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Calcio
"Grazie per averci regalato un sogno" Barletta ricorda Franco Di Cosola
I funerali dell'ex presidente conclusi al "Cosimo Puttilli"
Barletta - giovedì 17 aprile 2014
18.23
"Grazie Presidente per averci regalato un sogno". Il saluto di Barletta e dei tifosi biancorossi a Franco Di Cosola può essere riassunto in sette, dense, significative, parole. Questo pomeriggio presso la Basilica del Santo Sepolcro si sono celebrate le esequie dell'ex presidente del Barletta Calcio, icona di quel miracolo sportivo chiamato serie B, vissuto tra il 1987 e il 1991. In centinaia sono accorsi per rendere omaggio a Di Cosola, scomparso lunedì sera all'età di 71 anni a causa di un infarto che l'ha colpito mentre era in Albania: cori, corone di fiori, intensi silenzi, applausi e tanti sguardi commossi hanno fatto da contorno a un pomeriggio che ha visto la città e tanti barlettani tornare indietro di 25 anni, in tempi più felici per il calcio e per la società in generale.
Alla celebrazione, conclusa con un significativo corteo che si è fermato in Piazza Caduti, ai piedi della vecchia abitazione dell'ex presidente, e ha terminato il suo cammino nello stadio "Cosimo Puttilli", sotto la curva che tante volte in passato aveva cantato a squarciagola il nome di Franco Di Cosola e degli eroi sportivi che avevano regalato la cadetteria a Barletta, c'erano tanti protagonisti del calcio locale: da nomi e volti storici come quelli di Bruno Incarbona, Paolo Cariati, Vincenzo Lanotte, Pino Giusto, Peppino Divittorio, Onofrio Perina e Lello Sciannimanico, fino all'attuale rosa biancorossa e alla dirigenza di via Vittorio Veneto con il presidente Roberto Tatò. A trasportare il feretro per la città sei storici tifosi biancorossi, parte pulsante di un tifo che in passato ha dato tante belle dimostrazioni di correttezza e amore.
"Franco Di Cosola sempre nei nostri cuori, uno di noi" il coro più gettonato tra i tanti aficionados biancorossi, che hanno voluto ricordare e omaggiare la famiglia e la figura dell'ex presidente: dopo la celebrazione eucaristica di don Leonardo Doronzo, è stato tempo del lungo corteo. Il clima uggioso e la pioggia si sono confusi con le lacrime e nel cielo della Barletta sportiva si è condensata un'aura di silente dolore, che si confondeva con dolci ricordi ogniqualvolta in cui tra la folla accorsa il chiacchiericcio o qualche coro richiamavano alla mente immagini di paradossale gioia. A tifosi del tempo si sono affiancati giovanissimi che quei tempi li hanno conosciuti solo nei racconti, con una voglia di celebrare e ricordare unanime: non sappiamo cosa ci sia dopo la morte, di certo la memoria rende perpetue certe cose e certe persone. Uno striscione all'esterno del Santo Sepolcro, realizzato dal Gruppo Erotico, recitava "Hai scritto la storia e la storia non morirà mai". E allora vien da pensare che per la Barletta sportiva Franco Di Cosola, meglio conosciuto come "u presdn't", non morirà mai.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Alla celebrazione, conclusa con un significativo corteo che si è fermato in Piazza Caduti, ai piedi della vecchia abitazione dell'ex presidente, e ha terminato il suo cammino nello stadio "Cosimo Puttilli", sotto la curva che tante volte in passato aveva cantato a squarciagola il nome di Franco Di Cosola e degli eroi sportivi che avevano regalato la cadetteria a Barletta, c'erano tanti protagonisti del calcio locale: da nomi e volti storici come quelli di Bruno Incarbona, Paolo Cariati, Vincenzo Lanotte, Pino Giusto, Peppino Divittorio, Onofrio Perina e Lello Sciannimanico, fino all'attuale rosa biancorossa e alla dirigenza di via Vittorio Veneto con il presidente Roberto Tatò. A trasportare il feretro per la città sei storici tifosi biancorossi, parte pulsante di un tifo che in passato ha dato tante belle dimostrazioni di correttezza e amore.
"Franco Di Cosola sempre nei nostri cuori, uno di noi" il coro più gettonato tra i tanti aficionados biancorossi, che hanno voluto ricordare e omaggiare la famiglia e la figura dell'ex presidente: dopo la celebrazione eucaristica di don Leonardo Doronzo, è stato tempo del lungo corteo. Il clima uggioso e la pioggia si sono confusi con le lacrime e nel cielo della Barletta sportiva si è condensata un'aura di silente dolore, che si confondeva con dolci ricordi ogniqualvolta in cui tra la folla accorsa il chiacchiericcio o qualche coro richiamavano alla mente immagini di paradossale gioia. A tifosi del tempo si sono affiancati giovanissimi che quei tempi li hanno conosciuti solo nei racconti, con una voglia di celebrare e ricordare unanime: non sappiamo cosa ci sia dopo la morte, di certo la memoria rende perpetue certe cose e certe persone. Uno striscione all'esterno del Santo Sepolcro, realizzato dal Gruppo Erotico, recitava "Hai scritto la storia e la storia non morirà mai". E allora vien da pensare che per la Barletta sportiva Franco Di Cosola, meglio conosciuto come "u presdn't", non morirà mai.
(Twitter: @GuerraLuca88)


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