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Calcio
"L'angolo del capitano": Savino Daleno commenta lo 0-0 contro la Nocerina
«Questo spettacolo non ci diverte, basta prese in giro verso i tifosi»
Barletta - lunedì 16 dicembre 2013
19.15
Tornano gli editoriali di Barlettalife.it dedicati al calcio. Per questa stagione sono stati confermati i due editorialisti per eccezione. Dopo l'avvocato Francesco Sfrecola, ex presidente biancorosso e legato a doppio filo al recente passato del sodalizio di via Vittorio Veneto, l'altro nome di spicco è quello di Savino Daleno, vecchia bandiera biancorossa, da sempre legato alle sorti del club biancorosso. Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso. Sulle colonne virtuali di Barlettalife.it torna l'appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". A partire dal primo impegno di campionato,Savino Daleno commenta le vicende di casa-Barletta. Quest'oggi l'esperto mediano commenta il noioso e inutile pareggio dei biancorossi contro la Nocerina, una partita che ha regalato più sbadigli che gioie:
«Contro la Nocerina abbiamo assistito all'ennesima brutta prova del Barletta in casa. In pratica, un'altra partita scialba sotto l'aspetto caratteriale ed agonistico: non si è giocata la partita che ci aspettavamo dopo Catanzaro, almeno per dare una continuità. Per l'ennesima volta, coloro che hanno assistito alla partita al "Puttilli" è rimasto deluso. Non sono assolutamente soddisfatto della gestione delle sostituzioni di mister Orlandi, anche se qui c'è da ridiscutere un po' tutta la situazione. Si è lasciato andar via Picci senza avere a disposizioni altre prime punte. Se la nostra prima punta ora è Zigon, faccio fatica a capire chi possa fare i gol, a prescindere da chi scende in campo. Alla base di tutto ci devono essere cuore ed orgoglio, ma puntualmente ripetiamo queste cose e da mesi i ragazzi sul campo ci smentiscono. Purtroppo siamo costretti ad assistere a questo spettacolo che non ci diverte assolutamente. Però, purtroppo, dobbiamo prendere atto del fatto che quest'anno va così. È dall'inizio della stagione che chi deve prendersi le responsabilità sta sviando sulle reali situazioni del Barletta».
«Ci si nasconde dietro la crescita dei ragazzi, dietro al settore giovanile. Bisogna dire la verità, prendersi le responsabilità di quest'annata fallimentare. Cerchiamo però di andare avanti nel miglior modo possibile. Ci basta questo, magari evitando anche di prendere in giro i tifosi e tutto l'ambiente. Dopo il pareggio di Catanzaro si parla di un punto importante per la crescita dei giovani, addirittura qualcuno ha osato dire che i playoff non sono così distanti. Io direi che una volta tanto non guasterebbe farsi un bel bagno di umiltà, sarebbe bello sentir dire qual è il vero valore di questo Barletta. Qui invece si sviano le attenzioni: in realtà, a noi tifosi interessa solo vedere vincere il Barletta. A me interessa poco se la palla va in porta calciata da un giocatore o da un massaggiatore. Una volta tanto, vorrei esultare al "Puttilli", e questo non accade dalla partita dei playout contro l'Andria, ossia da sette mesi. Vi assicuro che è durissima, ed è dura anche per tutti gli altri tifosi del Barletta».
«Per quel che riguarda gli addii certi o probabili delle ultime ore, partiamo dal presupposto che bisognerebbe conoscere le motivazioni che sono alla base della scelta di mettere da parte dei giocatori che fino a poco tempo fa erano considerati importanti da parte della società. Sono gli stessi uomini che sono stati importanti per raggiungere la salvezza, Allegretti in questo è stato anche fondamentale. Ora non so se i rapporti si sono incrinati con la società o è solo questione di scelte tecniche ed economiche. In ogni caso, ci piacerebbe sapere cosa ne sarà di questi ragazzi, anche per una questione di trasparenza e di correttezza nei confronti di chi la domenica paga il biglietto. Mercoledì si torna in campo contro il Pontedera, speriamo in un regalo di Natale, speriamo di chiudere questa prima parte di stagione con una vittoria casalinga. Quella contro il Pontedera sarà l'ultima partita in casa del 2013. Sulla carta, sembra un test davvero duro: il Pontedera è una delle grandi rivelazioni di questo campionato. Come qualità, il Pontedera è superiore al Barletta, ma tante volte il campo ha rovesciato questa situazione. Spero che per una volta possa riuscirci il Barletta, così almeno riusciremo a trascorrere un Natale sereno. I problemi comunque restano lì e bisogna esaminarli. Noi ci accontentiamo di vedere vincere il Barletta ogni tanto».
