Ugo Calò, Offensive Coordinator dei Mad Bulls Barletta
Ugo Calò, Offensive Coordinator dei Mad Bulls Barletta
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Mad Bulls Barletta, alla scoperta dell'attacco biancorosso

Coach Calò: «I playoff sarebbero gran traguardo, siamo più consapevoli di noi stessi»

Vivono la loro settimana più lunga i Mad Bulls Barletta: sabato prossimo, 26 aprile, i tori matti ospiteranno i Salento Dragons in una sfida cruciale per l'accesso alla seconda fase del campionato Cif 9, dove oggi i biancorossi hanno portato a casa tre vittorie dopo cinque partite nella South Conference, III Divisione, girone B,e puntano con decisione ai playoff. Sulla via del cammino verso l'incontro programmato sabato sera al "Manzi-Chiapulin" abbiamo ascoltato coach Ugo Calò, l'Offensive Coordinator del team barlettano che cura la fase offensiva con Gianluca Allegretti e Roberto Papalino:

Calò, partiamo dal prossimo impegno: i playoff sono vicini.
«I playoff sarebbero un grandissimo risultato per una squadra al secondo campionato. Significherebbe che il team ha lavorato duramente e che è molto migliorato tecnicamente. La partecipazione ai playoff sarebbe il completamento di una stagione decisamente positiva».

Come vi state preparando alla sfida di sabato?
«Come per ogni partita che abbiamo affrontato sinora. Cerchiamo di analizzare i punti di forza e quelli di debolezza della squadra avversaria cercando di sfruttare al meglio le nostre capacità. Una partita di football, anche se non sembra, è simile ad una partita di scacchi: i coaches utilizzano gli schemi di gioco e gli adattamenti come se fossero mosse e contromosse. Insomma tenti sempre di utilizzare le tue risorse migliori contro le debolezze della squadra avversaria».

Ci saranno sorprese per spingere i Mad Bulls al traguardo?
«Se come "sorprese" intendiamo l'utilizzo di nuovi schemi di gioco devo dire che è una cosa che si cerca di fare in ogni partita. Fondamentalmente se ci sono azioni che una squadra conosce ed esegue alla perfezione si tende ad utilizzare quelle , almeno fino a quando funzionano, o la squadra avversaria trova il modo di fermarle».

Dal punto di vista atletico, è migliorata la tenuta? Su cosa vi state focalizzando?
«Posso dire che la squadra è abbastanza costante come tenuta atletica. Si può e si deve certamente migliorare la prestazione durante 3° e 4° quarto di gioco soprattutto in prospettiva di partite che restano con il risultato in bilico e che si decidono agli ultimi secondi. Stiamo lavorando sulla concentrazione da mantenere soprattutto nei momenti in cui si è sotto pressione e sugli automatismi nell'esecuzione degli schemi».

In cosa è maturato il gruppo?
«Il gruppo sta man mano acquisendo consapevolezza delle proprie capacità e del proprio valore. Bisogna, però, fare attenzione a non sopravvalutarsi o rilassarsi: si rischia sempre un brutto risveglio».

Secondo il tuo parere, c'è qualcuno dei Mad Bulls che può sperare di sognare qualcosa di importante?
«Ci sono sicuramente alcuni atleti di notevole spessore tecnico ed atletico. Ma in una squadra di football americano conta soprattutto il collettivo. Potresti essere un giocatore da NFL ma se non hai gli altri compagni che fanno il proprio "lavoro" non ottieni nessun risultato».

Parliamo anche di strutture: ancora una volta il "Manzi" è la vostra sede di gioco: una sistemazione ideale per poter assistere alle partite e per poter giocare senza i problemi che solitamente riscontrate al Simeone?
«Il Manzi è il campo ideale sotto tanti punti di vista. Oltre a consentirci allenamenti su una superfice priva di problemi ci permette di poter ospitare i nostri tifosi in maniera adeguata. Il Simeone ci crea notevoli problemi di infortuni a causa delle condizioni pessime del terreno di gioco. Ci auguriamo, visti i risultati della squadra ed il notevole seguito di pubblico, che l'anno prossimo l'amministrazione comunale abbia la volontà e la sensibilità di concederci un ulteriore giorno per allenarci al Manzi. Se il Simeone non sarà dotato di un'adeguata superficie di gioco rischiamo di avere una squadra decimata dagli infortuni».

Calò, chiudiamo con un invito ai tifosi in vista di sabato e un saluto ai lettori.
«Il football americano è uno sport spettacolare e molto coreografico. Può sembrare "difficile" da comprendere me è uno dei pochi sport che può dare emozioni e cariche di adrenalina in misura continua. E' uno sport che si basa su onore, rispetto, regole e tecnica. Sono valori spesso dimenticati o relegati in un passato lontano da altri sport più diffusi. Ma sono valori veri, valori con i quali si alimenta una squadra e che si vedono in campo durante le partite. Insomma se vi attrae tutto quello che fa parte di questo sport, i suoi riti, i suoi valori, la sua immagine, venite a vederlo almeno una volta e a tifare per i Mad Bulls: non vi deluderemo».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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