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Calcio
Parola al capitano: Riccardo Allegretti, anima del Barletta che verrà
Il centrocampista 35enne ai nostri microfoni per la prima volta dopo il rinnovo
Barletta - sabato 13 luglio 2013
20.43
Il giorno del capitano doveva essere e così è stato: ieri mattina Riccardo Allegretti ha messo nero su bianco le basi della sua seconda avventura con la maglia del Barletta Calcio, edizione 2013/2014. Il 35enne centrocampista milanese, giunto in biancorosso al termine dello scorso mese di novembre durante l'era-Stringara, nella scorsa stagione ha indossato la maglia del Barletta in 20 gare, mettendo a segno 3 reti in 1773 minuti di gioco, portando in dote esperienza e carisma in rosa, ingredienti determinanti per la salvezza. Ieri è arrivata la parola "fine" alla mini-novela nata intorno all'affare, concretizzando le volontà del calciatore, che aveva sempre posto Barletta in cima alla sua lista dei desideri, e di mister Orlandi, che lo vede come faro irrinunciabile nel suo 3-5-2. Lunedì sono in programma le visite mediche di rito, poi il calciatore sarà all'ombra di Eraclio il 18 luglio per il raduno in sede prima della partenza per il ritiro di Cascia. Intanto "Re" Riccardo si confessa ai nostri microfoni:
Riccardo, una firma arrivata dopo diversi giorni di trattative e diversi contatti. Hai mai temuto che l'accordo con il Barletta non si concretizzasse?
«Ero molto tranquillo, sapevo qual'era il mio obiettivo e sapevo anche qual'era l'intento della società. Ero consapevole di non essere più al centro del mercato, abbiamo solo rispettato dei tempi: la società ha prima sistemato lo staff e poi l'aspetto dell'organico. Ero fiducioso e le cose sono andate come ci si aspettava».
E' stata confermata buona parte del blocco dei titolari della scorsa stagione: un punto di ripartenza importante?
«Direi assolutamente di sì: nell'ultimo periodo, oltre ai risultati, avevamo trovato compattezza e armonia, componenti che non c'erano al mio arrivo. Abbiamo lottato uniti verso un obiettivo, cosa non facile considerando la giovane età di gran parte della rosa. La società ha fatto bene a confermare i calciatori che hanno fatto tanto per conquistare la salvezza».
La società ha praticamente abolito sin qui la politica dei prestiti, procedendo con tesseramenti annuali o pluriennali. E' un segnale importante di programmazione?
«Il contratto annuale credo sia in linea con quella che sarà l'evoluzione del calcio nei prossimi anni, in particolare in Lega Pro. Credo che la società si sia mossa bene, non so cosa si sia sbagliato l'anno scorso in avvio: so solo per certo che il gruppo, per com'era quando sono arrivato a Barletta, probabilmente non si sarebbe salvato».
Al momento in rosa siete 12. Quanti acquisti ti aspetti fino al 18 luglio, data del raduno in sede?
«Sinceramente non credo che partire con la rosa già formata sia un vantaggio rispetto alle altre squadre: chiaro che se la rosa viene rifinita entro inizio agosto, tanto meglio. Più si va avanti, più obiettivi sfumano e più diventa complicato lavorare. Credo che con noi ci sarà anche qualche ragazzo della Berretti, partiamo con questi 12, poi aspettiamo qualche colpo del presidente e del direttore».
Fabrizio Di Bella ci ha recentemente detto che è a Barletta per vincere. E Riccardo Allegretti?
«Nella cena che ho avuto con il presidente Tatò prima di andar via da Barletta a inizio giugno, abbiamo parlato di tante cose: uno degli argomenti era proprio la definizione degli obiettivi. Tutti partono per vincere, quest'anno in particolare. Noi faremo il possibile per raggiungere l'obiettivo: io darò tutto per divertirmi e divertire».
