.jpg)
Calcio
Jacopo Mantovani: «Ambiente splendido a Barletta, non farò rimpiangere Dezi»
Il centrocampista arrivato dal Renate ai nostri microfoni
Barletta - domenica 21 luglio 2013
E' stato il primo nuovo acquisto del Barletta 2013-2014, ed è chiamato a raccogliere l'eredita di Jacopo Dezi. Stiamo parlando di Jacopo Mantovani, mezz'ala sinistra classe 1991 scuola Bologna che nelle ultime due stagioni ha militato in Seconda Divisione con la maglia del Renate, squadra con la quale nell'annata appena conclusa ha anche messo a segno 4 reti in 32 presenze e raggiunto i play-off persi poi in semifinale contro il Venezia. Il giovane bolognese ha raccontato ai nostri microfoni le sue prime impressioni da giocatore del Barletta».
Jacopo, le tue sensazioni dopo i primi allenamenti con la squadra.
«Sono soddisfatto del lavoro svolto, dell'ambiente che ho trovato e dei compagni che mi hanno accolto al meglio. Non nascondo che è stata un po' dura ma sono pronto a migliorare».
Vista la tua ottima stagione dello scorso anno avevi sicuramente altre offerte, cosa ti ha spinto a scegliere Barletta?
«Una squadra di Seconda Divisione era interessata a me, ma la categoria, la piazza, la volontà del direttore Martino e una chiacchierata con il direttore del Renate che mi ha parlato del Barletta e della piazza mi hanno spinto a venire qui».
Che ambiente hai trovato?
«Sono stato accolto benissimo, sono venuti a prendermi all'aeroporto e si sono messi a mia disposizione. Sono contento e carico per questa nuova esperienza.
Il tuo procuratore ti ha paragonato a Nocerino, tu come ti definisci?
«E' un paragone che mi piace, sono d'accordo con lui (ride)».
Le prime impressioni sui compagni?
«Ho trovato un gruppo di ottimi ragazzi, rispetto ad altri anni sin dal primo giorno ho cominciato a parlare con tutti, sono stati molto accoglienti».
Conoscevi qualche compagno?
«No, non conoscevo nessuno a parte qualcuno di nome».
Per caratteristiche potresti raccogliere l'eredità di Dezi, o magari ti senti leggermente diverso da lui?
«A dire il vero Dezi non lo conosco e non mi permetto di dire se posso interpretare il ruolo di mezzala come lui. Cercherò comunque di fare il meglio possibile e far dimenticare Dezi ai tifosi».
Adriano Antonucci
Jacopo, le tue sensazioni dopo i primi allenamenti con la squadra.
«Sono soddisfatto del lavoro svolto, dell'ambiente che ho trovato e dei compagni che mi hanno accolto al meglio. Non nascondo che è stata un po' dura ma sono pronto a migliorare».
Vista la tua ottima stagione dello scorso anno avevi sicuramente altre offerte, cosa ti ha spinto a scegliere Barletta?
«Una squadra di Seconda Divisione era interessata a me, ma la categoria, la piazza, la volontà del direttore Martino e una chiacchierata con il direttore del Renate che mi ha parlato del Barletta e della piazza mi hanno spinto a venire qui».
Che ambiente hai trovato?
«Sono stato accolto benissimo, sono venuti a prendermi all'aeroporto e si sono messi a mia disposizione. Sono contento e carico per questa nuova esperienza.
Il tuo procuratore ti ha paragonato a Nocerino, tu come ti definisci?
«E' un paragone che mi piace, sono d'accordo con lui (ride)».
Le prime impressioni sui compagni?
«Ho trovato un gruppo di ottimi ragazzi, rispetto ad altri anni sin dal primo giorno ho cominciato a parlare con tutti, sono stati molto accoglienti».
Conoscevi qualche compagno?
«No, non conoscevo nessuno a parte qualcuno di nome».
Per caratteristiche potresti raccogliere l'eredità di Dezi, o magari ti senti leggermente diverso da lui?
«A dire il vero Dezi non lo conosco e non mi permetto di dire se posso interpretare il ruolo di mezzala come lui. Cercherò comunque di fare il meglio possibile e far dimenticare Dezi ai tifosi».
Adriano Antonucci
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta 





.jpg)

.jpg)
