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Calcio
Stadio "Puttilli", è qui la festa: C1 abbiamo Creduto sempre!
La squadra accolta dai tifosi al ritorno in città
Barletta - domenica 2 giugno 2013
21.44
Nove chilometri di passione, gioia da un lato, dolore dall'altro, ovviamente tutto in ambito meramente sportivo. Andria-Barletta 0-1 ha significato anche questo: dopo il successo salvifico del "Degli Ulivi", la festa biancorossa si è spostata al "Cosimo Puttilli". Un'onda di amore per il Barletta ha invaso lo stadio: oltre 2000 i tifosi presenti, pronti a rendere omaggio agli autori di un miracolo sportivo dopo una stagione tribolata. Come sarà il futuro? Forse qualcosina si capirà già domani, quando alle 12.30 il presidente Roberto Tatò ed il direttore sportivo Gabriele Martino incontreranno in conferenza stampa i giornalisti.
Le voci della salvezza sono quelle di chi ha sofferto tanto, fino alla fine: suoni quasi commossi, di ugole "provate" da festeggiamenti a squarciagola. Di poche parole, ma fiero dell'ìmpresa confezionata dai suoi, il presidente Roberto Tatò, oggetto di contestazioni e insulti- anche violenti- in tribuna in quel di Andria da parte di alcuni sostenitori biancoazzurri: "Abbiamo realizzato il nostro obiettivo, merito di tutti, dai calciatori ai nostri tifosi, di cui siamo orgogliosi. Godiamoci questo bellissimo momento, Barletta e il Barletta lo meritano. Abbiamo giocato un gran finale di campionato e abbiamo conseguito la salvezza con carattere e determinazione". Sulla stessa riga l'avvocato Giuseppe Russo, legale della società di via Vittorio Veneto: "Grazie a tutti, a un ambiente meraviglioso, a un gruppo fantastico".
Ribolle di entusiasmo, nonostante sia l'uomo di maggiore esperienza, capitan Riccardo Allegretti: "Non avevo mai vissuto una situazione del genere, ma siamo rimasti concentrati ed è stato importante. Ora voglio condividere con i miei compagni questa enorme gioia". Arrivato a gennaio, il ds Gabriele Martino ha conquistato la salvezza con i biancorossi: "Abbiamo lavorato duro e davanti a tante difficoltà: abbiamo avuto il merito di non abbatterci quando il momento era difficile, e ci siamo rialzati grazie alla crescita di questi ragazzi, che ora devono godersi questa gioia". Parole di entusiasmo anche per l'allenatore in seconda Nicola Di Leo, mentre mister Nevio Orlandi, in odore di conferma per la prossima stagione, si è goduto lo spettacolo dal suo posto preferito, la panchina del "Puttilli".
Un tripudio di luci, colori e fuochi d'artificio, all'insegna del "Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio e tifare Barletta"! C'è la vecchia guardia, da Mazzarani a Pane passando per Simoncelli, importanti anche se ai margini, ci sono i protagonisti principali, da Molina a Camilleri passando per Pippa, c'è Prutsch con il suo simpatico quanto macheronico italiano, Dezi che prende in giro i pagellisti, Carretta con un cappello da Nba, ancora incredulo per la rete ai cugini biancoazzurri, La Mantia abbraccia tutti, Liverani, Di Bella, Romeo e Burzigotti, uniti nei festeggiamenti come in campo. Tanti volti, un solo messaggio dipinto sulle loro maglie: Barletta, C1 abbiamo Creduto sempre! E ora C1 siamo ancora, aggiungiamo noi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Le voci della salvezza sono quelle di chi ha sofferto tanto, fino alla fine: suoni quasi commossi, di ugole "provate" da festeggiamenti a squarciagola. Di poche parole, ma fiero dell'ìmpresa confezionata dai suoi, il presidente Roberto Tatò, oggetto di contestazioni e insulti- anche violenti- in tribuna in quel di Andria da parte di alcuni sostenitori biancoazzurri: "Abbiamo realizzato il nostro obiettivo, merito di tutti, dai calciatori ai nostri tifosi, di cui siamo orgogliosi. Godiamoci questo bellissimo momento, Barletta e il Barletta lo meritano. Abbiamo giocato un gran finale di campionato e abbiamo conseguito la salvezza con carattere e determinazione". Sulla stessa riga l'avvocato Giuseppe Russo, legale della società di via Vittorio Veneto: "Grazie a tutti, a un ambiente meraviglioso, a un gruppo fantastico".
Ribolle di entusiasmo, nonostante sia l'uomo di maggiore esperienza, capitan Riccardo Allegretti: "Non avevo mai vissuto una situazione del genere, ma siamo rimasti concentrati ed è stato importante. Ora voglio condividere con i miei compagni questa enorme gioia". Arrivato a gennaio, il ds Gabriele Martino ha conquistato la salvezza con i biancorossi: "Abbiamo lavorato duro e davanti a tante difficoltà: abbiamo avuto il merito di non abbatterci quando il momento era difficile, e ci siamo rialzati grazie alla crescita di questi ragazzi, che ora devono godersi questa gioia". Parole di entusiasmo anche per l'allenatore in seconda Nicola Di Leo, mentre mister Nevio Orlandi, in odore di conferma per la prossima stagione, si è goduto lo spettacolo dal suo posto preferito, la panchina del "Puttilli".
Un tripudio di luci, colori e fuochi d'artificio, all'insegna del "Che bello è quando esco di casa per andare allo stadio e tifare Barletta"! C'è la vecchia guardia, da Mazzarani a Pane passando per Simoncelli, importanti anche se ai margini, ci sono i protagonisti principali, da Molina a Camilleri passando per Pippa, c'è Prutsch con il suo simpatico quanto macheronico italiano, Dezi che prende in giro i pagellisti, Carretta con un cappello da Nba, ancora incredulo per la rete ai cugini biancoazzurri, La Mantia abbraccia tutti, Liverani, Di Bella, Romeo e Burzigotti, uniti nei festeggiamenti come in campo. Tanti volti, un solo messaggio dipinto sulle loro maglie: Barletta, C1 abbiamo Creduto sempre! E ora C1 siamo ancora, aggiungiamo noi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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