Dopo il tuo rinnovo, in rete impazzava il video della tua punizione vincente contro l'Andria del playout di andata. Cosa prometti ai tifosi biancorossi per la prossima stagione?
«Io sono ritornato in un posto dove mi sono sentito a casa. Sono ben contento, ho ringraziato e continuerò a ringraziare tutti. Ora sta a me contraccambiare facendo belle prestazioni e qualche gol. Poi se mi rifaranno la "ola" prima di una punizione come hanno fatto nelle ultime partite, ne sarò contento».
E magari, calcerai qualche tiro piazzato che varrà qualcosa in più della salvezza...
«Magari, lo spero. Io in ogni caso la metterò dentro».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Riccardo, una firma arrivata dopo diversi giorni di trattative e diversi contatti. Hai mai temuto che l'accordo con il Barletta non si concretizzasse?
«Ero molto tranquillo, sapevo qual'era il mio obiettivo e sapevo anche qual'era l'intento della società. Ero consapevole di non essere più al centro del mercato, abbiamo solo rispettato dei tempi: la società ha prima sistemato lo staff e poi l'aspetto dell'organico. Ero fiducioso e le cose sono andate come ci si aspettava».
E' stata confermata buona parte del blocco dei titolari della scorsa stagione: un punto di ripartenza importante?
«Direi assolutamente di sì: nell'ultimo periodo, oltre ai risultati, avevamo trovato compattezza e armonia, componenti che non c'erano al mio arrivo. Abbiamo lottato uniti verso un obiettivo, cosa non facile considerando la giovane età di gran parte della rosa. La società ha fatto bene a confermare i calciatori che hanno fatto tanto per conquistare la salvezza».
La società ha praticamente abolito sin qui la politica dei prestiti, procedendo con tesseramenti annuali o pluriennali. E' un segnale importante di programmazione?
«Il contratto annuale credo sia in linea con quella che sarà l'evoluzione del calcio nei prossimi anni, in particolare in Lega Pro. Credo che la società si sia mossa bene, non so cosa si sia sbagliato l'anno scorso in avvio: so solo per certo che il gruppo, per com'era quando sono arrivato a Barletta, probabilmente non si sarebbe salvato».
Al momento in rosa siete 12. Quanti acquisti ti aspetti fino al 18 luglio, data del raduno in sede?
«Sinceramente non credo che partire con la rosa già formata sia un vantaggio rispetto alle altre squadre: chiaro che se la rosa viene rifinita entro inizio agosto, tanto meglio. Più si va avanti, più obiettivi sfumano e più diventa complicato lavorare. Credo che con noi ci sarà anche qualche ragazzo della Berretti, partiamo con questi 12, poi aspettiamo qualche colpo del presidente e del direttore».
Fabrizio Di Bella ci ha recentemente detto che è a Barletta per vincere. E Riccardo Allegretti?
«Nella cena che ho avuto con il presidente Tatò prima di andar via da Barletta a inizio giugno, abbiamo parlato di tante cose: uno degli argomenti era proprio la definizione degli obiettivi. Tutti partono per vincere, quest'anno in particolare. Noi faremo il possibile per raggiungere l'obiettivo: io darò tutto per divertirmi e divertire».
Dopo il tuo rinnovo, in rete impazzava il video della tua punizione vincente contro l'Andria del playout di andata. Cosa prometti ai tifosi biancorossi per la prossima stagione?
«Io sono ritornato in un posto dove mi sono sentito a casa. Sono ben contento, ho ringraziato e continuerò a ringraziare tutti. Ora sta a me contraccambiare facendo belle prestazioni e qualche gol. Poi se mi rifaranno la "ola" prima di una punizione come hanno fatto nelle ultime partite, ne sarò contento».
E magari, calcerai qualche tiro piazzato che varrà qualcosa in più della salvezza...
«Magari, lo spero. Io in ogni caso la metterò dentro».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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