
Calcio
Gubbio-Barletta 0-1: la società umbra non farà ricorso
Lo annuncia il presidente Fioriti, restano gli "errori marchiani"
Barletta - lunedì 11 novembre 2013
19.28
Via ogni dubbio, la vittoria del Barletta a Gubbio è "blindata", non ci saranno ricorsi del club umbro. Dopo tante discussioni e congetture, la conferma arriva dal presidente eugubino, Marco Fioriti, che ha anticipato la scelta di non adire le vie della giustizia sportiva ai microfoni di Tuttolegapro.com: "Ieri la terna ha iniziato male e finito peggio- ha spiegato Fioriti- una giornata da dimenticare per loro. Non faremo ricorso perché non lo vinceremmo. Ma vorrei mettere in evidenza un aspetto: non è possibile che tutti i sacrifici fatti e gli impegni finanziari presi durante l'anno possano essere condizionati da errori così plateali e gravi. Non voglio dire che l'abbiano fatto in malafede: se lo pensassi dovrei smettere con questo sport. Però è inammissibile che sbagli marchiani come quelli di ieri debbano passare inosservati perché l'arbitro è intoccabile e si può permettere di compiere errori senza alcun problema. Son quelle circostanze che ti fanno passare la voglia di andare avanti". Viene così confermata, in assenza di leggi chiare trattandosi di casi-limite, la sensazione emersa a fine gara: anche se il Gubbio avesse fatto ricorso, sarebbe risultato difficile pensare che possa verificarsi la ripetizione della partita, in quanto l'arbitro dovrebbe ammettere l'errore.
Minuto 94: il numero 13 umbro Laezza commette fallo ai danni di Cicerelli. Rosso diretto per il difensore, Gubbio in otto uomini. Fin qui potrebbe sembrare un episodio contestato come gli altri della sfida del "Barbetti". In realtà è il cordone ombelicale con il giallo che ha animato il dopo-partita: sul tavolo l'operato del direttore di gara, il 27enne Eros Lacagnina della sezione di Caltanissetta, che avrebbe permesso al calciatore umbro di restare in campo e completare il match. Stando a quanto raccolto negli spogliatoi dai colleghi umbri, sarebbe addirittura stato l'assistente Pignone a dire a Laezza di restare in campo, mentre Lacagnina non avrebbe notato che nel restante minuto di gioco il calciatore del Gubbio è rimasto in campo. Una storia che ha quasi del surreale, ma che non avrà una coda nel referto del Giudice Sportivo. L'arbitro di Caltanissetta rischia uno stop di circa un mese. "Accettiamo la sconfitta ma servono riflessioni più profonde: questi ragazzi che vengono ad arbitrare sono tranquilli?- si chiede Fioriti- Se la risposta è negativa bisogna capirne le motivazioni. Più che sui rossi che hanno cambiato la partita mi vorrei soffermare sul comportamento dell'arbitro che già prima della partita mostrava molte insicurezze, sbagliando i nomi dei ragazzi e balbettando durante il riconoscimento. A fine partita certi comportamenti ti fanno riflettere e pensi se esistano dei condizionamenti in questo sport. Perché se l'onestà, in questo mondo, viene bastonata e non premiata vuol dire che abbiamo sbagliato tutto". Tra tanti interrogativi, resta una certezza: a Gubbio il Barletta ha conquistato la prima vittoria stagionale.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Minuto 94: il numero 13 umbro Laezza commette fallo ai danni di Cicerelli. Rosso diretto per il difensore, Gubbio in otto uomini. Fin qui potrebbe sembrare un episodio contestato come gli altri della sfida del "Barbetti". In realtà è il cordone ombelicale con il giallo che ha animato il dopo-partita: sul tavolo l'operato del direttore di gara, il 27enne Eros Lacagnina della sezione di Caltanissetta, che avrebbe permesso al calciatore umbro di restare in campo e completare il match. Stando a quanto raccolto negli spogliatoi dai colleghi umbri, sarebbe addirittura stato l'assistente Pignone a dire a Laezza di restare in campo, mentre Lacagnina non avrebbe notato che nel restante minuto di gioco il calciatore del Gubbio è rimasto in campo. Una storia che ha quasi del surreale, ma che non avrà una coda nel referto del Giudice Sportivo. L'arbitro di Caltanissetta rischia uno stop di circa un mese. "Accettiamo la sconfitta ma servono riflessioni più profonde: questi ragazzi che vengono ad arbitrare sono tranquilli?- si chiede Fioriti- Se la risposta è negativa bisogna capirne le motivazioni. Più che sui rossi che hanno cambiato la partita mi vorrei soffermare sul comportamento dell'arbitro che già prima della partita mostrava molte insicurezze, sbagliando i nomi dei ragazzi e balbettando durante il riconoscimento. A fine partita certi comportamenti ti fanno riflettere e pensi se esistano dei condizionamenti in questo sport. Perché se l'onestà, in questo mondo, viene bastonata e non premiata vuol dire che abbiamo sbagliato tutto". Tra tanti interrogativi, resta una certezza: a Gubbio il Barletta ha conquistato la prima vittoria stagionale.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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