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Calcio
Sesia e Rizzieri: «A Barletta con gioia, per noi è una grande occasione»
Le prime parole del nuovo mister e del nuovo direttore sportivo biancorosso
Barletta - giovedì 29 maggio 2014
12.51
Il mistero è finalmente svelato, dopo tanti rumors ecco i primi due tasselli del Barletta 2014-2015: Marco Sesia e Marco Rizzieri, rispettivamente allenatore e direttore sportivo del primo Barletta di Giuseppe Perpignano. Come ampiamente preannunciato saranno Sesia e Rizzieri a metter su la squadra biancorossa che dovrà affrontare la prima stagione della Lega Pro unica, un incarico non di poco conto e particolarmente arduo per due giovani provenienti da realtà decisamente meno blasonate di quella barlettana. Nonostante tutto, il mister e il direttore hanno le idee chiare come dimostrano le loro prime eloquenti parole rilasciate da tesserati dell'S.S. Barletta calcio, in compagnia anche del nuovo direttore generale Davide Cascella.
Mister, vista la difficoltà del campionato quale può essere il modulo migliore per salvarsi?
Bisognerà vedere giocatori che riusciremo a prendere. Di sicuro giocherò con la difesa a 4 che ho sempre usato, tranne lo scorso anno nel quale ho utilizzato la difesa a 3 per le caratteristiche degli uomini che avevo a disposizione. Per il tipo di campionato che faremo, andremo a giocare senza inventarci nulla, con un classico 4-4-2 che copre tutto il campo, ma dobbiamo vedere quali giocatori avremo.
Direttore, con quali giocatori si può centrare la salvezza e come sarà la squadra?
Investiremo sulle punte, sto guardando calciatori che sono andati in doppia cifra sia in Prima che in Seconda divisione. Sto imbastendo discorsi con i procuratori. Faremo una spina dorsale forte, anche lo stesso Liverani è stato molto bravo ma di sicuro sono le punte quelle da cui partire, prendendole di livello si è già a metà dell'opera.
Direttore Cascella, avete già pensato all'organigramma societario e soprattutto al settore giovanile? Ci saranno tecnici e ragazzi del posto?
Bisogna tener conto di due cose, siamo ancora in fase di transizione e ringraziamo il presidente Tatò. Noi abbiamo ora l'obiettivo di alcune scadenze imminenti. Dobbiamo poi pensare allo staff tecnico ed è chiaro che con il presidente, Marco Rizzieri e il mister abbiamo già pensato al settore giovanile che è fondamentale per chi vuole fare calcio. Il Barletta investirà molto sul settore giovanile. Per una questione di logistica non abbiamo ancora programmato il settore giovanile ma sarà il nostro fiore all'occhiello.
Presidente Perpignano oggi incontrerà Martino per valutare la situazione, ci spiega meglio?
Valuteremo tutte le situazioni, accordi, rescissioni, rientri, rientri a mezzo regime. Valuteremo la soluzione migliore per il Barletta e per il direttore Martino.
Direttore, mister avete valutato soluzioni per il ritiro?
Siamo stati in Umbria a Cascia e Norcia sono buone soluzioni e valuteremo.
Sui calciatori in rosa avete valutato quali potrebbero essere utili alla causa?
Oggi siamo contenti di essere qui, e lasciateci esprimere la nostra gioia, di sicuro poi affronteremo queste cose. Di sicuro dobbiamo portare entusiasmo, voglia e 20 ragazzi che vogliano dare tutto per questa maglia. Il nostro obiettivo sarà quello di riportare grande entusiasmo in questa piazza. Sappiamo bene dove siamo venuti e non possiamo deludere le nostre e le vostre aspettative.
Direttore come è stato l'impatto con una realtà molto diversa da quella settentrionale?
Conosco questo mondo qua, è una cosa bellissima. I primi tempi magari ero più impulsivo ma appena il presidente mi ha detto vieni a Barletta non ci ho pensato. E' vero che arrivo dal Bra, ma ero in una situazione difficile. Vado in giro per i campi a guardare tutte le partite, e non mi vergogno di dirlo. Ho scoperto Diagnè che ora gioca in serie A in Belgio e guadagna migliaia di euro venendo dalla prima categoria. A Bra non avevo soldi e ho fatto scommesse. So di giocarmi tutto ed una chanche che non mi lascerò sfuggire, non posso sbagliare.
Mister, quanti giocatori per lei deve avere la rosa per essere competitiva?
Valuteremo bene il discorso dei ragazzi già in rosa. Indicativamente avremo 22 giocatori, ripeto, è importante non inventare nulla. Magari ci saranno dei giovani interessanti ma dobbiamo anche valutare il mercato e tutte le situazioni che si propongono, non si deve avere fretta, mi rendo conto che nel mercato di oggi il 30 agosto può arrivare un calciatore che il 15 luglio è inaccessibile.
Direttore come è stato abituato a lavorare in Piemonte, e come pensa di avvertire l'impatto con il calcio del sud?
Ho visto tante partite, il calcio del nord è più cattivo ma conosco tante persone al sud e comunque sia prenderò gente che ha fame e che ha voglia di mettersi in mostra, è un requisito fondamentale. Sono tranquillo e penso di poter fare un buon lavoro.
Presidente Perpignano, c'è in rosa nel Bogliasco qualche calciatore che può fare al caso nostro?
Beh, valuterà il mister ma ci sono due categorie di differenza e bisognerà andarci cauti. E' determinante trovare uno zoccolo duro negli uomini e nei calciatori che ti permetta di andare avanti nelle difficoltà.
