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Calcio
Lecce-Barletta, il derby vero è stato sugli spalti
Il ritorno della sfida dopo 26 anni celebrato al meglio dal tifo biancorosso
Barletta - lunedì 7 ottobre 2013
12.40
In campo lo spettacolo è stata parola quasi proibita, complice l'approccio "old-style" delle due formazioni sul rettangolo ben poco verde e allentato dalla pioggia del "Via del Mare", ma sugli spalti Lecce e Barletta non sono certo venute meno alla loro tradizione durante il derby, ritornato in auge a 26 anni di distanza dall'ultima disputa. Confronto impari sul piano numerico, con circa 150 barlettani a fronte di 3500 sostenitori del team di casa, ma sul piano dei decibel e del sostegno alle rispettive formazioni, la differenza non si è affatto notata.
Emozioni sin dal pre-gara, con una sinfonia di canti che sovrastano anche le poco piacevoli esplosioni di bombe-carta sulla pista di atletica che hanno caratterizzato i minuti precedenti il fischio d'inizio di Sacchi. Di lì via con cori, sfottò, sciarpate a tinte biancorosse e anche qualche intonazione ad personam, in particolare nei confronti del capitano leccese Fabrizio Miccoli, non propriamente "amato" dal colorato e colorito tifo barlettano, in particolar modo per le infelici dichiarazioni riferite al giudice Falcone del 35enne salentino diffuse durante l'estate. L'importante è divertirsi, e allora se in campo la squadra soffre ma rintuzza colpo su colpo gli attacchi avversari, si scherza sulla stitichezza biancorossa in chiave offensiva: "Quando segnerai, quando vincerai…" si chiedono non senza amarezza i supporters di Allegretti e compagni. L'urlo in gola per il centro di Picci, che ha sfiorato la sfera sulla deviazione nella propria porta di Sales, è reciso dalla segnalazione della posizione di fuorigioco del numero 9 barese, così bisognerà attendere ancora due settimane almeno per gioire, complice il turno di riposo venturo per i ragazzi di Orlandi.
C'è tempo anche per il ricordo, per la richiesta di verità, per la riflessione: in avvio di ripresa è stato esposto nella curva biancorossa uno striscione con scritto "Aspettando giustizia per le vittime del crollo". Chiaro, eloquente, il ricordo della tragedia che il 3 ottobre 2011 ha scosso Barletta e l'Italia intera. Un vessillo applaudito anche dagli altri settori dello stadio "Via del Mare": l'umanità va, e sarebbe pazzesco il contrario, oltre i colori calcistici. Applausi riservati ai protagonisti del match anche a fine gara: i biancorossi dopo lo 0-0 sono andati incontro ai propri tifosi, questa volta non per riceverne la contestazione, come avvenuto domenica scorsa contro la Salernitana, ma per assorbirne la carica e farne tesoro in vista di una pronta risalita. Timidi complimenti, mischiati a qualche ululato di disapprovazione, anche per Martinez e compagni all'uscita dal campo. Sul rettangolo verde è finita 0-0, ma sugli spalti c'è stato più di qualche "goal" virtuale. E ai punti, possiamo dirlo, ha vinto il Barletta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Emozioni sin dal pre-gara, con una sinfonia di canti che sovrastano anche le poco piacevoli esplosioni di bombe-carta sulla pista di atletica che hanno caratterizzato i minuti precedenti il fischio d'inizio di Sacchi. Di lì via con cori, sfottò, sciarpate a tinte biancorosse e anche qualche intonazione ad personam, in particolare nei confronti del capitano leccese Fabrizio Miccoli, non propriamente "amato" dal colorato e colorito tifo barlettano, in particolar modo per le infelici dichiarazioni riferite al giudice Falcone del 35enne salentino diffuse durante l'estate. L'importante è divertirsi, e allora se in campo la squadra soffre ma rintuzza colpo su colpo gli attacchi avversari, si scherza sulla stitichezza biancorossa in chiave offensiva: "Quando segnerai, quando vincerai…" si chiedono non senza amarezza i supporters di Allegretti e compagni. L'urlo in gola per il centro di Picci, che ha sfiorato la sfera sulla deviazione nella propria porta di Sales, è reciso dalla segnalazione della posizione di fuorigioco del numero 9 barese, così bisognerà attendere ancora due settimane almeno per gioire, complice il turno di riposo venturo per i ragazzi di Orlandi.
C'è tempo anche per il ricordo, per la richiesta di verità, per la riflessione: in avvio di ripresa è stato esposto nella curva biancorossa uno striscione con scritto "Aspettando giustizia per le vittime del crollo". Chiaro, eloquente, il ricordo della tragedia che il 3 ottobre 2011 ha scosso Barletta e l'Italia intera. Un vessillo applaudito anche dagli altri settori dello stadio "Via del Mare": l'umanità va, e sarebbe pazzesco il contrario, oltre i colori calcistici. Applausi riservati ai protagonisti del match anche a fine gara: i biancorossi dopo lo 0-0 sono andati incontro ai propri tifosi, questa volta non per riceverne la contestazione, come avvenuto domenica scorsa contro la Salernitana, ma per assorbirne la carica e farne tesoro in vista di una pronta risalita. Timidi complimenti, mischiati a qualche ululato di disapprovazione, anche per Martinez e compagni all'uscita dal campo. Sul rettangolo verde è finita 0-0, ma sugli spalti c'è stato più di qualche "goal" virtuale. E ai punti, possiamo dirlo, ha vinto il Barletta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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