
Calcio
La storia dell’avversario: Il Perugia
I grifoni affronteranno il Barletta per la terza volta in questa stagione
Barletta - venerdì 11 gennaio 2013
17.32
I precedenti non sorridono al Barletta: i biancorossi non hanno mai vinto in questa stagione contro il Perugia. Nonostante l'ottima posizione in classifica, i grifoni non hanno mai convinto gli addetti ai lavori e al momento sono la squadra meno attrezzata al salto di categoria. In casa Barletta si deve fronteggiare l'assenza di molti giocatori, quindi con ogni probabilità verranno aggregati alcuni elementi della berretti come Cicerelli, Cormio e Palmitessa. La situazione è nera e il diesse Martino, in accordo con Raffaele Novelli, desidera mettere a segno colpi mirati così da cambiare le sorti della squadra di Roberto Tatò. Le trattative di mercato sembrano essere state posticipate alla prossima settimana.
La storia del Perugia calcio: le origini, la Serie A e il baratro
Nata nel 1905 dall'unione delle società Libertas e US Braccio Fortebraccio, il Perugia è una delle tante nobili decadute del calcio Italiano. I primi anni di vita dell' A.C. Perugia sono caratterizzati da sporadiche apparizioni in Serie B. La vera svolta arriva nel 1975 quando i Grifoni dopo ben 8 apparizioni consecutive nella serie cadetta riescono a raggiungere la massima serie. A due anni dal raggiungimento della Serie A, la squadra del presidente Franco D'Attoma mette a segno l'autentica impresa di chiudere il campionato in seconda posizione dietro il Milan. Ma quelli che seguono sono anni bui per il Perugia calcio, infatti la squadra viene punita con la doppia retrocessione in serie C2 in seguito agli scandali del Totonero. Il team biancorosso cade nel dimenticatoio, finchè Luciano Gaucci non la salva da un fallimento ormai certo. Il vulcanico imprenditore Romano riesce a riportare la squadra del Grifo in Serie A e a lanciare talenti del calibro di Fabio Grosso, Fabio Liverani, Davide Baiocco, Fabrizio Miccoli, Marco Materazzi e Hidetoshi Nakata. Dopo i fallimenti del 2005 e del 2010, il Perugia è costretto a ripartire dalla Serie D e in soli due anni riesce nell'impresa di ritornare in Prima Divisione.
Stadio con dedica speciale
Renato Curi, nato a Montefiore dell'Aso il 20 settembre del 1953, è stato uno dei giocatori più rappresentativi del Perugia dei miracoli. Proveniente dal Como e scoperto da Ilario Castagner, diventa un autentico idolo della tifoseria del Grifone. La sua carriera viene improvvisamente stroncata nel 1977 quando in una sfida di campionato contro la Juventus, muore in seguito ad un arresto cardiaco. Oltre che lo stadio di Perugia, anche una squadra porta il suo nome: la Renato Curi Angolana, che milita attualmente in Serie D.
[Massimiliano Dipasquale]
La storia del Perugia calcio: le origini, la Serie A e il baratro
Nata nel 1905 dall'unione delle società Libertas e US Braccio Fortebraccio, il Perugia è una delle tante nobili decadute del calcio Italiano. I primi anni di vita dell' A.C. Perugia sono caratterizzati da sporadiche apparizioni in Serie B. La vera svolta arriva nel 1975 quando i Grifoni dopo ben 8 apparizioni consecutive nella serie cadetta riescono a raggiungere la massima serie. A due anni dal raggiungimento della Serie A, la squadra del presidente Franco D'Attoma mette a segno l'autentica impresa di chiudere il campionato in seconda posizione dietro il Milan. Ma quelli che seguono sono anni bui per il Perugia calcio, infatti la squadra viene punita con la doppia retrocessione in serie C2 in seguito agli scandali del Totonero. Il team biancorosso cade nel dimenticatoio, finchè Luciano Gaucci non la salva da un fallimento ormai certo. Il vulcanico imprenditore Romano riesce a riportare la squadra del Grifo in Serie A e a lanciare talenti del calibro di Fabio Grosso, Fabio Liverani, Davide Baiocco, Fabrizio Miccoli, Marco Materazzi e Hidetoshi Nakata. Dopo i fallimenti del 2005 e del 2010, il Perugia è costretto a ripartire dalla Serie D e in soli due anni riesce nell'impresa di ritornare in Prima Divisione.
Stadio con dedica speciale
Renato Curi, nato a Montefiore dell'Aso il 20 settembre del 1953, è stato uno dei giocatori più rappresentativi del Perugia dei miracoli. Proveniente dal Como e scoperto da Ilario Castagner, diventa un autentico idolo della tifoseria del Grifone. La sua carriera viene improvvisamente stroncata nel 1977 quando in una sfida di campionato contro la Juventus, muore in seguito ad un arresto cardiaco. Oltre che lo stadio di Perugia, anche una squadra porta il suo nome: la Renato Curi Angolana, che milita attualmente in Serie D.
[Massimiliano Dipasquale]
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