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Calcio
"L'angolo del capitano": Savino Daleno commenta il Barletta
La vecchia bandiera biancorossa parla del momento dopo il ko di Frosinone
Barletta - mercoledì 25 settembre 2013
Tornano gli editoriali di Barlettalife.it dedicati al calcio. Per questa stagione sono stati confermati i due editorialisti per eccezione. Dopo l'avvocato Francesco Sfrecola, ex presidente biancorosso e legato a doppio filo al recente passato del sodalizio di via Vittorio Veneto, l'altro nome di spicco è quello di Savino Daleno, vecchia bandiera biancorossa, da sempre legato alle sorti del club biancorosso. Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso. sulle colonne virtuali di Barlettalife.it torna l'appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". A partire dal primo impegno di campionato, Savino Daleno commenta le vicende di casa-Barletta. Quest'oggi l'esperto mediano commenta la sconfitta rimediata a Frosinone:
«Siamo quasi rassegnati quando si parla di Barletta, però a differenza di domenica scorsa sembra ci sia stata almeno una piccola reazione da parte dei ragazzi, anche se il risultato non ci è favorevole. L'avevo detto la scorsa volta e lo ripeto: tutte le partite sono difficili, ma almeno giochiamocele sotto il punto di vista dell'agonismo, della personalità. Poi a vincere è sempre una squadra, in quest'ultimo periodo sta toccando sempre agli altri, ma se continuiamo ad avere una determinazione come si è visto ieri a tratti, qualche punto riusciamo a farlo. È riconosciuto e risaputo da tutti che questa è una squadra con poca personalità e senza un bomber puro. Se togliamo qualche giocatore come Allegretti, faccio fatica a riconoscere in altri questa personalità. Ci dobbiamo accontentare di vedere una squadra che almeno sudi la maglia. A tratti domenica è stato fatto, non mi aspettavo di vincere a Frosinone, dove c'è una corazzata che potrebbe anche vincere il campionato, però dal punto di vista di una reazione, potrei anche accontentarmi. Anche se non mi accontento mai quando il Barletta non porta a casa i 3 punti».
«Per quanto riguarda gli infortuni, mi dispiace dal punto di vista umano per La Mantia e gli faccio gli auguri di una pronta guarigione. Si parla anche di una rescissione, ma dal punto di vista professionale questo non lo trovo giusto, perché è un ragazzo che si è infortunato con il Barletta. Diversi giocatori però stanno subendo infortuni e acciacchi, e chi ha fatto all'inizio la rosa del Barletta sapeva che forse c'era bisogno di qualche altro elemento. Evidentemente, l'esperienza che hanno i dirigenti del Barletta ha portato a decidere per una rosa di 15-16 elementi. Ora gli infortuni stanno arrivando tutti insieme, la sfortuna si sta anche accanendo contro il Barletta. Gli acciacchi di Romeo, Camilleri e Di Bella, gli infortuni di Pippa e Allegretti e il serio problema di La Mantia. Credo che tra poco dovremo giocarci qualche jolly. In merito, a volte per evitare di fare spese folli, si rischia di pagare due volte. Ora bisogna trovare dei giocatori, siamo costretti a spendere. Il Barletta ha necessità di acquistare. Credo che in questo momento la necessità migliore sia quella di trovare un attaccante. Spero che si possa fare un piccolo sacrificio per portare a Barletta un attaccante degno di tale nome, così almeno qualche gol riusciamo a farla, visto che siamo l'unica squadra tra i professionisti che non ha ancora segnato. Siamo appoggiati solo ed esclusivamente a qualche calcio piazzato. Mi auguro che mi smentiscano presto».
«Domenica arriva la Salernitana, ma in caso di sconfitta ulteriore, credo che non ci sia chi rischia di più tra Martino e Orlandi. All'inizio è stato fatto un progetto ripartendo da questi due professionisti. Non credo che ora il presidente voglia far a meno di uno dei due. Di sicuro, se proprio devo prendere una decisione, in questo momento vedo più in bilico l'allenatore, perché quasi sempre è stato così. Orlandi l'ha portato Martino. Qualora si decida diversamente, all'addio di Martino potrebbero seguire anche le dimissioni di Orlandi. Credo comunque che al Barletta questo non tocchi, che Tatò sia intenzionato a confermare entrambi, a meno che non ci sia una grossa contestazione da parte del pubblico che faccia cambiare idea al presidente. Però credo che non vale la pena spendere soldi per altri allenatori considerando che non si retrocede. A meno che l'obiettivo è davvero arrivare in zona playoff – cosa che qualcuno aveva garantito ad inizio stagione – e allora si può decidere diversamente».