[Savino Daleno]
«Contro la Nocerina abbiamo assistito all'ennesima brutta prova del Barletta in casa. In pratica, un'altra partita scialba sotto l'aspetto caratteriale ed agonistico: non si è giocata la partita che ci aspettavamo dopo Catanzaro, almeno per dare una continuità. Per l'ennesima volta, coloro che hanno assistito alla partita al "Puttilli" è rimasto deluso. Non sono assolutamente soddisfatto della gestione delle sostituzioni di mister Orlandi, anche se qui c'è da ridiscutere un po' tutta la situazione. Si è lasciato andar via Picci senza avere a disposizioni altre prime punte. Se la nostra prima punta ora è Zigon, faccio fatica a capire chi possa fare i gol, a prescindere da chi scende in campo. Alla base di tutto ci devono essere cuore ed orgoglio, ma puntualmente ripetiamo queste cose e da mesi i ragazzi sul campo ci smentiscono. Purtroppo siamo costretti ad assistere a questo spettacolo che non ci diverte assolutamente. Però, purtroppo, dobbiamo prendere atto del fatto che quest'anno va così. È dall'inizio della stagione che chi deve prendersi le responsabilità sta sviando sulle reali situazioni del Barletta».
«Ci si nasconde dietro la crescita dei ragazzi, dietro al settore giovanile. Bisogna dire la verità, prendersi le responsabilità di quest'annata fallimentare. Cerchiamo però di andare avanti nel miglior modo possibile. Ci basta questo, magari evitando anche di prendere in giro i tifosi e tutto l'ambiente. Dopo il pareggio di Catanzaro si parla di un punto importante per la crescita dei giovani, addirittura qualcuno ha osato dire che i playoff non sono così distanti. Io direi che una volta tanto non guasterebbe farsi un bel bagno di umiltà, sarebbe bello sentir dire qual è il vero valore di questo Barletta. Qui invece si sviano le attenzioni: in realtà, a noi tifosi interessa solo vedere vincere il Barletta. A me interessa poco se la palla va in porta calciata da un giocatore o da un massaggiatore. Una volta tanto, vorrei esultare al "Puttilli", e questo non accade dalla partita dei playout contro l'Andria, ossia da sette mesi. Vi assicuro che è durissima, ed è dura anche per tutti gli altri tifosi del Barletta».
«Per quel che riguarda gli addii certi o probabili delle ultime ore, partiamo dal presupposto che bisognerebbe conoscere le motivazioni che sono alla base della scelta di mettere da parte dei giocatori che fino a poco tempo fa erano considerati importanti da parte della società. Sono gli stessi uomini che sono stati importanti per raggiungere la salvezza, Allegretti in questo è stato anche fondamentale. Ora non so se i rapporti si sono incrinati con la società o è solo questione di scelte tecniche ed economiche. In ogni caso, ci piacerebbe sapere cosa ne sarà di questi ragazzi, anche per una questione di trasparenza e di correttezza nei confronti di chi la domenica paga il biglietto. Mercoledì si torna in campo contro il Pontedera, speriamo in un regalo di Natale, speriamo di chiudere questa prima parte di stagione con una vittoria casalinga. Quella contro il Pontedera sarà l'ultima partita in casa del 2013. Sulla carta, sembra un test davvero duro: il Pontedera è una delle grandi rivelazioni di questo campionato. Come qualità, il Pontedera è superiore al Barletta, ma tante volte il campo ha rovesciato questa situazione. Spero che per una volta possa riuscirci il Barletta, così almeno riusciremo a trascorrere un Natale sereno. I problemi comunque restano lì e bisogna esaminarli. Noi ci accontentiamo di vedere vincere il Barletta ogni tanto».
[Savino Daleno]
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