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«Passione, regole e coraggio», a Narciso Pisacreta il premio "Pasquale Gialluisi"

Serata di gala per la sezione AIA di Barletta, assegnati anche i premi "Pino Ricco" e "Nicola Lotti"

«Passione, regole e coraggio». Tre parole che racchiudono nel modo più esauriente possibile quello che Narciso Pisacreta, vice-presidente dell'Associazione Italiana Arbitri ed ex assistente internazionale con all'attivo 200 gare in serie A, insignito nella serata di ieri nella sala rossa del Castello Svevo, del premio "Pasquale Gialluisi", ha definito a più riprese il "virus arbitrale", una passione che ti prende in giovane età e ti travolge.

Quella della seconda edizione del premio intitolato al grande arbitro barlettano degli anni '70 a cui è dedicata la sezione AIA della città della Disfida è stata una vera e propria serata di gala per l'associazione diretta dal presidente Savino Filannino che, alla presenza del componente del sindaco Pasquale Cascella, del membro del comitato nazionale AIA Maurizio Gialluisi, del presidente regionale della FIGC Vito Tisci e del presidente del Comitato Regionale Arbitri Raffaele Giove oltre che di tutti gli arbitri e gli assistenti pugliesi di serie A e B guidati naturalmente da Antonio Damato ha dato vita ad una kermesse davvero di grande rilevanza, non solo dal punto di vista sportivo.

Che il significato della serata andasse oltre lo sport si è compreso sin dalle prime battute quando il presidente Filannino ha sottolineato con forza come quella dell'AIA sia una vera e propria famiglia dove i ragazzi e tutti coloro che vi si avvicinano possano crescere con dei valori sani improntati al sacrificio ed al rispetto delle regole. Proprio questo è stato il leit-motiv della serata. Tale concetto è stato infatti ripreso anche da Maurizio Gialluisi che oltre ad essere membro del comitato nazionale AIA è anche figlio del grande Pasquale Gialluisi, del quale ha voluto ricordare la figura rimarcando come 36 anni fa al termine della carriera arbitrale abbia deciso di tornare nella sua città per mettere su una sezione autonoma distaccandola da quella di Molfetta e portandola ben presto da poche decine di iscritti a centinaia di iscritti. Il rispetto delle regole, il buon vivere civile e l'arbitraggio come scuola di vita sono concetti ripresi nei propri interventi anche dal sindaco Pasquale Cascella e da Narciso Pisacreta che ha voluto rimarcare inoltre la assoluta difficoltà della posizione dell'arbitro chiamato sin dalla giovane età a responsabilità e pressioni fortissime. Nei loro interventi invece, il presidente della FIGC Puglia Vito Tisci e il presidente del CRA Puglia Raffaele Giove hanno sottolineato la sinergia esistente tra le varie componenti che permettono lo svolgimento dei campionati regionali, una sinergia che ha portato risultati importanti come la diminuzione degli episodi di violenza nei confronti dei direttori di gara, passati dai 54 el 2010-2011 ai 19 della stagione appena conclusa.

Oltre che dai vari interventi la serata è stata caratterizzata anche da numerose premiazioni. A Franco Marino, medico ed ex dirigente AVIS è stato assegnato il premio intitolato a "Nicola Lotti", arbitro scomparso prematuramente sconfitto da un male incurabile; al giovane arbitro di Eccellenza Nicolò Peres è stato assegnato il premio "Pino Ricco" (altro arbitro prematuramente scomparso) per le capacità tecnico-associative. Riconoscimenti ci sono stati anche per Ruggiero Riondino (50 anni di militanza nella sezione AIA di Molfetta prima e Barletta poi), Angelo Corvasce (cofondatore della sezione AIA di Barletta insieme a Pasquale Gialluisi); Francesco Picciaccia, Decio Savella, Pierangelo Pellegrini e Stefano Morelli (organi dirigenti della sezione AIA di Barletta); Giacinto Falconetti e Ruggiero Doronzo (ex arbitri, brillantemente affermati nel mondo del lavoro, ad ennesima riprova delle qualità formative dell'AIA); infine, Ettore Violante e Mimmo Manente per l'impegno profuso nella sezione.

La serata si è conclusa con le parole di un emozionato Antonio Damato, vero e proprio simbolo della sezione AIA di Barletta e vero e proprio esempio per tutti coloro i quali sono colpiti dal "virus arbitrale", un virus benigno del quale la sezione "Pasquale Gialluisi" è sicuramente portatrice sana.
Secondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale GialluisiSecondo premio Pasquale Gialluisi
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