
Calcio
Pippa di nuovo al Barletta: «Non vedevo l’ora di firmare»
Il difensore campano conferma ai nostri microfoni il ritorno in biancorosso
Barletta - giovedì 11 luglio 2013
6.53
Entusiasmo, felicità ed energia. Sono queste le parole ideali per riassumere la carica di Andrea Pippa, che da ieri è stato riconfermato al Barletta. L'accordo tra l'entourage del terzino di Agropoli e la dirigenza di via Vittorio Veneto era stato già raggiunto da tempo, ma l'ufficialità è arrivata ieri. Ai nostri microfoni, Pippa ci svela alcuni particolari della trattativa, sottolineando la soddisfazione di ritrovare molti suoi compagni e la voglia di cominciare quanto prima una stagione che si preannuncia interessante.
Andrea, per te dopo una stagione "particolare" (sei arrivato a Barletta a stagione in corso ndr) si ritorna a lavorare secondo routine dall'inizio della stagione. Come è maturata in questi giorni la scelta Barletta?
«Non ho mai pensato ad altro. Sin dalla fine della scorsa stagione, il mio unico pensiero è stato il Barletta. Trovarsi bene in 6 mesi non è facile. Mi sono trovato bene con l'ambiente, con i ragazzi e con lo staff. La voglia era di rimanere sin da subito. Questo si è avverato. Il direttore mi aveva dato una parola, l'ha mantenuta e ora sono contento di essere rimasto.»
Sei contento del trattamento che ti ha riservato la società? Non essendo più giovanissimo, ci si poteva attendere qualcosa di diverso..
«Sicuramente, per come sono le regole oggi, bisogna stare attento a tutto. Ma quando c'è la volontà da entrambe le parti, è più facile trovare un accordo. Sono contento così».
A prescindere dal Barletta, c'è stata qualche altra squadra che ti ha cercato durante questa finestra di mercato?
«Onestamente, sono stato in vacanza. Appena sono tornato, mi sono sentito con il direttore. In questi giorni, non ho pensato a niente altro. Non vedevo l'ora di firmare».
Per te che sei di Agropoli, uno dei primi pensieri sarà andato al probabile match tra Barletta e Salernitana all'Arechi..
«Quella è una partita non solo importante, ma importantissima. Sarà una bella emozione scendere in campo a Salerno, vediamo dai».
Tornando invece al lato "tecnico", sei contento di ritrovare Orlandi e gran parte del gruppo dell'anno scorso? Con te, finora sono stati confermati anche Di Bella e Liverani e sta per ritornare Romeo. Gran parte della difesa è rimasta praticamente la stessa.
«Sono contentissimo. Come abbiamo detto più volte, penso che l'arma vincente dello scorso anno sia stato il gruppo. Il fatto che stiano rimanendo in tanti non può che farmi piacere. Avevamo davvero un bell'entusiasmo, si era creato un bell'ambiente tra staff, società e squadra. Un buon gruppo è la base più solida per poter puntare a fare qualcosa per il prossimo anno».
Con quanti e quali energie ripartite dal ritiro di Cascia?
«Io, personalmente, ne ho tantissime, visto che è da due anni che non faccio un ritiro. Partire dall'inizio è tutt'altra cosa. Parto con grande entusiasmo, con grandi energie. Penso che dopo un finale di stagione come quello dell'anno scorso, dopo un'annata travagliata come quella passata, penso che ci siano tutte le forze, tutta la voglia di ripartire per fare una stagione più tranquilla, anche di vertice, perché è tutta un'altra cosa (sorride ndr)».
A proposito di obiettivi, sicuramente avrai parlato con Martino e Tatò. Che squadra pensano di allestire? Che impressione avete avuto voi che guardate la situazione "dall'interno"?
«Alla fine, riconfermando gran parte del gruppo della passata stagione si può far bene, ma ovviamente ci saranno anche degli innesti. Per quel che riguarda gli obiettivi, si sa, ad inizio anno si può dire di tutto, però penso che come prima cosa bisogna lavorare bene, farsi trovare pronti per questo campionato che, come ogni anno, non è mai semplice. Poi, partendo da una base solida, si può fare bene».
Nella tua carriera, tu sei stato anche a Siracusa, e quindi conosci tifoserie "calde". Che impressione ti ha fatto durante l'anno questa tifoseria biancorossa?
«Diciamo subito che ci sono stati vicini anche quando le cose non andavano bene. Quando eravamo ultimi in classifica a Pagani, ricordo che ci hanno giustamente contestato, ma erano sempre presenti anche in trasferta. Magari mi aspettavo qualcosa in più, ma si sa che quando le squadre vanno male, anche il pubblico ne risente. Però per come è finita, per come ci siamo salvati, per il supporto ricevuto ad Andria, per l'accoglienza che ci è stata riservata al "Puttilli" una volta raggiunta la salvezza, si è fatto rispettare il nome di una tifoseria che già conoscevo».
Secondo te, la riconferma di mister Orlandi può essere la chiave del successo in vista della stagione che è alle porte?
