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Calcio
L'angolo dell'avversario: Acori, «Grosseto per chiudere con onore la stagione»
L'allenatore maremmano a due giorni dalla trasferta di Barletta
Barletta - venerdì 2 maggio 2014
19.14
Domenica prossima il Barletta Calcio concluderà il suo opaco campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, contro il Grosseto al "Cosimo Puttilli": 90 minuti che archivieranno un'annata rimasta in embrione da entrambi i lati, in quanto a campo (Barletta) e obiettivi-playoff (i maremmani). Gli ospiti hanno 41 punti all'attivo e hanno perso domenica scorsa il treno-playoff con il ko contro il Prato, ma, a detta del tecnico Leo Acori, onoreranno l'impegno.
Mercoledì pomeriggio l'allenatore del Grosseto è stato protagonista della conferenza stampa pra-partita: «Non c'è un ambiente allo sbando- le sue parole riportate dal portale grossetosport.com- qui la gente si allena seriamente: oggi (ieri, ndr) abbiamo addirittura fatto una doppia seduta. Siamo professionisti seri. Credetemi, qua a Grosseto c'è tutto per fare bene e con uno come Camilli, che ha grosse disponibiltà economiche e orgoglio, si può anche programmare per tornare in B. Ad ogni modo, peccato per come è andata a finire. Eravamo riusciti a tornare in corsa per i play-off, ma come ci siamo avvicinati troppo ci siamo – diciamo così – fermati».
Acori ha recriminato anche sul ko interno contro il Prato: «Domenica, però, l'ho detto in sala stampa e lo ridico a voi, la partita l'ha compromessa l'arbitro. Sul rigore non discuto: ci stava. Sull'espulsione, invece, ho molto da ridire, perché Obodo era posizionato lateralmente al giocatore avversario e in area, più o meno sulla stessa linea, c'erano altri due nostri difensori. Da lì in poi, l'arbitro non si è più fermato. Ha espulso Formiconi per una frase polemica, ma affatto offensiva. Bastava che il direttore di gara usasse il buonsenso, ma evidentemente non ce l'ha mai avuto. Inoltre, vogliamo parlare dell'ammonizione a Ricci o dell'espulsione a partita conclusa di Marotta? Chi mi conosce sa che non parlo mai degli arbitri, ma quello di domenica ha davvero ha cambiato il corso dell'incontro. Oltretutto, era fermo da un sacco di tempo e, almeno a quanto mi hanno riferito, anche all'ultima partita in carriera. Ho i capelli bianchi, ma certe cose non le avevo ancora viste...».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Mercoledì pomeriggio l'allenatore del Grosseto è stato protagonista della conferenza stampa pra-partita: «Non c'è un ambiente allo sbando- le sue parole riportate dal portale grossetosport.com- qui la gente si allena seriamente: oggi (ieri, ndr) abbiamo addirittura fatto una doppia seduta. Siamo professionisti seri. Credetemi, qua a Grosseto c'è tutto per fare bene e con uno come Camilli, che ha grosse disponibiltà economiche e orgoglio, si può anche programmare per tornare in B. Ad ogni modo, peccato per come è andata a finire. Eravamo riusciti a tornare in corsa per i play-off, ma come ci siamo avvicinati troppo ci siamo – diciamo così – fermati».
Acori ha recriminato anche sul ko interno contro il Prato: «Domenica, però, l'ho detto in sala stampa e lo ridico a voi, la partita l'ha compromessa l'arbitro. Sul rigore non discuto: ci stava. Sull'espulsione, invece, ho molto da ridire, perché Obodo era posizionato lateralmente al giocatore avversario e in area, più o meno sulla stessa linea, c'erano altri due nostri difensori. Da lì in poi, l'arbitro non si è più fermato. Ha espulso Formiconi per una frase polemica, ma affatto offensiva. Bastava che il direttore di gara usasse il buonsenso, ma evidentemente non ce l'ha mai avuto. Inoltre, vogliamo parlare dell'ammonizione a Ricci o dell'espulsione a partita conclusa di Marotta? Chi mi conosce sa che non parlo mai degli arbitri, ma quello di domenica ha davvero ha cambiato il corso dell'incontro. Oltretutto, era fermo da un sacco di tempo e, almeno a quanto mi hanno riferito, anche all'ultima partita in carriera. Ho i capelli bianchi, ma certe cose non le avevo ancora viste...».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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