A.S. Andria
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Calcio

L'angolo dell'avversario: per l'Andria parla D'Errico

Verso Barletta-Andria: «Contento per il gol; con i tifosi tutto risolto»

In casa-Andria questa mattina è ripresa la preparazione: i biancoazzurri saranno avversari del Barletta nello spareggio-playout per conservare la categoria nel girone B del torneo di Prima Divisione Lega Pro. Si lavora con la concentrazione e la determinazione giusta, ma con un sorriso stampato in faccia. L'Andria è pienamente consapevole che può giocarsela contro i barlettani. Il Dio del Calcio e la Corte Federale hanno concesso una seconda possibilità agli azzurri: bisogna onorarla. Fra i tanti sorrisi, domenica è spuntato quello di un sereno Andrea D'Errico, reo di aver siglato la sua prima marcatura stagionale nell'ultima partita al Degli Ulivi contro il Gubbio. Il giovane classe '92 si è fermato a parlare ai nostri microfoni.

«Siamo a maggio e, finalmente, dopo sei mesi ad Andria questo benedetto gol è arrivato. L'emozione è doppia perché era comunque da molto che non segnavo, quasi un anno. L'ho cercato parecchie volte anche in allenamento, ma fra un palo e un po' di sfortuna la palla non voleva mai entrare. Questa volta il palo l'ho preso, nel modo giusto però. Spero che mi sia d'aiuto anche a livello psicologico, con l'augurio di segnarne altri nei play-out. Fisicamente mi sento bene e sono sicuro di poter dare il 100% della mia forza in partita. So che ha fatto piacere anche ai tifosi, con i quali è tutto risolto. Andria è una piazza importante e con i tifosi, per me, è come se non fosse successo nulla.».

Un D'Errico sereno che successivamente da un giudizio sull'andamento della propria stagione, nella quale ha raccolto 25 presenze per un totale di 1.722 minuti giocati. «Sono consapevole di aver affrontato un anno pieno di alti e bassi. All'andata mi sentivo bene, le gambe giravano e riuscivo a dare il massimo in campo. Al ritorno, purtroppo, è successo esattamente il contrario. Fisicamente non mi sentivo benissimo ed in campo ho commesso qualche errore di troppo. Però, tutto sommato, la reputo positiva. Sono cresciuto come giocatore e a livello personale. Ora tocca riconfermarsi e giocarsi tutto ai play-out».
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