
Calcio
L’angolo dell’avversario: la storia del Pontedera
Tanta gavetta e quella vittoria contro l’Italia di Sacchi
Barletta - venerdì 29 novembre 2013
18.45
Dopo la debacle di Benevento, il Barletta prova a rilanciarsi in casa. I biancorossi, ancora privi di capitan Allegretti, affronteranno domenica il Pontedera, con l'obiettivo di centrare la prima vittoria stagionale davanti al pubblico amico. A poche ore dal fischio d'inizio di Barletta-Pontedera, ripercorriamo la storia del club toscano.
Gli albori
L'Unione Sportiva Pontedera nacque nel 1912 da un gruppo di studenti "calciofili", anche se un secolo fa a Pontedera spopolava il ciclismo. La prima maglia ufficiale era completamente bianca, con uno stemma comunale e il motto "Energie concordi nell'amore". A presiedere la società toscana fu Lando Ferretti, che in seguito diventerà presidente del CONI. Nel 1928 fu adottata la maglia granata che rimarrà il simbolo della squadra fino ai giorni nostri. Per più di un decennio, tra gli anni '30 e '40, prima dello scoppio del conflitto bellico, il Pontedera partecipò continuativamente al campionato di Prima Divisione/Serie C. Da allora cominciò un lungo saliscendi tra la terza e la quarta serie nazionale, che si concluderà soltanto nel nuovo millennio. Le parentesi in serie C per il Pontedera, però, sono sempre durate poco e hanno avuto risvolti negativi. Negli anni '80 l'amministrazione comunale costruì lo stadio Ettore Mannucci, struttura polivalente e molto ben organizzata. Nella sua storia, il Pontedera può vantare di aver visto passare giocatori come Mannucci, Puccioni, Aglietti e Drago. Tra i sostenitori e i presidenti onorari del club toscano figurano nomi altisonanti come Piaggio e Agnelli, oltre al pugile Sandro Mazzinghi, già campione mondiale di pesi medio-leggeri, grande sostenitore del granata di Pontedera. L'apice della storia del club toscano coincide con il primo maggio del 1985: a Livorno, i granata conquistarono la Coppa Anglo-Italiana contro il Livorno. Altro evento da ricordare in casa Pontedera è una clamorosa vittoria contro la Nazionale Italiana di Arrigo Sacchi sulla strada verso Usa 1994. I granata si imposero 2-1 a Coverciano, con le reti di Rossi e Aglietti, mentre per gli azzurri di Sacci fu Massaro a siglare il definitivo 2-1.
Il nuovo millennio
Dopo 18 anni consecutivi di serie C, il Pontedera retrocesse in D nel 2000, e l'anno dopo addirittura in Eccellenza, dalla quale risalì solo nel 2005. Nel 2006 il Pontedera stava per essere acquistato dalla Gunther Corporation Nassau, che propose come presidenti le pornodive Valentine Demy e Karolcia e il rapper Prodical 1. Nonostante le premesse, l'acquisto saltò subito dopo le elezioni politiche del 2006. Dopo 5 anni di tranquillità relativa in serie D, la società cambia nome in U.S. Città di Pontedera. Nel 2012, dopo ben 12 anni di "purgatorio", il Pontedera riconquistò la Seconda Divisione dopo aver letteralmente dominato il girone E della serie D. Ma l'anno da incorniciare in casa granata è il 2013: con Indiani alla guida, il Pontedera ha conquistato la promozione in Prima Divisione, dove attualmente milita con il titolo di squadra rivelazione del girone insieme a L'Aquila.
Gli albori
L'Unione Sportiva Pontedera nacque nel 1912 da un gruppo di studenti "calciofili", anche se un secolo fa a Pontedera spopolava il ciclismo. La prima maglia ufficiale era completamente bianca, con uno stemma comunale e il motto "Energie concordi nell'amore". A presiedere la società toscana fu Lando Ferretti, che in seguito diventerà presidente del CONI. Nel 1928 fu adottata la maglia granata che rimarrà il simbolo della squadra fino ai giorni nostri. Per più di un decennio, tra gli anni '30 e '40, prima dello scoppio del conflitto bellico, il Pontedera partecipò continuativamente al campionato di Prima Divisione/Serie C. Da allora cominciò un lungo saliscendi tra la terza e la quarta serie nazionale, che si concluderà soltanto nel nuovo millennio. Le parentesi in serie C per il Pontedera, però, sono sempre durate poco e hanno avuto risvolti negativi. Negli anni '80 l'amministrazione comunale costruì lo stadio Ettore Mannucci, struttura polivalente e molto ben organizzata. Nella sua storia, il Pontedera può vantare di aver visto passare giocatori come Mannucci, Puccioni, Aglietti e Drago. Tra i sostenitori e i presidenti onorari del club toscano figurano nomi altisonanti come Piaggio e Agnelli, oltre al pugile Sandro Mazzinghi, già campione mondiale di pesi medio-leggeri, grande sostenitore del granata di Pontedera. L'apice della storia del club toscano coincide con il primo maggio del 1985: a Livorno, i granata conquistarono la Coppa Anglo-Italiana contro il Livorno. Altro evento da ricordare in casa Pontedera è una clamorosa vittoria contro la Nazionale Italiana di Arrigo Sacchi sulla strada verso Usa 1994. I granata si imposero 2-1 a Coverciano, con le reti di Rossi e Aglietti, mentre per gli azzurri di Sacci fu Massaro a siglare il definitivo 2-1.
Il nuovo millennio
Dopo 18 anni consecutivi di serie C, il Pontedera retrocesse in D nel 2000, e l'anno dopo addirittura in Eccellenza, dalla quale risalì solo nel 2005. Nel 2006 il Pontedera stava per essere acquistato dalla Gunther Corporation Nassau, che propose come presidenti le pornodive Valentine Demy e Karolcia e il rapper Prodical 1. Nonostante le premesse, l'acquisto saltò subito dopo le elezioni politiche del 2006. Dopo 5 anni di tranquillità relativa in serie D, la società cambia nome in U.S. Città di Pontedera. Nel 2012, dopo ben 12 anni di "purgatorio", il Pontedera riconquistò la Seconda Divisione dopo aver letteralmente dominato il girone E della serie D. Ma l'anno da incorniciare in casa granata è il 2013: con Indiani alla guida, il Pontedera ha conquistato la promozione in Prima Divisione, dove attualmente milita con il titolo di squadra rivelazione del girone insieme a L'Aquila.
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta 





.jpg)

.jpg)