«I numeri sono dalla parte del mister. Nelle ultime partite, abbiamo subito 2 gol, mantenendo una media playoff. Nel calcio contano i numeri. Sicuramente ha dato equilibrio alla squadra, aggiungendo una serenità che in campo è stata trasformata in risultati. Il merito è di tutto lo staff, che ci ha fatto lavorare bene. Adesso si può ripartire da questa base».
Andrea, per te dopo una stagione "particolare" (sei arrivato a Barletta a stagione in corso ndr) si ritorna a lavorare secondo routine dall'inizio della stagione. Come è maturata in questi giorni la scelta Barletta?
«Non ho mai pensato ad altro. Sin dalla fine della scorsa stagione, il mio unico pensiero è stato il Barletta. Trovarsi bene in 6 mesi non è facile. Mi sono trovato bene con l'ambiente, con i ragazzi e con lo staff. La voglia era di rimanere sin da subito. Questo si è avverato. Il direttore mi aveva dato una parola, l'ha mantenuta e ora sono contento di essere rimasto.»
Sei contento del trattamento che ti ha riservato la società? Non essendo più giovanissimo, ci si poteva attendere qualcosa di diverso..
«Sicuramente, per come sono le regole oggi, bisogna stare attento a tutto. Ma quando c'è la volontà da entrambe le parti, è più facile trovare un accordo. Sono contento così».
A prescindere dal Barletta, c'è stata qualche altra squadra che ti ha cercato durante questa finestra di mercato?
«Onestamente, sono stato in vacanza. Appena sono tornato, mi sono sentito con il direttore. In questi giorni, non ho pensato a niente altro. Non vedevo l'ora di firmare».
Per te che sei di Agropoli, uno dei primi pensieri sarà andato al probabile match tra Barletta e Salernitana all'Arechi..
«Quella è una partita non solo importante, ma importantissima. Sarà una bella emozione scendere in campo a Salerno, vediamo dai».
Tornando invece al lato "tecnico", sei contento di ritrovare Orlandi e gran parte del gruppo dell'anno scorso? Con te, finora sono stati confermati anche Di Bella e Liverani e sta per ritornare Romeo. Gran parte della difesa è rimasta praticamente la stessa.
«Sono contentissimo. Come abbiamo detto più volte, penso che l'arma vincente dello scorso anno sia stato il gruppo. Il fatto che stiano rimanendo in tanti non può che farmi piacere. Avevamo davvero un bell'entusiasmo, si era creato un bell'ambiente tra staff, società e squadra. Un buon gruppo è la base più solida per poter puntare a fare qualcosa per il prossimo anno».
Con quanti e quali energie ripartite dal ritiro di Cascia?
«Io, personalmente, ne ho tantissime, visto che è da due anni che non faccio un ritiro. Partire dall'inizio è tutt'altra cosa. Parto con grande entusiasmo, con grandi energie. Penso che dopo un finale di stagione come quello dell'anno scorso, dopo un'annata travagliata come quella passata, penso che ci siano tutte le forze, tutta la voglia di ripartire per fare una stagione più tranquilla, anche di vertice, perché è tutta un'altra cosa (sorride ndr)».
A proposito di obiettivi, sicuramente avrai parlato con Martino e Tatò. Che squadra pensano di allestire? Che impressione avete avuto voi che guardate la situazione "dall'interno"?
«Alla fine, riconfermando gran parte del gruppo della passata stagione si può far bene, ma ovviamente ci saranno anche degli innesti. Per quel che riguarda gli obiettivi, si sa, ad inizio anno si può dire di tutto, però penso che come prima cosa bisogna lavorare bene, farsi trovare pronti per questo campionato che, come ogni anno, non è mai semplice. Poi, partendo da una base solida, si può fare bene».
Nella tua carriera, tu sei stato anche a Siracusa, e quindi conosci tifoserie "calde". Che impressione ti ha fatto durante l'anno questa tifoseria biancorossa?
«Diciamo subito che ci sono stati vicini anche quando le cose non andavano bene. Quando eravamo ultimi in classifica a Pagani, ricordo che ci hanno giustamente contestato, ma erano sempre presenti anche in trasferta. Magari mi aspettavo qualcosa in più, ma si sa che quando le squadre vanno male, anche il pubblico ne risente. Però per come è finita, per come ci siamo salvati, per il supporto ricevuto ad Andria, per l'accoglienza che ci è stata riservata al "Puttilli" una volta raggiunta la salvezza, si è fatto rispettare il nome di una tifoseria che già conoscevo».
Secondo te, la riconferma di mister Orlandi può essere la chiave del successo in vista della stagione che è alle porte?
«I numeri sono dalla parte del mister. Nelle ultime partite, abbiamo subito 2 gol, mantenendo una media playoff. Nel calcio contano i numeri. Sicuramente ha dato equilibrio alla squadra, aggiungendo una serenità che in campo è stata trasformata in risultati. Il merito è di tutto lo staff, che ci ha fatto lavorare bene. Adesso si può ripartire da questa base».
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