I saluti finali sono affidati a Roberto Tatò: Siamo come in una staffetta, il mio dovere è passare il testimone e non farlo cadere per terra, è mio dovere far partire bene chi mi sostituirà. Giuseppe Perpignano ha con se tre quattro elementi: ha passione ed entusiasmo, ha un bel pelo sullo stomaco, e ha già fatto calcio e non è uno sprovveduto. Ho promesso a Giuseppe di stargli vicino per avviarlo ad un percorso con la città, con gli amministratori e con l'ambiente. Dopodichè starò con i tifosi a fare il tifo per questa squadra.
Mister, vista la difficoltà del campionato quale può essere il modulo migliore per salvarsi?
Bisognerà vedere giocatori che riusciremo a prendere. Di sicuro giocherò con la difesa a 4 che ho sempre usato, tranne lo scorso anno nel quale ho utilizzato la difesa a 3 per le caratteristiche degli uomini che avevo a disposizione. Per il tipo di campionato che faremo, andremo a giocare senza inventarci nulla, con un classico 4-4-2 che copre tutto il campo, ma dobbiamo vedere quali giocatori avremo.
Direttore, con quali giocatori si può centrare la salvezza e come sarà la squadra?
Investiremo sulle punte, sto guardando calciatori che sono andati in doppia cifra sia in Prima che in Seconda divisione. Sto imbastendo discorsi con i procuratori. Faremo una spina dorsale forte, anche lo stesso Liverani è stato molto bravo ma di sicuro sono le punte quelle da cui partire, prendendole di livello si è già a metà dell'opera.
Direttore Cascella, avete già pensato all'organigramma societario e soprattutto al settore giovanile? Ci saranno tecnici e ragazzi del posto?
Bisogna tener conto di due cose, siamo ancora in fase di transizione e ringraziamo il presidente Tatò. Noi abbiamo ora l'obiettivo di alcune scadenze imminenti. Dobbiamo poi pensare allo staff tecnico ed è chiaro che con il presidente, Marco Rizzieri e il mister abbiamo già pensato al settore giovanile che è fondamentale per chi vuole fare calcio. Il Barletta investirà molto sul settore giovanile. Per una questione di logistica non abbiamo ancora programmato il settore giovanile ma sarà il nostro fiore all'occhiello.
Presidente Perpignano oggi incontrerà Martino per valutare la situazione, ci spiega meglio?
Valuteremo tutte le situazioni, accordi, rescissioni, rientri, rientri a mezzo regime. Valuteremo la soluzione migliore per il Barletta e per il direttore Martino.
Direttore, mister avete valutato soluzioni per il ritiro?
Siamo stati in Umbria a Cascia e Norcia sono buone soluzioni e valuteremo.
Sui calciatori in rosa avete valutato quali potrebbero essere utili alla causa?
Oggi siamo contenti di essere qui, e lasciateci esprimere la nostra gioia, di sicuro poi affronteremo queste cose. Di sicuro dobbiamo portare entusiasmo, voglia e 20 ragazzi che vogliano dare tutto per questa maglia. Il nostro obiettivo sarà quello di riportare grande entusiasmo in questa piazza. Sappiamo bene dove siamo venuti e non possiamo deludere le nostre e le vostre aspettative.
Direttore come è stato l'impatto con una realtà molto diversa da quella settentrionale?
Conosco questo mondo qua, è una cosa bellissima. I primi tempi magari ero più impulsivo ma appena il presidente mi ha detto vieni a Barletta non ci ho pensato. E' vero che arrivo dal Bra, ma ero in una situazione difficile. Vado in giro per i campi a guardare tutte le partite, e non mi vergogno di dirlo. Ho scoperto Diagnè che ora gioca in serie A in Belgio e guadagna migliaia di euro venendo dalla prima categoria. A Bra non avevo soldi e ho fatto scommesse. So di giocarmi tutto ed una chanche che non mi lascerò sfuggire, non posso sbagliare.
Mister, quanti giocatori per lei deve avere la rosa per essere competitiva?
Valuteremo bene il discorso dei ragazzi già in rosa. Indicativamente avremo 22 giocatori, ripeto, è importante non inventare nulla. Magari ci saranno dei giovani interessanti ma dobbiamo anche valutare il mercato e tutte le situazioni che si propongono, non si deve avere fretta, mi rendo conto che nel mercato di oggi il 30 agosto può arrivare un calciatore che il 15 luglio è inaccessibile.
Direttore come è stato abituato a lavorare in Piemonte, e come pensa di avvertire l'impatto con il calcio del sud?
Ho visto tante partite, il calcio del nord è più cattivo ma conosco tante persone al sud e comunque sia prenderò gente che ha fame e che ha voglia di mettersi in mostra, è un requisito fondamentale. Sono tranquillo e penso di poter fare un buon lavoro.
Presidente Perpignano, c'è in rosa nel Bogliasco qualche calciatore che può fare al caso nostro?
Beh, valuterà il mister ma ci sono due categorie di differenza e bisognerà andarci cauti. E' determinante trovare uno zoccolo duro negli uomini e nei calciatori che ti permetta di andare avanti nelle difficoltà.
I saluti finali sono affidati a Roberto Tatò: Siamo come in una staffetta, il mio dovere è passare il testimone e non farlo cadere per terra, è mio dovere far partire bene chi mi sostituirà. Giuseppe Perpignano ha con se tre quattro elementi: ha passione ed entusiasmo, ha un bel pelo sullo stomaco, e ha già fatto calcio e non è uno sprovveduto. Ho promesso a Giuseppe di stargli vicino per avviarlo ad un percorso con la città, con gli amministratori e con l'ambiente. Dopodichè starò con i tifosi a fare il tifo per questa squadra.

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