«Domenica arriva la Salernitana. C'è un gemellaggio in corso tra le due tifoserie. Spero che venga onorato questo gemellaggio e che non facciamo l'ennesima brutta figura. Credo che la Salernitana facilmente riuscirà a sopperire alle 3 squalifiche che si porta in dote dalla gara contro il Pontedera, ma non so come il Barletta possa sopperire ad eventuali assenze. La Salernitana verrà a Barletta a giocarsi un bel pezzo di futuro, dopo la sconfitta inaspettata di domenica. Mi auguro che il Barletta si faccia trovare pronto, e almeno contro le grandi squadre trovi gli stimoli per fare qualcosa in più, soprattutto sotto il punto di vista agonistico».
[Savino Daleno]
«Siamo quasi rassegnati quando si parla di Barletta, però a differenza di domenica scorsa sembra ci sia stata almeno una piccola reazione da parte dei ragazzi, anche se il risultato non ci è favorevole. L'avevo detto la scorsa volta e lo ripeto: tutte le partite sono difficili, ma almeno giochiamocele sotto il punto di vista dell'agonismo, della personalità. Poi a vincere è sempre una squadra, in quest'ultimo periodo sta toccando sempre agli altri, ma se continuiamo ad avere una determinazione come si è visto ieri a tratti, qualche punto riusciamo a farlo. È riconosciuto e risaputo da tutti che questa è una squadra con poca personalità e senza un bomber puro. Se togliamo qualche giocatore come Allegretti, faccio fatica a riconoscere in altri questa personalità. Ci dobbiamo accontentare di vedere una squadra che almeno sudi la maglia. A tratti domenica è stato fatto, non mi aspettavo di vincere a Frosinone, dove c'è una corazzata che potrebbe anche vincere il campionato, però dal punto di vista di una reazione, potrei anche accontentarmi. Anche se non mi accontento mai quando il Barletta non porta a casa i 3 punti».
«Per quanto riguarda gli infortuni, mi dispiace dal punto di vista umano per La Mantia e gli faccio gli auguri di una pronta guarigione. Si parla anche di una rescissione, ma dal punto di vista professionale questo non lo trovo giusto, perché è un ragazzo che si è infortunato con il Barletta. Diversi giocatori però stanno subendo infortuni e acciacchi, e chi ha fatto all'inizio la rosa del Barletta sapeva che forse c'era bisogno di qualche altro elemento. Evidentemente, l'esperienza che hanno i dirigenti del Barletta ha portato a decidere per una rosa di 15-16 elementi. Ora gli infortuni stanno arrivando tutti insieme, la sfortuna si sta anche accanendo contro il Barletta. Gli acciacchi di Romeo, Camilleri e Di Bella, gli infortuni di Pippa e Allegretti e il serio problema di La Mantia. Credo che tra poco dovremo giocarci qualche jolly. In merito, a volte per evitare di fare spese folli, si rischia di pagare due volte. Ora bisogna trovare dei giocatori, siamo costretti a spendere. Il Barletta ha necessità di acquistare. Credo che in questo momento la necessità migliore sia quella di trovare un attaccante. Spero che si possa fare un piccolo sacrificio per portare a Barletta un attaccante degno di tale nome, così almeno qualche gol riusciamo a farla, visto che siamo l'unica squadra tra i professionisti che non ha ancora segnato. Siamo appoggiati solo ed esclusivamente a qualche calcio piazzato. Mi auguro che mi smentiscano presto».
«Domenica arriva la Salernitana, ma in caso di sconfitta ulteriore, credo che non ci sia chi rischia di più tra Martino e Orlandi. All'inizio è stato fatto un progetto ripartendo da questi due professionisti. Non credo che ora il presidente voglia far a meno di uno dei due. Di sicuro, se proprio devo prendere una decisione, in questo momento vedo più in bilico l'allenatore, perché quasi sempre è stato così. Orlandi l'ha portato Martino. Qualora si decida diversamente, all'addio di Martino potrebbero seguire anche le dimissioni di Orlandi. Credo comunque che al Barletta questo non tocchi, che Tatò sia intenzionato a confermare entrambi, a meno che non ci sia una grossa contestazione da parte del pubblico che faccia cambiare idea al presidente. Però credo che non vale la pena spendere soldi per altri allenatori considerando che non si retrocede. A meno che l'obiettivo è davvero arrivare in zona playoff – cosa che qualcuno aveva garantito ad inizio stagione – e allora si può decidere diversamente».
«Domenica arriva la Salernitana. C'è un gemellaggio in corso tra le due tifoserie. Spero che venga onorato questo gemellaggio e che non facciamo l'ennesima brutta figura. Credo che la Salernitana facilmente riuscirà a sopperire alle 3 squalifiche che si porta in dote dalla gara contro il Pontedera, ma non so come il Barletta possa sopperire ad eventuali assenze. La Salernitana verrà a Barletta a giocarsi un bel pezzo di futuro, dopo la sconfitta inaspettata di domenica. Mi auguro che il Barletta si faccia trovare pronto, e almeno contro le grandi squadre trovi gli stimoli per fare qualcosa in più, soprattutto sotto il punto di vista agonistico».
[Savino Daleno]
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