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L'angolo dell'avversario: la storia della Paganese Calcio

Tanto anni tra i "pro", mai una stagione in serie B

Dopo la parentesi sfortunata in Coppa Italia di Lega Pro, il casa-Barletta si torna a parlare di campionato. I biancorossi, reduci dal ko contro il Lecce che ha lasciato segni vistosi alla voce infortuni, affronteranno domenica pomeriggio la delicata trasferta di Pagani. Al "Torre" la Paganese finora non ha mai vinto, e sarebbe stato importante per gli uomini di Orlandi arrivare al completo per provare il colpaccio. A poco meno di 48 ore dal fischio d'inizio di Paganese-Barletta, scopriamo insieme tutta la storia del club azzurrostellato, sulla cui panchina siede attualmente Agenore Maurizi.

Le origini
La nascita del calcio a Pagani è attribuibile a Pasquale Crosella, che nel 1912 istituisce la Pagani Football Club. Nel 1926, Baldanza crea l'Unione Sportiva Paganese, che si affilia alla FIGC nel 1928, partecipando al campionato di Terza Divisione. La prima avventura finì al quarto posto, che valse agli azzurro stellati la promozione in Seconda Divisione. La stagione successiva fu letteralmente dominata dal club azzurro, ma la stanchezza predominò nelle fasi finali che valevano la promozione in Prima Divisioni. Dal sogno all'incubo il passo è breve: per ragioni economiche, infatti, la Paganese fu costretta a ripartire dalla Terza Divisione. Solo nel 1934 arrivò la nuova promozione in Seconda Divisione in seguito ad un ripescaggio. Dopo anni caratterizzati da numerosi alti e bassi e da un rendimento fin troppo incostante, la Paganese visse un periodo d'oro verso la fine degli anni '60. Nel 1967 la Paganese conquistò la serie D, dove il club rimase per ben nove stagioni, visto che nel 1976 si concretizzò anche in salto in serie C. Nello stesso anno, la Paganese si trasferì nella nuova casa, il nuovo stadio "Comunale", successivamente intitolato a Marcello Torre. Al primo campionato in serie C, gli azzurrostellati sfiorarono una clamorosa promozione in serie B, giungendo secondi alle spalle del Bari. Dopo aver toccato il cielo con un dito, la dirigenza campana, per non spingersi oltre il disavanzo economico, decise di tirare il freno, allestendo una squadra giovane che nella stagione 1977-78 si classificò al decimo posto, conquistando l'accesso alla neonata C1. La stessa stagione fu caratterizzata dalla partecipazione al torneo Anglo-Americano: a Londra, la Paganese fu sconfitta dall'F.C. Wealdstone e dall'F.C. Bath City, mentre a Pagani gli azzurro stellati si imposero 1-0 contro l'F.C. Bangor City, riportando un ko contro l'F.C. Nuneaton Town per 1-3. Dopo una serie di stagioni altalenanti, che hanno visto la Paganese salire e scendere tra la C1 e la C2, nel 1987 tornò lo spettro del dilettantismo: con la sconfitta all'ultimo turno contro il Frosinone, il club campano salutò il calcio professionistico scendendo in Interregionale.

Gli anni della risalita
Dalle ceneri della vecchia società, la Paganese guidata da Iacuzio prova una rapida risalita. Il club campano, che era terminato in Prima Categoria fu abbandonato, e l'iscrizione in Promozione avvenne solo in seguito all'acquisizione del titolo dell'A.C. Stabia. In Eccellenza la Paganese, trascinata da Orlando, fa grandi cose, aggiudicandosi il torneo e risalendo nel Campionato Nazionale Dilettanti. In D, dopo due campionati anonimi, arrivano altri problemi economici, che costringono la dirigenza a ripartire dall'Eccellenza. Nel 1996 si sfidarono al Torre Paganese e Real Paganese in un derby di campionato. Quell'anno la Real Paganese sfiorò la promozione in D, ma si arrese alla quotata Caivanese. Nel 1997 restò in vita soltanto la Real Paganese, che puntò chiaramente alla vittoria del campionato. i sogni di serie D furono interrotti durante gli spareggi, visto che gli azzurri furono sconfitti ai rigori dalla Palmese. Il discorso promozione fu soltanto rimandato, visto che il salto in D arrivò nella stagione 1998-99. Il club campano rimase tra i dilettanti per ben sei stagione, prima di salire ancora, approdando in C2 in seguito alla vittoria del girone H della serie D. Nella poule scudetto, la Paganese supera nell'ordine Sorrento, Cassino, Varese e Fortis Spoleto. Trascinata da Gaetano Romano, il club azzurro vinse lo scudetto Dilettanti cucendo sul petto il tricolore.

L'attualità
La stagione successiva termina con un clamoroso doppio salto. Al termine dei playoff per risalire dopo 24 anni in C1, la squadra azzurra supera Spal e Reggiana, festeggiando l'approdo nella terza serie nazionale. In C1 la Paganese si salva per il rotto della cuffia dopo un campionato turbolento. Nei playout, è il Lecco ad avere la peggio al termine del doppio confronto. Nella stagione 2008-2009 arriva una salvezza tranquilla, ma l'anno successivo, nonostante diversi cambi di guida tecnica (Palumbo, Pensabene e di nuovo Palumbo), la Paganese è costretta a salutare la C1 in seguito al doppio spareggio salvezza contro il Viareggio. Nonostante il campo avesse decretato la retrocessione, gli azzurro stellati furono ripescati in C1, disputando per il quarto anno consecutivo il campionato di Prima Divisione Lega Pro. La scure della retrocessione viene però soltanto rimandata di pochi mesi, visto che gli azzurri, al termine di una stagione deludente, retrocedono in Seconda Divisione in virtù dell'ultimo posto in classifica. Il tentativo di risalita fu affidato all'ex calciatore Gianluca Grassadonia. Il tecnico guidò la Paganese fino agli spareggi playoff, che sancirono il rapido ritorno in Prima Divisione al termine degli spareggi contro Vigor Lamezia e Chieti. La stagione 2012-2013 sancì un altro risultato storico per la Paganese, che dopo mezzo secolo riuscì a battere in trasferta la Nocerina nel derby, a coronamento di una stagione terminata con una salvezza tranquilla.
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