aver letteralmente dominato il girone E della serie D. Ma l'anno da incorniciare in casa granata è il 2013: con Indiani alla guida, il Pontedera ha conquistato la promozione in Prima Divisione, dove attualmente milita con il titolo di squadra rivelazione del girone insieme a L'Aquila.
I precedenti
Al momento le sfide fra amaranto e biancorossi sono dettate da un estremo equilibrio fra le due parti, visti gli unici precedenti risalenti alla C1 della stagione 1994/1995. Il Barletta espugnò Pontedera per 3-1, salvo vedersi rendere pan per focaccia dai toscani al "Puttilli", dove terminò 1-2. Al termine di quella annata entrambe le squadre furono costrette ad alzare bandiera bianca: i pugliesi chiusero al tredicesimo posto in classifica e dovettero dichiarare il fallimento, mentre il Pontedera retrocesse in C2 in seguito all'ultima posizione in campionato. L'ultimo incrocio risale al 18 dicembre, sul terreno del "Cosimo Puttilli" nel primo tempo solo i toscani in campo, con il doppio vantaggio siglato da Arrighini e Pezzi. Nella ripresa calo ospite, reazione biancorossa e pari formulato dai centri di D'Errico prima e Ilari (terza rete con il Barletta) poi, per il 2-2 finale.
La storia: un club ultracentenario
L'Unione Sportiva Pontedera nacque nel 1912 da un gruppo di studenti "calciofili", anche se un secolo fa a Pontedera spopolava il ciclismo. La prima maglia ufficiale era completamente bianca, con uno stemma comunale e il motto "Energie concordi nell'amore". Nel 1928 fu adottata la maglia granata che rimarrà il simbolo della squadra fino ai giorni nostri. Per più di un decennio, tra gli anni '30 e '40, prima dello scoppio del conflitto bellico, il Pontedera partecipò continuativamente al campionato di Prima Divisione/Serie C. Negli anni '80 l'amministrazione comunale costruì lo stadio Ettore Mannucci, struttura polivalente e molto ben organizzata. Nella sua storia, il Pontedera può vantare di aver visto passare giocatori come Mannucci, Puccioni, Aglietti e Drago. Tra i sostenitori e i presidenti onorari del club toscano figurano nomi altisonanti come Piaggio e Agnelli, oltre al pugile Sandro Mazzinghi, già campione mondiale di pesi medio-leggeri, grande sostenitore del granata di Pontedera. L'apice della storia del club toscano coincide con il primo maggio del 1985: a Livorno, i granata conquistarono la Coppa Anglo-Italiana contro il Livorno. Altro evento da ricordare in casa Pontedera è una clamorosa vittoria contro la Nazionale Italiana di Arrigo Sacchi sulla strada verso Usa 1994. I granata si imposero 2-1 a Coverciano, con le reti di Rossi e Aglietti, mentre per gli azzurri di Sacci fu Massaro a siglare il definitivo 2-1.
Dopo 18 anni consecutivi di serie C, il Pontedera retrocesse in D nel 2000, e l'anno dopo addirittura in Eccellenza, dalla quale risalì solo nel 2005. Dopo cinque anni di tranquillità relativa in serie D, la società cambia nome in U.S. Città di Pontedera. Nel 2012, dopo ben 12 anni di "purgatorio", il Pontedera riconquistò la Seconda Divisione dopo aver letteralmente dominato il girone E della serie D. Ma l'anno da incorniciare in casa granata è il 2013: con Indiani alla guida, il Pontedera ha conquistato la promozione in Prima Divisione, dove attualmente milita con il titolo di squadra rivelazione del girone insieme a L'Aquila.
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