
Calcio
Indiani: «Il Barletta ha voglia di rivalsa, noi vogliamo riscattare i 2 ko»
Il tecnico del Pontedera anima il pre-partita
Barletta - sabato 30 novembre 2013
Si torna a parlare di calcio giocato in casa Barletta Calcio. Analizzata e smaltita la debacle del "Vigorito" contro la corazzata del Benevento - che ha portato in dote 0 punti ma non ha intaccato ulteriormente il morale della truppa biancorossa -, gli uomini di mister Orlandi stanno concludendo in queste ore la preparazione verso il prossimo impegno di campionato. I biancorossi, che dovranno ancora rinunciare all'esperienza di capitan Allegretti, affronteranno il Pontedera, matricola terribile di questo inizio stagione, che dopo una partenza a spron battuto ha accusato un piccolo calo nelle ultime partite. Ad animare il pre-partita di Barletta-Pontedera è il tecnico dei granata Paolo Indiani, che analizza il momento delle due formazioni ai microfoni di Barlettalife:
Mister Indiani, la partita di Barletta arriva in un momento particolare per il suo Barletta, che è reduce da qualche sconfitta dopo un inizio di campionato importante.
«Si, è così. Dobbiamo riscattare le due sconfitte consecutive, che ci possono stare. Chiaramente abbiamo fatto cose importanti nella parte iniziale del campionato e ora le cose stanno rientrando nella normalità».
Considerando che il Pontedera è una matricola della Prima Divisione, a cosa ambisce? Quali sono gli obiettivi del vostro club?
«Abbiamo una squadra composta da tanti giovani. Il nostro obiettivo era di lanciare più giovani possibile e, se si fossero mantenute tutte le previsioni, di arrivare intorno alla decima posizione, ed è tuttora questo».
Dal punto di vista dei risultati, però, siete andati ben oltre le aspettative. È lecito sognare qualcosa di più in questo momento?
«È chiaro che siamo andati anche troppo oltre. È chiaro che ora ci piacerebbe arrivare nelle prime dieci, speriamo, anche se sappiamo che sarà difficile».
Come stanno vivendo i suoi ragazzi questo momento particolare? Dopo un inizio strepitoso, avete avuto qualche passaggio a vuoto. Nonostante ciò, credo che il morale della sua squadra sia abbastanza elevato.
«Si, è sempre alto. Abbiamo avuto qualche passaggio a vuoto perché ci sono venuti a mancare elementi importanti nell'economia della squadra. Purtroppo gli infortuni hanno colpito qualche elemento della squadra, ma il morale resta sempre alto».
Dal punto di vista fisico, invece, quali saranno le defezioni a Barletta?
«In realtà, già da 4-5 domeniche dobbiamo rinunciare a diversi uomini in mezzo al campo. Purtroppo stiamo pagando queste assenze nelle ultime gare».
In attacco, invece, la forma di Grassi (capocannoniere del girone ndr) è fantastica, e vi sta conducendo davvero in alto. Il suo apporto è davvero importante, ma deve resistere alle sirene provenienti da Salerno, che parlano di un suo ritorno in Campania già a gennaio. Avete paura di perderlo?
«Non credo che si possano verificare questi scenari. È chiaro che il ragazzo per noi è importantissimo».
Analizziamo invece il Barletta. Cosa temete maggiormente dei biancorossi, che stanno vivendo un momento particolare sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista societario?
«Anche il Barletta ha una forte voglia di rivalsa, devono riscattare le ultime sconfitte. Cureranno i particolari, perché avranno grande voglia di tornare alla vittoria».
Firmerebbe per un pari in Puglia?
«No, firmare prima della partita non mi piace (ride ndr). Poi alla fine, magari, sarebbe ben accetto».
Mister Indiani, la partita di Barletta arriva in un momento particolare per il suo Barletta, che è reduce da qualche sconfitta dopo un inizio di campionato importante.
«Si, è così. Dobbiamo riscattare le due sconfitte consecutive, che ci possono stare. Chiaramente abbiamo fatto cose importanti nella parte iniziale del campionato e ora le cose stanno rientrando nella normalità».
Considerando che il Pontedera è una matricola della Prima Divisione, a cosa ambisce? Quali sono gli obiettivi del vostro club?
«Abbiamo una squadra composta da tanti giovani. Il nostro obiettivo era di lanciare più giovani possibile e, se si fossero mantenute tutte le previsioni, di arrivare intorno alla decima posizione, ed è tuttora questo».
Dal punto di vista dei risultati, però, siete andati ben oltre le aspettative. È lecito sognare qualcosa di più in questo momento?
«È chiaro che siamo andati anche troppo oltre. È chiaro che ora ci piacerebbe arrivare nelle prime dieci, speriamo, anche se sappiamo che sarà difficile».
Come stanno vivendo i suoi ragazzi questo momento particolare? Dopo un inizio strepitoso, avete avuto qualche passaggio a vuoto. Nonostante ciò, credo che il morale della sua squadra sia abbastanza elevato.
«Si, è sempre alto. Abbiamo avuto qualche passaggio a vuoto perché ci sono venuti a mancare elementi importanti nell'economia della squadra. Purtroppo gli infortuni hanno colpito qualche elemento della squadra, ma il morale resta sempre alto».
Dal punto di vista fisico, invece, quali saranno le defezioni a Barletta?
«In realtà, già da 4-5 domeniche dobbiamo rinunciare a diversi uomini in mezzo al campo. Purtroppo stiamo pagando queste assenze nelle ultime gare».
In attacco, invece, la forma di Grassi (capocannoniere del girone ndr) è fantastica, e vi sta conducendo davvero in alto. Il suo apporto è davvero importante, ma deve resistere alle sirene provenienti da Salerno, che parlano di un suo ritorno in Campania già a gennaio. Avete paura di perderlo?
«Non credo che si possano verificare questi scenari. È chiaro che il ragazzo per noi è importantissimo».
Analizziamo invece il Barletta. Cosa temete maggiormente dei biancorossi, che stanno vivendo un momento particolare sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista societario?
«Anche il Barletta ha una forte voglia di rivalsa, devono riscattare le ultime sconfitte. Cureranno i particolari, perché avranno grande voglia di tornare alla vittoria».
Firmerebbe per un pari in Puglia?
«No, firmare prima della partita non mi piace (ride ndr). Poi alla fine, magari, sarebbe ben accetto».
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