
Calcio
Orlandi: «Con l'Andria buon test, continuiamo a lavorare»
Le parole del mister al termine della sgambata contro l'Andria
Barletta - giovedì 27 marzo 2014
17.51
Un test di buon livello, con vittoria in rimonta, un buon viatico per il match di domenica contro il Benevento. Questo è stato il test di oggi pomeriggio tra Barletta ed Andria vinto per 2-1 dai biancorossi che hanno risposto al vantaggio andriese siglato da Strambelli su rigore nel primo tempo, con le reti di Cicerelli e Pippa nella ripresa. Al termine della gara, ecco le considerazioni di mister Orlandi:
Sulla forza dell'Andria e sulla validità del test
«Penso sia stato un buon test per entrambe le squadre, l'Andria è una formazione di qualità».
Benevento squadra in difficoltà, come affrontarla
«Loro giocano con un 4-2-3-1 anche se a volte modificano qualcosa. Si tratta di una squadra esperta, che però ora deve fare attenzione per poter rientrare nella zona play-off e sarà molto motivata. Noi però dobbiamo provare a vincere, ed forti sotto il profilo caratteriale e della personalità.
Sui ragazzi della Berretti e degli Allievi visti con l'Andria
«Quello su di loro è un lavoro che parte da lontano, da tempo stiamo dando visione ad Allievi e Berretti. È un programma di lavoro che stiamo proseguendo e porteremo avanti fino al termine della stagione».
Gli errori commessi a Viareggio
«Nel secondo tempo ci è mancata la convinzione. Il campo era molto brutto, ci sono state situazioni occasionali, sotto il profilo nervoso è mancato qualcosina e alla fine è andata male».
Le condizioni di Camilleri, Bijimine e Legras
«Di qui a domenica ci sono ancora due allenamenti, valuteremo le condizioni dei ragazzi provando a recuperare qualcuno».
I fischi della tribuna
«Il modo di esternare il disappunto di queste persone lascia il tempo che trova. Noi dobbiamo continuare a lavorare, per arrivare a fine anno con un gruppo di ragazzi che ha avuto la sua crescita e può essere valutato in termini di futuro. Tutti quanti ci mettiamo impegno e dispiace quando accadono questi episodi».
Sui fattori esterni citati nel fine gara di Viareggio
«E' stato concesso alla panchina viareggina di dire di tutto alla terna arbitrale. Io ho aspettato l'arbitro e i suoi collaboratori per sottolineare tale aspetto, ma l'arbitro si è allontanato e non mi ha dato ascolto. Sono cose che non hanno nulla a che fare con il calcio, di certo è stato condizionante e perciò ho parlato di una partita che non è stata una partita di calcio».
Sulla forza dell'Andria e sulla validità del test
«Penso sia stato un buon test per entrambe le squadre, l'Andria è una formazione di qualità».
Benevento squadra in difficoltà, come affrontarla
«Loro giocano con un 4-2-3-1 anche se a volte modificano qualcosa. Si tratta di una squadra esperta, che però ora deve fare attenzione per poter rientrare nella zona play-off e sarà molto motivata. Noi però dobbiamo provare a vincere, ed forti sotto il profilo caratteriale e della personalità.
Sui ragazzi della Berretti e degli Allievi visti con l'Andria
«Quello su di loro è un lavoro che parte da lontano, da tempo stiamo dando visione ad Allievi e Berretti. È un programma di lavoro che stiamo proseguendo e porteremo avanti fino al termine della stagione».
Gli errori commessi a Viareggio
«Nel secondo tempo ci è mancata la convinzione. Il campo era molto brutto, ci sono state situazioni occasionali, sotto il profilo nervoso è mancato qualcosina e alla fine è andata male».
Le condizioni di Camilleri, Bijimine e Legras
«Di qui a domenica ci sono ancora due allenamenti, valuteremo le condizioni dei ragazzi provando a recuperare qualcuno».
I fischi della tribuna
«Il modo di esternare il disappunto di queste persone lascia il tempo che trova. Noi dobbiamo continuare a lavorare, per arrivare a fine anno con un gruppo di ragazzi che ha avuto la sua crescita e può essere valutato in termini di futuro. Tutti quanti ci mettiamo impegno e dispiace quando accadono questi episodi».
Sui fattori esterni citati nel fine gara di Viareggio
«E' stato concesso alla panchina viareggina di dire di tutto alla terna arbitrale. Io ho aspettato l'arbitro e i suoi collaboratori per sottolineare tale aspetto, ma l'arbitro si è allontanato e non mi ha dato ascolto. Sono cose che non hanno nulla a che fare con il calcio, di certo è stato condizionante e perciò ho parlato di una partita che non è stata una partita di calcio».

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