La Cestistica Barletta va ai playoff

Si è chiusa sabato scorso la regular-season del Campionato di Serie C Regionale di pallacanestro. Le ultime partite hanno sancito ciò che già si sapeva, con la promozione diretta del Cus Jonico Taranto e la retrocessione dell'Adria Bari. Per il Barletta, invece, un dignitoso sesto posto e conseguente accesso alla zona play-off. Ma i biancorossi conoscevano già il loro destino e la partita di sabato scorso contro l'Assi Basket Brindisi (vinta al PalaMarchiselli con il punteggio di 66-63) non era niente più di un allenamento. Ora la squadra di coach Degni incontrerà come primo ostacolo di questa nuova parte della stagione la Nuova Pallacanestro Nardò, quinta classificata, appena sopra il Barletta.

I prossimi avversari non sembrano fare particolarmente paura: pur essendo, infatti, una squadra temibile, la Cestistica ha dimostrato durante il campionato di poter battere chiunque, cosa che da speranza per le prossime partite.

Nel frattempo è già possibile tirare le somme di questa stagione per i biancorossi. Trentasei i punti accumulati, diciotto le partite vinte e dodici quelle perse. Solo 2020, invece, i punti segnati durante tutte le gare, risultato abbastanza deludente se consideriamo che il Barletta ha fatto appena meglio delle ultime tre in classifica. Migliore, invece, il risultato relativo ai punti subiti: 2047, quinta migliore difesa del campionato.

Ma per andare avanti nei play-off sarà necessario fare di più. La Cestistica dovrà migliorare innanzitutto sotto canestro, dove spesso manca di concretezza, specie nei tiri liberi. Ancora, sarà necessario avere maggiore controllo durante le partite, pecca che è costata ai biancorossi delle sconfitte evitabili. Ma in definitiva non si può dire che i ragazzi di coach Degni non abbiano tutte le carte in regola per fare veramente bene in quest'ultima parte della stagione. Il ritorno di Chiandetti, poi, potrà essere l'arma in più per la squadra barlettana.

Appuntamento, perciò, al primo di maggio per la partita d'andata contro Nardò.

Gennaro G.G. Messina