
Calcio
Ilari, da oggetto misterioso a uomo-copertina del Barletta
Due reti contro Benevento e Catanzaro, il centrocampista è la nota lieta in biancorosso
Barletta - giovedì 12 dicembre 2013
12.15
Volto misterioso, alla "ricerca di autore" come i personaggi di Pirandello, fino a 20 giorni fa, Carlo Ilari ha visto mutare il suo piccolo mondo calcistico tinto di biancorosso nell'arco di due partite. Altrettante reti, contro Benevento prima e Catanzaro poi, tanta qualità e altrettanta quantità aggiunta a un centrocampo privo della leadership di capitan Allegretti da fine ottobre, e soprattutto un ruolo da protagonista, che il suo curriculum lasciava intravedere: Ascoli, Juventus "Primavera", Feralpisalò, con 12 presenze in serie B e tante belle parole spese sul suo conto.
Ilari, nato il 12 dicembre 1991 (trascorsi con le Nazionali Under 19 e Under 20) è un figlio d'arte, dato che suo padre Francesco è stato capitano del Livorno . Nella mediana del barlettana si è aggiunto a Prutsch, Legras, Allegretti, Branzani e Mantovani nelle ultime ore del mercato agostano, entrando subito nelle grazie dei tifosi biancorossi, che ne hanno a lungo caldeggiato l'impiego da parte di mister Orlandi: qualche piccolo intoppo di natura fisica, le difficoltà nel 3-5-2 del Barletta Calcio, così si giustifica la sola presenza da titolare in campionato fino a metà novembre, nello 0-2 contro il Prato. Un mese in naftalina dopo lo 0-1 di Coppa Italia Lega Pro contro il Lecce del 23 ottobre ("Ho giocato titolare contro il Lecce, non andai benissimo ed allora ho pensato a migliorare fisicamente, il mister nel frattempo mi ha sfruttato sempre negli ultimi minuti, a questo punto penso che mi abbia ritenuto pronto" aveva assicurato la scorsa settimana) fino alla svolta di Benevento, dove il suo ingresso a gara in corso aveva contribuito alla reazione della squadra, con passaggio al 4-3-3 e aumento di qualità nella stantìa manovra biancorossa.
172 minuti fino al match contro il Viareggio, 122 tra Benevento e Catanzaro, una "mancata presenza" dal 1' contro il Pontedera, un futuro prossimo da titolare contro la Nocerina, due centri che ne fanno il capocannoniere biancorosso con Picci, sebbene i numeri siano ancora grami per le "polveri bagnate" del Barletta Calcio: oggi Ilari festeggia così i suoi 22 anni, da uomo-copertina dopo un avvio da oggetto misterioso.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ilari, nato il 12 dicembre 1991 (trascorsi con le Nazionali Under 19 e Under 20) è un figlio d'arte, dato che suo padre Francesco è stato capitano del Livorno . Nella mediana del barlettana si è aggiunto a Prutsch, Legras, Allegretti, Branzani e Mantovani nelle ultime ore del mercato agostano, entrando subito nelle grazie dei tifosi biancorossi, che ne hanno a lungo caldeggiato l'impiego da parte di mister Orlandi: qualche piccolo intoppo di natura fisica, le difficoltà nel 3-5-2 del Barletta Calcio, così si giustifica la sola presenza da titolare in campionato fino a metà novembre, nello 0-2 contro il Prato. Un mese in naftalina dopo lo 0-1 di Coppa Italia Lega Pro contro il Lecce del 23 ottobre ("Ho giocato titolare contro il Lecce, non andai benissimo ed allora ho pensato a migliorare fisicamente, il mister nel frattempo mi ha sfruttato sempre negli ultimi minuti, a questo punto penso che mi abbia ritenuto pronto" aveva assicurato la scorsa settimana) fino alla svolta di Benevento, dove il suo ingresso a gara in corso aveva contribuito alla reazione della squadra, con passaggio al 4-3-3 e aumento di qualità nella stantìa manovra biancorossa.
172 minuti fino al match contro il Viareggio, 122 tra Benevento e Catanzaro, una "mancata presenza" dal 1' contro il Pontedera, un futuro prossimo da titolare contro la Nocerina, due centri che ne fanno il capocannoniere biancorosso con Picci, sebbene i numeri siano ancora grami per le "polveri bagnate" del Barletta Calcio: oggi Ilari festeggia così i suoi 22 anni, da uomo-copertina dopo un avvio da oggetto misterioso.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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