Fabio Fognini
Fabio Fognini
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Tennis, oggi si completano gli ottavi dell'Open Barletta "Città della Disfida-Selezione Casillo"

In campo Volandri, ieri eliminato Fognini. Barlettalife intervista Burzi e Bedene

Entra nel vivo la 16^ edizione dell'Open Barletta "Città della Disfida-Selezione Casillo": nella giornata di ieri, sui campi del Circolo Tennis "Hugo Simmen" di Barletta, con gli spalti gremiti nonostante il vento di scirocco che ha raggiunto la nostra città nelle scorse ore e il giorno feriale, si sono giocate le partite valevoli per la prima parte degli ottavi di finale nel Main Draw Singles e la prima metà dei quarti di finale del Main Draw Doubles. Nel "doppio" la coppia anglo-slovacca Marray-Zelenay ha avuto la meglio sul polacco Kowalczyk e sul ceco Lojda con un secco 6-1, 6-3; nell'altra partita con quattro tennisti in gara, lo svedese Brunstorm e il belga Norman hanno superato gli spagnoli Martì e Munoz-De la Nava con il punteggio di 4-6, 7-5, 10-5.

Nel singolo, giornata a tinte chiaroscure per gli italiani: saluta il torneo Fabio Fognini, superato dall'olandese Middelkoop, dimostratosi superiore, con il punteggio di due set a uno (7-5, 3-6, 6-2), mentre nel "derby tricolore" Enrico Burzi ha superato Stefano Galvani, ritiratosi per un problema alla spalla destra in avvio di secondo set dopo il 4-6 iniziale. Fuori anche Arnaboldi, sul quale passeggia con un 6-4, 6-2 il tunisino Jaziri, mentre il campione in carica del torneo, lo sloveno Aljaz Bedene, dopo aver superato Bolelli all'esordio, non fa sconti neppure allo spagnolo Olaso, superato per due set a uno (2-6, 6-4, 6-0). Oggi si torna in campo: in pole la sfida tra Pippo Volandri e il ceco Zekic. Nella giornata di ieri, invece, proprio Burzi e Bedene (con il quale abbiamo dialogato grazie al suo fluente inglese) si sono fermati ai nostri microfoni al termine delle rispettive gare:

Enrico Burzi: hai superato anche questo turno, più soddisfatto per il passaggio o per l'infortunio occorso a Galvani, che è stato anche tuo compagno nel doppio?
«Sì, lui non stava molto bene, all'inizio sembrava stesse a posto poi ha avuto questo problema alla spalla purtroppo. Oggi (ieri, ndr) non era assolutamente facile giocare con questo vento. La partita è stata molto nervosa e tattica. Nel primo set ho cercato di sbagliare il meno possibile: diciamo che è andata bene, anche se spiace per l'interruzione».

Senti di poter arrivare in fondo al Challenger?
«Spero di sì, diciamo così. Intanto cerchiamo di giocare al meglio ogni partita, io cerco di dare il massimo nell'impegno».

Quali avversari temi maggiormente della folta gamma ancora in gara?
«Arrivati a questo punto del torneo, sono tutti da temere. Ovviamente Bedene, che è il campione in carica ed è il più agguerrito, va tenuto particolarmente d'occhio».

L'Open di Barletta è al sedicesimo anno di "vita". Che organizzazione hai trovato? Hai già avuto modo di vedere la città?
«Non ancora: farò quanto prima un giro in centro, per vedere la cattedrale e altro, mi han detto che è molto bello. Per quanto riguarda l'organizzazione, direi che è fantastica: si vede che hanno esperienza, sono stati molto ospitali e gentili, do un bel 10 come voto a chi ha dato vita a questo torneo».


Aljaz Bedene, oggi (ieri, ndr) hai superato Olaso. Dopo la defaillance del primo set, hai recuperato alla grande. Sensazioni dopo la gara?
«Inizierei dicendo che sono soddisfatto di me stesso. Olaso è un ottimo tennista, ha giocato davvero bene: l'avevo già incrociato un mese fa e non mi aveva messo così' in difficoltà. Ha mutato leggermente il suo modo di giocare, e mi è stato difficile interpretarlo in avvio. Quando ho provato a imporre il mio gioco c'è stata la svolta nel match, così credo».

Hai giocato per la squadra di A2 del Circolo Tennis "Hugo Simmen". Ti senti a casa qui a Barletta?
«Certo, è così. Mi piace Barletta, la gente qui è speciale, in particolare qui al Circolo. Mi hanno sempre supportato, mettendomi nelle condizioni migliori per giocare, sempre, e facendomi sentire praticamente a casa».

Conosci bene i tuoi avversari: quali credi possano ambire realmente al successo finale?
«Penso che tutti, se nelle giuste condizioni, possano vincere. Non vedo tennisti realmente favoriti ad ora, il campo dirà la verità sui reali valori».

Nella scorsa edizione hai vinto nella sorpresa generale: quest'anno senti la pressione, la necessità di confermarti?
«Il mio desiderio è giocare ogni match per vincere: ovviamente sarebbe fantastico ripetersi qui a Barletta, in un Challenger di grande valore. Non vivo il successo come una pressione o una cosa da raggiungere a tutti i costi, affronterò ogni match singolarmente e poi farò le mie valutazioni».

In allegato i tabelloni del Singolo, del Doppio e il programma delle partite previste oggi
Open "Città della Disfida 2012"Main Draw Doubles- 4 aprileOpen "Città della Disfida 2012"Main Draw Singles- 4 aprileOpen "Città della Disfida 2012"Partite in programma il 5 aprile
Si ringrazia Enrico Gorgoglione per la gentile collaborazione
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